Salerno. Il caos dei trasporti pubblici è stato al centro del nuovo appuntamento della trasmissione settimanale "Salerno Parla". La Sita Sud ha minacciato di lasciare la Campania se entro il 1 Febbraio la Regione non troverà una soluzione al problema dei finanziamenti pubblici al trasporto regionale. A parlare di questo sono stati Simone Spinosa, Direttore Sita-Anav, Luca Cascone, Assessore alla Mobilità del Comune di Salerno e Mario Santocchio, Presidente del collegio liquidatori CSTP. "Il nostro servizio principe - ha aperto il dibattito Spinosa - è la tratta Salerno-Napoli: talmente è alta la richiesta per questa linea che non riusciamo a soddisfare a pieno la domanda. L'Assessore regionale ai trasporti, Vetrella, ha proposto il taglio di alcune corse di questa tratta per far fronte alle poche corse per la costiera ma, se continuiamo a tagliare, faremo morire il trasporto pubblico. A differenza di altre regioni, in Campania non è stato fatto nessun piano di investimento per acquistare nuovi mezzi". Santocchio si è mostrato concorde con l'opinione di Spinosa: "Se si continuano ad effettuare tagli - secondo il Presidente CSTP - è a rischio il servizio e le stesse imprese vanno in affanno. La Campania, ha tagliato quasi il 31% dei fondi per i trasporti: ora tagli non se ne possono fare più". "Io credo - ha sostenuto Cascone - che la politica dei trasporti nella Regione Campania sia fallimentare. Quello effettuato in Campania è il taglio più grosso in questo settore rispetto a tutta l'Italia. Il problema è che questi tagli non sono stati accompagnati da nessun piano di esubero, né da nessun tipo di programmazione. Inoltre, c'è l'assoluta mancanza di responsabilità da parte della Regione, che scarica le colpe alle imprese".
In collegamento dalla sede della Sita, in Via Pastore, è intervenuto il Sindaco di Maiori, Antonio Della Pietra: "Abbiamo chiesto di conoscere la situazione generale dei trasporti, abbiamo chiesto l'elaborazione di un piano ma, siccome questo non c'è, si va avanti di emergenza in emergenza. Questo alla fine non porterà a nessuna soluzione e penalizzerà quei territori della Campania che dal punto di vista dei trasporti hanno un'unica alternativa praticabile, come la Costiera Amalfitana. Noi come Costa d'Amalfi non necessariamente potremmo andare incontro a tagli se solo il trasporto su acqua si riuscisse a coordinare con quello su gomma". Durante il dibattito, Santocchio ha accusato Vetrella di aver scaricato la colpa di questa situazione ai soci delle aziende di trasporti: "Vetrella dice che è un problema dei soci ma dal punto di vista dei corrispettivi ci dovrebbe essere uniformità in Regione e si dovrebbero riconoscere le tratte per quelle che sono. I corrispettivi sono fermi, nonostante aumentino i costi delle materie prime come, ad esempio, la benzina". I lavoratori della Sita Sud Campania non possono essere ripiegati in altre Regioni, quindi per loro il rischio di perdere il lavoro è alto. A tal proposito, Francesco D'Amato, Segretario organizzativo della UIL trasporti, si è così espresso: "I lavoratori della Sita hanno già subìto una modifica della busta paga a dicembre e quindi, essendo già in sofferenza, è assurdo parlare di altri tagli. Noi come lavoratori siamo partiti in 554 e oggi siamo 460, quindi c'è stata una riduzione drastica. Vogliamo sapere il nostro futuro come sarà".
