Sapri. Sanità in ginocchio nell'intero comprensorio provinciale. Da Sapri, infatti, si alzano nuove voci di protesta, a cinque anni di distanza dall'atto aziendale del 2008 contro il quale la popolazione del Golfo di Policastro insorse. Ed ora, si ritorna a parlare di programmazione ospedaliera. A farlo, questa volta, i nuovi volti dell'amministrazione Asl targata Cirielli. Se i volti sono nuovi gli elaborati sono, invece, risultano identici a quelli di cinque anni fa. Nella bozza di atto aziendale in circolazione, attribuita alla direzione aziendale Asl, appare di nuovo a rischio, per Sapri, la rianimazione che perderebbe la natura di struttura complessa e, questa volta, è in discussione anche la direzione sanitaria che verrebbe declassata a struttura semplice. Oggi come allora e, forse, in modo più spudorato, si tenta di ridurre l'autonomia del presidio ospedaliero immaginando addirittura che a dirigerlo possa essere la direzione sanitaria dell'ospedale di Vallo della Lucania a cui, verosimilmente, va attribuita l'elaborazione del progetto. Cancellate e mortificate dalla programmazione sono la gastroenterologia e la nefrodialisi, due strutture che da sempre si guadagnano con impegno ed onestà il loro diritto ad esistere e che, in cambio, non vengono riconosciute neanche come strutture semplici. L'amministrazione comunale di Sapri ha bocciato il progetto in toto, contestato alla dirigenza Asl l'assenza di sensibilità democratica ed invitato il Direttore Generale ad una presa di posizione ufficiale sull'atto in circolazione. "Rappresenti il Dottor Squillante - si legge nella nota - all'assemblea dei sindaci del distretto sanitario Sapri-Camerota le ragioni di una scelta da noi ritenuta inaccettabile e si confronti sui temi veri della riorganizzazione del presidio e dei contenimenti dei costi. L'amministrazione di Sapri rivolge ai sindaci e ai cittadini del Golfo di Policastro un nuovo invito alla mobilitazione perché, anche questa volta, l'aggressione trovi degna risposta nella resistenza democratica".