
Baronissi. In tempi difficili, come quelli attuali, il valore della solidarietà è un plus che va sottolineato. La solidarietà si fa ma non si dice: tutto vero ma se serve è instaurare un circolo virtuoso essa è ben accetta. In tempi difficili come questi, inoltre, i diversi schieramenti dovrebbero fare fronte comune contro il nemico invisibile "Covid-19"; unire e non dividere: questo il messaggio che Tony Siniscalco ha voluto lanciare dopo le parole dei giorni scorsi, cercando di rispondere, in particolare, a Giuseppe Pasquile. "Vorrei ringraziare il Punto, la Protezione Civile, Athena e Food and Beverage - aveva dichiarato il consigliere durante il consiglio comunale - esse si sono date da fare senza scopo di lucro, solo per amore del territorio e senza fare un post su Facebook. C'è stato, invece, qualcuno che dietro le associazioni ha voluto fare propaganda politica. Ha voluto millantare alla cittadinanza un coordinamento di non so quale partito". "Speravo che l'emergenza Covid potesse stemperare l'odio umano - ha iniziato Siniscalco nel suo intervento - Pensavo ci fosse unità e che si potesse mettere da parte i dibattiti politici perché la divisione adesso è sterile e poco produttiva. Ieri una delle volontarie di una delle mie associazioni mi ha chiamato in lacrime, offesa dalle dichiarazioni di Giuseppe Pasquile nel consiglio comunale dello scorso 21 maggio: egli ha ringraziato le associazioni facenti parte della "Task Force" del Comune. Ha voluto non ringraziare le altre associazioni che hanno solo messo post su Facebook, perchè secondo lui dietro c'era uno scopo politico". "Vorrei chiarire due punti - ha proseguito Siniscalco - Il primo è che queste parole mortificano e sbeffeggiano il lavoro di volontari che sono in prima linea dal primo giorno dell'emergenza. Il Centro d'ascolto "San Francesco d'Assisi" aiuta da nove anni le famiglie in difficoltà, i bambini per le attività scolastiche, organizza il recapito dei regali, offre aiuto alimentare e psicologico, di sostegno. Ora è ancora più difficile ricercare e individuare queste famiglie: molte volte, infatti, si ha difficoltà a chiedere aiuto. I "post su facebook" hanno permesso a noi di ricevere segnalazioni dai cittadini e dalle famiglie che per timidezza e dignità sono in difficoltà dopo lo scoppio della pandemia.". "La seconda, invece, è Contrariamente - prosegue Siniscalco sulla seconda associazione ignorata da Pasquile - che è venuta alla vita nel mese di gennaio (partita da una serie di associazioni unite in un solo nome, con lo scopo di vedere le cose in maniera diversa, con sede a Piazza Nassiriya) e aveva in cantiere alcune iniziative: i volontari hanno deciso di accelerare i tempi e si sono messi messi al lavoro, nonostante non ci fosse stata ancora l'inaugurazione - rimandata per lo scoppio dell'emergenza - I volontari di Contrariamente: hanno deciso di dare una mano; hanno cercato di dare ausilio a qualsiasi richiesta d'aiuto e poi lanciato qualche iniziativa personale; hanno rischiato la vita, perchè di Covid-19 si muore e si moriva. Questi ragazzi molte volte hanno rischiato, anche contro la volontà dei genitori, e non possono essere offesi da un esponente del Comune. Hanno effettuato, ad esempio, anche le consegne (di un pacco alimentare) proprio il giorno dopo un caso di positività, in un edificio dove c'erano persone che non potevano prenderle. Nessuno di noi vuole sentirsi dire grazie, essendo il volontariato una scelta libera e indipendente, ma vogliamo rispetto: non si può essere denigrati da un rappresentante del popolo, che ringrazia solo le persone che per lui hanno dato una mano. Vorrei sottolineare che tra i nostri volontari c'erano anche le forze dell'ordine. I volontari hanno consegnato anche con la paura: noi siamo stati i primi a portare le mascherine alla casa di riposo. Io rispondo al consumatore abusivo di ossigeno che io sono per il confronto, sale della democrazia, ma questo non è il momento di pensare a queste cose e un conto è offendere me un altro è prendersela con i volontari". "La cosa più grave che si può sottolineare - ha concluso Siniscalco - in questa giornata della legalità in cui ricorre il ventottesimo anniversario della strage di Capaci, è che una persona va giudicata per quello che fa e non per quello che dice. Pasquile ha giudicato i volontari per quello che fanno mentre ora bisognerebbe stare uniti e stare insieme in questo periodo. Pubblicare un post non significa fare pubblicità ma instaurare un circolo virtuoso nella solidarietà. Ha smentito, inoltre, la sua stessa amministrazione perché non siamo stati gli unici a fare post su Facebook: con un post abbiamo allargato la nostra scelta e contattato sempre più persone per la consegna del pranzo, dei farmaci, anche per il pranzo di Pasqua e ci sono stati momenti emozionanti. Il nostro motto è "Divulgare sui social perché la solidarietà se condivisa è più bella". Non si può accusare Centro d'ascolto, una delle 5associazioni "Task Force", che ha pubblicato meno di tutte sui social, per un post condiviso dal profilo stesso del Comune di Baronissi. Chiediamo le sue scuse per questi volontari non a nome personale ma in quanto membro dell'amministrazione comunale. Ringrazio Luca Galdi, e il sindaco Gianfranco Valiante che hanno, invece, sottolineato il lavoro di tutte le associazioni. Come si può accusare di una falsità, alcuni volontari che fanno rischiato la vita, quando il sindaco stesso ci ringrazia. In quel caso ha offeso tutti noi... Io mi sento un volontario di quell'associazione: lì siamo tutti uguali durante il volontariato e si cammina tutti per lo stesso obiettivo. Ha smentito la sua stessa amministrazione mentre noi abbiamo cercato di unire le forze usando anche lo stesso metodo comunicativo, sui social, adottato dalla pagina del Comune. Se mi vuole attaccare come persona faccia pure: mi piace la dialettica politica ma oggi non è il momento di pensare a queste cose".
Da domani 11 disoccupati di Baronissi torneranno al lavoro grazie alle borse attivate dal Comune. Una risposta dell'amministrazione comunale verso tante famiglie in grave crisi a causa dell'emergenza Covid. «Una forma di sostegno al reddito per undici cittadini e un ritorno di utilità per tutta la comunità - spiega il sindaco Gianfranco Valiante - i lavoratori andranno a rafforzare la guardiana nei parchi, al cimitero, all'isola ecologica cosi da contribuire ad un graduale ritorno alla normalità per la città. È una misura sociale che intensificheremo perché con fondi comunali riusciamo a immettere nel ciclo lavorativo disoccupati storici e dare una opportunità a chi vive nel disagio economico e sociale". La Borsa lavoro è una misura che consente ai cittadini che vivono in condizioni svantaggiate, di poter lavorare per sei mesi in lavori socialmente utili per il Comune. «Riteniamo che le Borse Lavoro sia un ottimo strumento per introdurre le persone in un ambiente lavorativo e sociale - ribadisce l'assessore al ramo Marco Picarone- favorendone comunque un approccio attivo al lavoro, per superare la fase di assistenzialismo a favore di forme di aiuto attivo e formativo".