
I lavoratori forestali dipendenti della Comunità Montana Alento-Montestella protestano ancora sui tetti di Palazzo Cagnano, sede dell'Ente. Lottano per il lavoro, perché la giunta regionale, con provvedimento del 29 febbraio 2011 ha tagliato i fondi alle comunità Montane del 20%, e gli effetti si stanno avvertendo a catena in tutta la regione con i provvedimenti di sospensione dei lavori e licenziamento dei lavoratori , in alcuni enti sono i precari a vedersi ridurre le giornate, da 151 a 80, in altri come l'Alento ed il Calore Salernitano sono addirittura i fissi ad essere licenziati. "Andiamo dal prefetto e consegniamogli il mandato del governo dei nostri territori, rimettendo ogni responsabilità. Tutti: sindaci, assessori comunali e presidenti delle comunità montane" propone Girolamo Auricchio, sindaco di Roccadaspide, simbolo di una comunità che non si piega. Chiedono di percorrere tutte le strade che li possano salvare dalla perdita del posto di lavoro, gli operai. Non basta l'annuncio dello sciopero generale del settore, fissato per il 17 ottobre. L'incontro ci sarà ma martedì 11. L'unione degli enti montani insorge contro il governo Caldoro: "Vergognoso e pericoloso il rinvio dell'appuntamento mentre abbiamo i forestali sui tetti". Presidenti di comunità montane, sindaci e amministratori non riescono più a contenere la loro protesta, siamo oltre ogni limite consentito, l'intero sistema delle istituzioni montane è in ginocchio. Si prevedono bagarre per lo sciopero generale del 17 ottobre, una battaglia per il rispetto di un territorio che rappresenta il 60 per cento della regione e centinaia di comunità su cui si fonda parte dell'economia, della cultura, della tradizione e della democrazia e. soprattutto, 2.500 operai salernitani.