
Salerno. Ad un anno esatto dall'inizio delle proteste da parte di molti dipendenti precari del Cstp, è stata ufficializzata, nella giornata di ieri, la nuova procedura varata dai vertici del consorzio dei trasporti relativamente agli esuberi del personale. Saranno ventotto (dei quali diciassette conducenti, tutti, in ogni caso, prossimi al trattamento pensionistico nell'arco dei diciotto mesi successivi) i lavoratori che andranno incontro alla mobilità, ben cento quelli avviati verso la cassa integrazione in deroga. Per i primi non è prevista nessuna ricollocazione interna all'azienda: la disoccupazione appare l'ipotesi maggiormente plausibile in attesa della pensione. Per essi si apre il fronte delle negoziazioni tra azienda e sindacati nei prossimi sessanta giorni, mentre per ciò che concerne i cento esuberi, residuo della procedura (negativa) di licenziamento collettivo, si prospetta l'eventualità (sperata, al momento ancora poco concreta) della cassa integrazione in deroga. Il tutto mentre i lavoratori sottolineano, in una lettera aperta, gli sprechi finanziari ancora in atto nella gestione dell'azienda, come ad esempio le ambiguità riscontrate nella riparazione dei bus presso officine esterne, come, ad esempio, la misteriosa scomparsa di carburante nei mezzi consegnati con rifornimento completo.