
Paestum. Sabato 17 agosto, lo spettacolo "Siamo tutti in zona Show" di Alessandro Siani, ha chiuso la XXV edizione del Premio Charlot. L'attore partenopeo che ha mosso i suoi primi passi proprio sul palcoscenico della kermesse dedicata al grande Vagabondo, ha voluto prima di tutto dire il suo pensiero su chi amministra gli Enti Pubblici e su come negli ultimi due anni la rassegna ideata da Claudio Tortora non ha avuto gli aiuti e il sostegno adeguato. Poi un breve riferimento a quanto accaduto a Pompei. Il pubblico, oltre 3200 persone, ha ribadito iniziando ad applaudire e a gridare. Un Siani in forma eccellente, ai templi, che ha saputo coinvolgere tutti, regalare emozioni e risate pure. Uno show dove sì è parlato di tutto e di tutti, dove il pubblico è stato protagonista senza mai annoiarsi, senza mai esser sazio di quel ragazzo di Napoli che con la sua semplicità è riuscito a diventare uno dei comici più noti del panorama italiano. Standing ovation meritata nel gran finale di una serata che non solo ha premiato Siani, ma ha anche, è soprattutto, premiato la macchina organizzativa del Premio Charlot. Nessun disservizio, nessuna lamentela per i posti a sedere, tutto è funzionato bene proprio come nello stile dello Charlot. "Siamo soddisfatti - ha dichiarato il patron Claudio Tortora - questa XXV edizione è stata davvero bellissima. A Salerno siamo stati accolti da un pubblico caloroso, qui a Paestum, stasera abbiamo ottenuto delle nuove conferme. Insomma il nostro bilancio non può che essere positivo. Ora come è nel nostro stile, chiudiamo questo capitolo, e andiamo avanti, partiamo già con la XXVI edizione". "Bisogna far capire ai cittadini - ha proseguito Tortora - essere trasparenti, dove vanno a finire i finanziamenti pubblici e su quali basi vengono destinati ad una manifestazione piuttosto che ad un'altra. Basta improvvisazioni, basta con rassegne che hanno contributi di milioni di euro e poi si permettono di mettere il biglietto a pagamento per gli spettacoli. Noi quest'anno abbiamo investito di tasca nostra, abbiamo rischiato, proprio come fanno i veri imprenditori. Ci è andata bene e questo ci riempie ancor di più d'orgoglio. Ma una manifestazione come questa non può sostenersi solo sulle nostre forze, purtroppo abbiamo bisogno di un aiuto da parte delle istituzioni e credo che sia giusto che i fondi vengano distribuiti in maniera più equa, così da permettere a tutti di poter lavorare, ma anche e soprattutto al pubblico di poter godere di spettacoli di qualità senza dover pagare biglietti elevati. Questo sarà il mio scopo. Lottare per avere trasparenza e chiarezza su come vengono gestiti i fondi pubblici destinati al settore dello spettacolo".