Montecorvino Rovella. Ancora da chiarire il movente che lunedì mattina ha portato al vile gesto che ha lasciato mutilato il giovane avvocato Giampiero Delli Bovi, destinatario di un pacco bomba esploso tra le sue mani. L'ipotesi al momento più probabile, secondo le voci che si susseguono, riguarderebbe non tanto la pista politica, quella più appariscente a poco più di una settimana dalla tornata elettorale e forse sfruttata come diversivo per sviare o confondere le indagini, ma quella relativa all'ambito professionale e, in particolare, alle pratiche su questioni patrimoniali seguite dal giovane professionista che avrebbero potuto generare qualche forte rancore o risentimento nei suoi confronti. Fatto sta che, chi ha lasciato il pacco, aveva intenzione di uccidere con un ordigno artigianale ma ben congeniato. Il tipo di esplosivo e il sistema di detonazione potranno sicuramente fornire elementi utili. L'obiettivo primario di queste ore è quello di risalire all'identità di chi ha collocato il pacco davanti al cancello dell'abitazione di Delli Bovi e, pertanto, si stanno verificando le immagini delle telecamere di videosorveglianza puntate su Via Fratelli Rosselli. Intanto si scava anche nella memoria dei dispositivi digitali utilizzati all'avvocato Delli Bovi per trovare messaggi o tracce utili alle indagini.