
Salerno. Sono dati più che allarmanti quelli sviscerati da uno studio condotto dall'Osservatorio sulla dispersione scolastica in merito ai plessi del salernitano. Il dossier, infatti, rivela una dispersione progressiva e via via sempre più crescente degli studenti dai banchi di scuola delle superiori nel corso del biennio preso in considerazione, dal 2011 al 2013. Solo nell'ultimo anno scolastico gli iscritti che hanno varcato le soglie di una scuola secondaria sono stati 335 in meno, ai quali si aggiunge il baratro tra gli studenti iscritti al secondo anno in quest'anno scolastico rispetto allo scorso: ben 721 hanno abbandonato l'istruzione pubblica. Numeri più che preoccupanti, e che non possono essere spiegati con il solo calo demografico che ha colpito la provincia. Secondo le linee guida del Miur, infatti, la dispersione scolastica va intesa come uno dei fenomeni più complessi e preoccupanti non solo del nostro paese ma anche sul piano europeo e mondiale. La dispersione non si identifica semplicemente con l'abbandono, ma può essere definita come un insieme di fattori che modificano il regolare svolgimento del percorso di studi di un ragazzo fino a determinarne un'uscita anticipata dal sistema scolastico. L'indicatore che viene utilizzato per dar conto del fenomeno della dispersione in ambito europeo è quello degli "early school leavers", definito come la quota di giovani fra i 18 e i 24 anni che hanno conseguito un titolo di studio al massimo di scuola secondaria di primo grado e che non partecipano ad alcuna attività di educazione/formazione. Come rivela il dossier del Provveditorato in esame, sempre più sono gli studenti in fuga verso gli istituti privati, oltre, naturalmente, a quelli che abbandonano per sempre le lezioni in cerca di un lavoro. In sostanza, nel corso degli ultimi due anni, sono oltre 1450 gli studenti "dispersi" dai plessi.