Ragusa. La città di Ragusa ha conosciuto un passato culturale molto florido, dalla presenza greca e bizantina fino a quella araba. Quindi un luogo che ha vissuto varie influenze fino a quando, nel 1693, un terremoto provocò ingenti danni facendo sì che la ricostruzione risultasse con caratteri di stile barocco, un'architettura che ancora oggi possiamo contemplare. Sarà all'interno dell'Ibla, centro storico patrimonio dell'Unesco, che dal 29 giugno al 1 luglio ha avuto luogo la VII edizione del Ragusa Foto Festival, mentre le mostre saranno fruibili fino al 19 agosto. L'evento è organizzato con il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali, del Comune di Ragusa, dell'ex Provincia (ora Libero Consorzio comunale) di Ragusa, della Camera di Commercio di Catania, Siracusa e Ragusa, dell'Assemblea regionale siciliana, da ISIA Urbino, della Banca agricola popolare di Ragusa e del centro servizi Emanuele Schembari. Il Festival è stato organizzato dall'Associazione Culturale Antiruggine che è un ente senza scopo di lucro. Il Comitato Scientifico è costituito da Aldo Bonomi, direttore del Consorzio AASTER che, in quanto sociologo, ha curato molte pubblicazioni oltre a curare la rubrica "Microcosmi" per Il Sole 24 ore, dal noto fotografo italiano Mario Cresci e da Stefania Paxhia, giornalista di professione, ricercatrice e fondatrice del festival. La direzione artistica è composta da Paola Binante, docente accademico e fotografo di professione, dal fotografo professionista Javier Marcelo Cabrera e dal dottor Alessandro Carrer, laureato in Scienze della comunicazione che ha operato anche in Cina, Corea, USA e Russia. Gli sponsor, invece, sono costituiti da Cora Banche e Supermercati Despar. Il tema scelto quest'anno è quello del conflitto, un fenomeno che ha visto la Sicilia protagonista nel corso dei secoli, non a caso anche uno dei luoghi da dove partivano le spedizioni per le crociate. Un'isola strategica, al centro del Mediterraneo, per questo appetibile per le varie popolazioni e Paesi che si sono alternati nella storia, basti ricordare lo sbarco angloamericano del 1943 o dei garibaldini, ma anche un territorio da depredare, ricco di grano e zolfo. Un luogo che ha conosciuto da vicino la guerra ma anche il fenomeno migratorio che sembra essere una costante nel tempo. Per questo workshop, esposizioni e vari progetti accompagneranno i turisti in questo festival che avrà lo scopo di soffermarsi e discutere su queste tematiche. Tra le mostre che avranno luogo ci sarà Immediate Surroundings diTommaso Bonaventura, Alessandro Imbriaco e Fabio Severo che attraverso degli scatti ci mostreranno i luoghi di nascita degli esponenti della criminalità organizzata nel corso dei decenni, facendo emergere così l'evoluzione sociale di questi personaggi mediante le abitazioni in cui vissero. Invece, Sandra Vitaljić con Infertile Grounds percorrerà i paesaggi croati, una terra che ha vissuto un drammatico conflitto sede di rilievi montani e boschivi che hanno contribuito alla nascita di miti locali e storie folkloristiche. Mentre Pavlos Fysakis, mediante Nea Helvetia, ci racconterà delle diseguaglianze paragonando la Svizzera, un Paese prospero, con la Nuova Svizzera, un territorio in Grecia dove al contrario regnano il degrado, l'inquinamento e la disoccupazione. Inoltre, l'edizione di quest'anno presenterà anche una novità per i giovani, un workshop di tre giorni attraverso la quale il professionista Mario Cresci seguirà i partecipanti attraverso un progetto che vedrà come ingredienti l'arte, la fotografia e la comunicazione. Ai finalisti, oltre all'attestato, sarà consegnata anche un'opera a numero limitato dell'autore. Invece, con Territori di formazione, nove giovani autori italiani selezionati dagli istituti di provenienza mostreranno come la fotografia possa risultare un abile strumento per analizzare e studiare il territorio socio-urbano. Infine, attraverso le letture portfolio, sarà data opportunità a diversi professionisti di presentare loro suggerimenti e critiche come occasione di scambio d'opinioni nella fotografia contemporanea, i partecipanti potranno così concorrere per le selezioni del miglior portfolio 2018. Al vincitore sarà riconosciuto un premio in denaro, oltre all'opportunità di presentare una mostra personale alla prossima edizione. Domenica 1 luglio si è concluso questo splendido appuntamento culturale, infatti hanno avuto luogo le ultime letture: un seminario di Giulia Zorzi sulla promozione della fotografia mediante i libri, le Artist lecture di Filippo Romano, Pavlos Fysakis e Pasqua Vorgia, la presentazione del progetto curato da Mario Cresci e la premiazione finale.
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