Salerno. «Avrei preferito un candidato di rinnovamento, una persona in grado di rappresentare uno stimolo al confronto sui programmi. Invece, siamo ancora una volta chiamati a confrontarci non con gli eredi, ma con i protagonisti di una volta, con quelli che hanno messo la firma al disastro passato, al decennio più buio della Campania ». Non usa giri di parole il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, nell'intervista rilasciata al quotidiano "Cronache del Mezzogiorno". E uno dei bersagli principali, chiari, è il suo avversario nella corsa alla poltrona più alta di Palazzo Santa Lucia, l'ex sindaco di Salerno Vincenzo De Luca. «Salerno - rincara la dose - è una città media, da sempre bene amministrata, a partire dai tempi del sindaco Giordano. C'è un però molto grande: Salerno oggi è tra i Comuni più disastrati d'Italia, ha una situazione debitoria che rischia di provocare effetti molto pesanti sui cittadini ». «Dopo cinque anni avremo molte ragioni ulteriori da presentare agli elettori. De Luca invece resta sempre lo stesso: un comunista stalinista, ancorato al passato ».

Salerno. Dopo il trionfo alle primarie regionali del Partito Democratico, che lo hanno consacrato come sfidante di Stefano Caldoro per la poltrona più alta di Palazzo Santa Lucia, Vincenzo De Luca ha voluto ringraziare tutti i suoi sostenitori nel corso di una conferenza stampa tenutasi questa mattina presso la sede di #CambiareOra in Piazza Amendola, a Salerno. "Ribadisco il ringraziamento - ha esordito De Luca - alla segreteria nazionale del Partito Democratico per la fiducia, nonché i volontari che ci hanno aiutato a recuperare un'immagine sporcata e pregiudicata del Pd. Ringrazio di cuore anche gli elettori di Napoli e provincia: l'elemento nuovo, entusiasmante e vincolante è stata la loro adozione politica". I riflettori, poi, si sono spostati, sulla sua azione nel prossimo futuro: "Gli impegni presi saranno rigorosamente rispettati, sia quelli dei primi cento che tutte le vicende programmatiche sulla Terra dei Fuochi. Ho parlato di rivoluzione democratica e la faremo, sarà una rivoluzione di civiltà e concretezza". Una chiosa anche in tema di scambi elettorali: "Non ci sarà nessun mercato politico: io non faccio compravendita con nessuno, si va alla Regione per lavorare. La battaglia per la trasparenza si fa con la trasparenza. Una presenza vigile e attenta del mondo dell'informazione è fondamentale". Infine, sulla coalizione: "Metteremo in piedi un centrosinistra compatto e credo sia essenziale il rapporto della realtà di Napoli: discuteremo con le altre forze politiche, dobbiamo evitare altre candidature a sinistra".

Salerno. E' ufficiale ormai, Vincenzo De Luca sarà lo sfidante di Stefano Caldoro alle prossime Elezioni Regionali. I risultati delle Primarie Pd non lasciano spazio ai dubbi, De Luca conquista non solo il territorio di Salerno e provincia ma anche Avellino, Napoli e Caserta, solo a Benevento Cozzolino è riuscito a superare il sindaco emerito. L'ex primo cittadino ha fatto centro ad Agropoli ma anche nell'Agro nocerino sarnese. Con una percentuale del 52% in tutta la regione, e solo a Salerno del 73%, De Luca si è distinto su tutti mentre Cozzolino ha registrato 66 mila voti, con una percentuale del 44%, e Di Lello in netto svantaggio con solo il 4,9% delle preferenze. L'affluenza è stata considerevole in tutto il territorio regionale anche se si sono registrati alcuni scontri e momenti di tensione a Pontecagnano e ad Eboli mentre ad Atena Lucana l'unico seggio elettorale è stato chiuso con espressa richiesta della segreteria provinciale del Pd. I votanti sono stati 150 mila così suddivisi: 65 mila a Napoli, 50 mila a Salerno, 11 mila ad Avellino e Benevento e 18 mila a Caserta; Vincenzo De Luca ha espresso grande soddisfazione, sembra infatti che nella sola provincia salernitana, alle ore 18:00, gli elettori fossero ben 10 mila.

  

De Luca ha innanzitutto rivolto la sua attenzione al giornalista Roberto Saviano che, sui social network, ha esortato i cittadini campani a non recarsi alle urne: "Stimo Saviano ma questa volta non posso condividere il suo pensiero. Mi sarei aspettato un appello in cui invitasse gli elettori ad una massiccia partecipazione, se si vogliono denunciare situazioni sgradevoli è opportuno fare nomi e cognomi senza trincerarsi dietro qualunquismi". L'ex sindaco di Salerno si è recato alle urne poco dopo le 11 in compagnia dei figli, poi si è diretto a Napoli dove ha rilasciato alcune interviste. La notizia della vittoria ha raggiunto De Luca a Napoli, nella sede regionale del suo partito e, pur manifestando notevole entusiasmo, lo sfidante di Caldoro ha così commentato l'esito: "La nostra sarà una rivoluzione democratica ma adesso ci attende la sfida di Maggio anche se sono fiducioso". In realtà gli scenari che si prospettano sono simili a quelli di cinque anni fa, soprattutto se Caldoro confermerà la sua candidatura. L'ex sindaco però non si scoraggia, e dimostra di essere già concentrato sull'imminente campagna elettorale: "Napoli e la Campania possono avere un ruolo trainante per tutto il nostro Paese, Le difficoltà sono tante ma la speranza non ci abbandona, soprattutto dopo questi risultati". Cozzolino ha ugualmente replicato agli attacchi di Saviano: "Spero di poter smentire con i fatti le opinioni di Saviano ma anche con l'aiuto dei programmi che attueremo e con le persone di cui intendiamo circondarci".

  

Nella città di Salerno l'affluenza maggiore è stata registrata nei seggi di Via Arce e presso il Teatro Augusteo, a Giffoni Valle Piana, invece, Cozzolino ha superato De Luca con 625 voti contro i 273 dello sfidante. A Cava de' Tirreni, Amalfi e Vietri sul Mare De Luca ha stracciato tutti distaccandosi notevolmente dagli avversari, stesso risultato nel Vallo di Diano dove l'ex primo cittadino salernitano conquista tutti i seggi ad eccezione di Teggiano dove Cozzolino lo ha superato di circa 130 voti. Esito negativo per Di Lello, che non è riuscito ad affermarsi sugli altri due candidati, registrando pochissimi voti a suo favore in tutto il territorio campano.

Napoli. Primarie regionali nel Partito Democratico, dopo Gennaro Migliore anche l'Italia dei Valori si tira fuori. Nello Di Nardo, candidato del partito alle consultazione del prossimo 1 Marzo, ha infatti ritirato la sua disponibilità. "Ringrazio Di Nardo - ha dichiarato il Segretario nazionale dell'Idv, Ignazio Messina - per aver messo a disposizione del partito la sua disponibilità'. Idv ha una storia da tutelare e si sfila dall'intricato groviglio di sospetti e accuse di questi giorni e di possibili "strane" ingerenze. Lavoriamo alla stesura del programma gia' da oggi e alla vittoria del centrosinistra in Campania e in tutte le regioni dove siamo a pieno titolo parte attiva della coalizione".