Quando si parla di giovani musicisti emergenti, solitamente si immaginano ragazzi che inseguono un sogno dimenticandosi della loro realtà, che ascoltano imperterriti le ramanzine dei genitori che li spingono a cercare un lavoro "serio". Nulla di più lontano dal vero, in questo caso. Mi accomodo al loro tavolo, durante un pranzo domenicale, con l'aria di essere un pesce fuor d'acqua, ma in breve tempo, ne esce fuori una conversazione piacevolissima. Marco, Daniela, Daniele, Giovanni e Gianfranco sanno decisamente il fatto loro e il loro lavoro lo dimostra ampiamente. Tutti hanno alle spalle esperienze di vita e musicali importanti. Quando chiedo loro di parlarmi del gruppo e di come si sono conosciuti, Marco, voce e leader degli Mc Project (Mc sono infatti le sue iniziali: Marco Clarizia), mi dice con naturalezza: "Il vero nucleo siamo io e Daniela, che qualche anno fa ci siamo incontrati per caso in un ufficio postale di Salerno. Lei era dietro lo sportello a lavorare, io un semplice cliente. Durante la fugace conversazione, è emersa la nostra passione per la musica e poco tempo dopo abbiamo scoperto di piacerci artisticamente. Dopo qualche provino in giro, abbiamo gradualmente aggiunto gli altri componenti della band". Marco, ha fatto della musica la sua professione. Gestisce la sua scuola di canto ed è uno dei 6 detentori in Italia della certificazione "Speech Singing Level", una metodologia statunitense di vocal coaching di cui serve anche una affermata cantante internazionale come Beyoncè. Ricorda con orgoglio di aver partecipato come vocal coach al programma "Musica è" su Sky, che per lui è stata un' esperienza molto divertente. Daniela invece, è la tastierista del gruppo, e studia musica classica dall'età di 8 anni. Tale esperienza l'ha condotta al Berklee College of Music di Boston, dove ha conseguito una specializzazione di tutto rispetto. Attualmente, oltre a lavorare alle poste, è iscritta al Conservatorio di Salerno per conseguire la laurea in jazz. Daniele invece, tra un accordo di chitarra e l'altro, si è laureato in psicologia e si appresta a fare l'esame per l'iscrizione all'albo. Nel frattempo collabora anche con altre band. Un abitudine molto diffusa tra i gruppi prevalentemente non pop e che testimonia una vivacità ed apertura alla sperimentazione. Giovanni è addirittura un neolaureato in medicina, che sogna di fare l'ortopedico, ma anche di continuare a suonare il basso. Gianfranco, il più giovane del gruppo, ha 24 anni e studia percussioni al Conservatorio di Avellino, insegna in una scuola di musica ed in contemporanea cerca di conseguire la laurea triennale in jazz, la sua vera passione. Alla domanda di rito sul genere musicale dei loro pezzi, Marco mi risponde che la loro musica spazia dal soul al blues americano, senza disdegnare la dance anni 70. Tra i vari progetti in essere, mi spiegano i ragazzi, c'è quello di incidere degli inediti, che tengano conto di tutte le contaminazioni musicali che hanno influito su di loro, ma soprattutto quello di fare una rivisitazione in chiave contemporanea dei principali classici della canzone napoletana. Quando parlo loro delle difficoltà di suonare un genere così poco popolare, tutti mi rispondono sollevando un problema. A Salerno - sostengono- oramai si sono ridotti all'osso i locali in cui si può suonare dal vivo a causa di un ordinanza del Sindaco che limita la quantità di decibel ad un certo orario. Per il resto, sanno di ottenere l'amore e la stima del loro pubblico, proprio perché quest'ultimo è attento e ha gusti ben precisi. "Tuttavia quest'estate - sottolinea con soddisfazione Daniela - abbiamo animato il villaggio di Ogliastro con la nostra musica. E' stato emozionante vedere tanta gente divertirsi grazie alla nostra passione". "La nostra dedizione viene sempre premiata dall'affetto del pubblico - aggiunge simpaticamente Marco - e di questo ne saranno contenti soprattutto i genitori di Giovanni che ci ospitano da mesi nel loro garage per le prove!". Infine, prima di congedarmi da loro, sparo a bruciapelo l'ultima domanda, con la curiosità di scrutare qualche espressione particolare sui loro volti: "Come vi vedete tra 10 anni?". Daniela risponde candidamente: "Ricca e famosa", riscuotendo l'approvazione e le risate degli altri membri del gruppo. Ma è facile notare la scintilla della passione illuminare gli occhi di tutti loro. Marco sottolinea, infatti, che ambisce a migliorarsi sempre e tra 10 anni vorrebbe ritrovarsi a vivere ancora di musica, con una bagaglio di esperienze sempre maggiori. Gianfranco si augura di aver girato mezza Europa in tournèe, Giovanni di essere sì un buon ortopedico, ma anche un affermato musicista. Daniele, allo stesso modo, spera di affermarsi nella sua professione, ma di proseguire il suo percorso musicale. Non resta che augurarci non solo di rivederli presto, ma anche di ascoltarli "live" quest'inverno nei locali di una Salerno un po' meno attenta ai decibel e più attratta dal gusto per la buona musica.