
Giffoni Valle Piana. Martedà 23 Luglio, dalle 18.00 alle 22.00, presso la corte antistante lo spazio de Le Antiche Ramierededicato all'artista Santa Rossi, all'interno del prestigioso progetto del Giffoni Film Festival, ripartirà il percorso culturale di pittoscultura "Quattro mani sul Comò", ideato dall'Associazione "Laboratorio dei Pensieri Scomposti" e che vede principali protagoniste le due artiste/artigiane Santa Rossi e Rosanna Giannino. Le Antiche Ramiere sono un complesso architettonico del XVIII secolo, esempio di recupero di "archeologia industriale", diventate da poco tempo un centro per i Giovani d'Europa e del Mediterraneo per lo scambio tra le diverse culture del Mondo. Il lavoro di riqualificazione è durato ben otto anni ma il risultato è davvero eccellente. In passato è stato un centro di lavorazione artigianale di manufatti in rame. Infatti, fin dal XVI secolo, a Giffoni e nella vallata del fiume Picentino erano presenti diverse attività artigianali tra cui fonderie del rame e fabbriche di alluminio: testimonianza del livello di sviluppo economico raggiunta dalla comunità locale in quegli anni. Le Ramiere di Giffoni sfruttavano l'energia originata dall'acqua del fiume Picentino che veniva convogliata nell'impianto industriale attraverso un bacino di raccolta lungo 300 metri. L'evento "Quattro mani sul Comò", ideato dal Laboratorio dei Pensieri Scomposti, e coordinato da Alessio ed Umberto Flauto, avrà questa volta, dopo la prima rappresentazione dedicata ad Ipazia, come tema principale la figura di Ecate, la famosissima Dea greca delle Streghe, la più impenetrabile delle Dee, ammantata come era da un denso alone di mistero. In realtà, Ecate era una positiva e serena divinità della rigenerazione ed il suo mistero non era altro che la rappresentazione delle paure ataviche che esistevano, prima dell'avvento di Zeus e degli Dei Olimpici e prima che il suo culto fosse relegato alle temutissime streghe tessaliche. Ecate, unica Dea capace di guardare contemporaneamente in tre diverse direzioni era raffigurata spesso con tre teste: di serpente, cavalla e cane. Queste tre teste e i tre corpi stavano ad indicare I tre Sistemi rappresentazionali: cinestetico, sonoro e visivo. Le artiste Santa Rossi e Rosanna Giannino, in una estemporanea all'interno della quale saranno presenti altri artisti tra quelli presenti al Giffoni Film Festival, raffigureranno la Dea su un oggetto di arredo ligneo che si spera possa contrassegnare di nuovo un istruttivo cammino di comunicazione visiva e design indirizzato al mondo giovanile ma che possa avere lo stesso successo che ha avuto il fortunato "Comodino di Ipazia". Per l'immagine è stato scelto il volto di una giovane donna dalle linee fortemente mediterranee, ospite del "Giffoni", il cui volto tra la folla, ha particolarmente colpito le due artiste. Un ringraziamento molto particolare all'Associazione "Angelo Azzurro" e alle sue anime guida, Norberto Tedesco e Giulia Troisi, che hanno avuto la capacità, all'interno degli spazi del Giffoni Film Festival, non solo di aver guardato lontano ma di aver saputo accogliere l'evento con la totale semplicità che l'arte dovrebbe portare normalmente con sè.