
Avellino. Movida choc nella notte tra sabato e domenica ad Avellino con centinaia di ragazzi, molti senza mascherina, che si sono radunati nella centralissima via De Conciliis. Un maxi assembramento pericoloso e inopportuno durante questa delicata fase di sicurezza sanitaria causata dall'emergenza Coronavirus. A sorprendere maggiormente è stata la presenza del primo cittadino del comune irpino Gianluca Festa, in piazza tra applausi e selfie. Nei tanti video e nelle foto che hanno fatto il giro del web si vede il sindaco Festa al centro del maxi assembramento di giovani e nottambuli che si presta persino al ruolo di "direttore d'orchestra" di cori calcistici contro Salerno. Una situazione a dir poco imbarazzante per un rappresentante delle istituzioni.
Non è mancato lo sdegno da parte di numerosi sindaci del salernitano che hanno fortemente stigmatizzato il comportamento: "Stentiamo a credere ai nostri occhi - ha commentato il sindaco di Baronissi Gianfranco Valiante - E per di più in questo particolare momento storico. Questo Signore rappresenterebbe la città di Avellino? E' un'offesa a tutti, anche al civilissimo capoluogo irpino che non merita di essere trascinato così in basso da un esagitato incivile. Il mio Comune intrattiene, per ragioni di mobilità di personale, un rapporto istituzionale con il Comune di Avellino che naturalmente interromperò immediatamente. Chiederò all'Anci di censurare ufficialmente la disdicevole condotta del soggetto".
"Scene pietose, misere, insopportabili - ha commentato il sindaco di Pontecagnano Faiano, Giuseppe Lanzara - Questo sindaco canta come un capo ultras, disprezzando le regole che lui non solo dovrebbe rispettare ma è tenuto a far rispettare alla sua comunità. Lo fa in piena emergenza sanitaria, proprio mentre l'Italia intera cerca la strada per lasciarsi alle spalle una pandemia mondiale, nel timore di una seconda devastante ondata di contagi. Non mi piace questa storia, sono arrabbiato per le vittime, le loro famiglie, per chi coscienziosamente rispetta le regole, per le attività commerciali e tutte le P.Iva che chiedono solamente di ripartire al più presto. Questa storia proprio non mi piace così come non mi piace questo sindaco che non ha alcun rispetto per tutti noi. Un sindaco avrebbe il dovere morale di dare l'esempio, dovrebbe indicare la strada, dovrebbe rappresentare lo Stato, un sindaco è un sindaco, non un capo ultras. Mi auguro che arrivi una lezione esemplare dal governo nazionale e regionale, altrimenti valuterò nelle prossime ore se sarà necessario firmare una ordinanza che limiti la mobilità verso Avellino perché non consentiró a nessuno di mettere a rischio la mia comunità".
Dal canto suo, il sindaco Festa ha provato a chiarire la vicenda in una nota pubblicata sul suo profilo social: "C'è chi i giovani li attacca e demonizza. E non mi sembra abbia ottenuto risultati. Io con i giovani sono a mio agio, da sempre. Per questo ieri sera ho deciso di fare un sopralluogo nell'isola pedonale, per assicurarmi che anche la ripresa della movida fosse nel pieno rispetto delle regole. Devo dire che ho trovato un clima tranquillo e allegro. Mi sono soffermato a salutare molti giovani che ho incontrato lungo il mio percorso, entusiasti per la ritrovata libertà. Ho colto questa bella occasione di incontro per stimolarli alla responsabilità e per spiegare loro che è bene essere ancora attenti, la libertà arriverà ma adesso bisogna continuare a seguire le regole in sicurezza. Mi sono trattenuto qualche minuto con loro, con fare scherzoso e goliardico: sono profondamente convinto che il dialogo sia sempre la strada maestra, che per comunicare con i giovani occorrano empatia ed ascolto, mai contrapposizione e rigidità. A qualcuno dà fastidio che io sia a contatto con la mia gente? Qualcuno mi preferirebbe dietro a una scrivania a firmare norme restrittive? Io sono il sindaco degli avellinesi. E dove c'è la vita di Avellino ci sono io. Guardate altrove, qui ci sono io a tenere tutto sotto controllo".