
Salerno. La Federcontribuenti è venuta a conoscenza che Equitalia Sud ha avuto dalla Soget e dall'Ufficio Tributi l'appalto per occuparsi, in alcuni comuni del salernitano, del recupero coatto della Tarsu mai pagata tra il 1999 e il 2008, pari a 11 milioni e mezzo di euro, come anche le morosità idriche relative allo stesso periodo, pari a 4 milioni di euro. L'avvocato Fortunato Forcellino, responsabile dell'ufficio legale di Federcontribuenti, spiega: «La Tarsu va in prescrizione dopo 5 anni, numerose sono le sentenze della Cassazione in questo senso. Quindi, se arriva una cartella Equitalia per la Tarsu del 1999 la si può impugnare, anche se la cartella ha la data di oggi ». E aggiunge: «Equitalia è una azienda privata quando fa comodo e pubblica quando ne ha la convenienza. Vorremmo vedere le gare d'appalto per cui gli enti pubblici si affidano a Equitalia, visto che è una S.p.a. di diritto privato, oppure i bandi di assunzione del personale, visto che è controllata dal Tesoro e dall'inps. In realtà non esistono né i primi né i secondi perché l'ente, che drena miliardi di euro di tasse sulle tasse, tra interessi di mora e aggi vari, si muove in uno spazio grigio tra diritto pubblico e diritto privato ». Pietro Vivone, presidente di Asso.A.P.I. Salerno, Associazione Artigiani e Piccoli Imprenditori, sposa la battaglia di Federcontribuenti: «Nel nostro paese non basta il primato della tassazione, ma c'è un continuo tentativo di reperire fondi nei modi più disparati. Riprendendo Oscar Giannino, lo Stato è "tossicodipendente", cioè in perenne astinenza da tasse, ed è ora di disintossicarlo. L'Asso.A.P.I. rinnova l'invito della Federcontribuenti di ribellarsi ai soprusi e agire per tutelare i nostri diritti. Pagare sì, ma solo ciò che è dovuto ».