"Allo stato attuale delle cose - secondo Cascone - le gare non si faranno mai perché la proposta di legge di Vetrella, che dovrebbe definire un bacino unico della Campania, supportato da uno studio che non esiste, e che nessuno ha visto, e supportato dalla teoria di un'economia di scala, è sballata poichè da un punto di vista normativo esautora le competenze di Provincia e Comuni. Sulla programmazione territoriale, genera una macro area ingestibile dal punto di vista dei chilometri. Ma soprattutto - precisa l'assessore - programmare una gara senza sapere quanti soldi andranno alle imprese non spinge nessuno a partecipare. Spero che i Sindaci della costiera abbiamo a fianco l'Ente Provincia in questa battaglia". "Le forze politiche - secondo Squizzato, sindaco di Cetara - non hanno svolto il loro lavoro a dovere. Sui trasporti scontiamo la mancanza di programmazione da parte della Regione. Non serve a niente un assessore che non dà risposte. Noi in costiera siamo legati alla Sita, quindi questo annuncio è una doccia fredda. I cittadini dovrebbero far sentire la propria voce. Con il Comune di Salerno, stiamo lavorando ad un progetto di car sharing elettrico, affinchè si possa mettere in un'unica rete la Costiera e la città di Salerno". La Regione Campania, nella persona dell'Assessore Vetrella, ritiene che i problemi della Sita non siano legati al bilancio ma ai costi delle stazioni appaltanti. "Il bilancio - ha ribadito Spinosa a tal proposito - non è da ripianare da parte delle amministrazioni pubbliche ma dal proprietario. Il problema è che se continuiamo a risanare, rischiamo di far saltare la Sita anche in altre Regioni. Con l'Unico Campania, dal 2003 ad oggi, abbiamo incassato 11 milioni di euro in meno rispetto al 2002: ogni anno, quindi, c'è stata una decurtazione degli incassi. Io avevo proposto la realizzazione di un trasporto pubblico privato, purchè si fossero messe delle restrizioni alle auto e agli altri mezzi che entrano in città, ma nessuno mi ha ascoltato". Sulla questione è intervenuto in collegamento telefonico anche l'Assessore Provinciale alla Mobilità, Luigi Napoli: "La Provincia ha intrapreso un'azione che va verso la salvezza del CSTP e, speriamo, anche della Sita. L'Assessore Vetrella è stato chiaro, vuole andare incontro ai cittadini e all'azienda. Per maggio ci saranno le gare europee e Vetrella vuole che sia la Sita che il CSTP si presentino con i conti in regola". "Se la mia azienda - ha ribattuto Spinosa - non ha le risorse necessarie per andare avanti, applica la legge n. 223 e quindi mette in mobilità il personale. Non possiamo ogni anno mettere di tasca nostra 9 milioni di euro e poi sponsorizzare la Regione Campania con il rischio d'impresa che abbiamo". "Quindi - ha precisato Spinosa - o troviamo una soluzione in maniera oggettiva oppure andiamo via: abbiamo già tagliato il tagliabile".
L'altro problema riguardante i trasporti è la vertenza del CSTP. Su questo punto si è espresso Santocchio: "E' vero, abbiamo ottenuto l'uso degli ammortizzatori sociali, ma c'è un contrasto su alcuni punti. Negli uffici abbiamo dei capi unità che non vanno in cassa integrazione mentre i collaboratori fanno a rotazione. Il sindacato vorrebbe la cassa integrazione anche per i capi unità, ribadendo che il lavoro svolto da loro può essere fatto anche dai semplici collaboratori. Ma il capo unità è un funzionario, quindi non si può dire che entrambi debbano svolgere la stessa funzione. Su questo punto stiamo cercando di trovare un accordo". "Noi chiediamo la rotazione della cassa integrazione - dice Enzo Monetta, Segretario Provinciale Fit-Cisl - La riduzione per i dirigenti può avvenire anche in maniera verticale, con una semplice diminuzione degli orari di lavoro. Infine chiediamo la riconvocazione di tutti i lavoratori CSTP a breve". In conclusione, i sindaci della Costiera hanno dichiarano di attendere qualche decisione definitiva: "Se la mobilità viene a cadere, ne risente tutta l'economia e, nel caso in cui non si riesca ad arrivare ad una soluzione, chiederemo l'intervento del Governo". "Al prossimo incontro - si augura Spinosa - spero ci sia anche Caldoro. Se gli enti hanno i soldi per ripianare i conti della Sita, lo facciano. Prima del 10 Febbraio la Sita non attuerà nessuna procedura". Non resta che attendere ulteriori e celeri sviluppi, per non rischiare di lasciare letteralmente a piedi la popolazione campana.