De Michelo, insieme ai colleghi Grieco (Cgil) e Nomade (Uil), non le manda a dire e rincara la dose: “Alla scoperta della situazione la giustificazione dei vertici aziendali è stata quella di aver salvato almeno la ‘grande distribuzione’, dimenticando così la chiusura di supermercati in diverse provincie di Campania, Puglia e Lazio mettendo in ginocchio centinaia di lavoratori.
La cosa ancora più grave è che nella riorganizzazione societaria, con i debiti accumulati, non si è tenuto conto dei lavoratori, che dapprima hanno dovuto sbrogliare l’enigma della loro posizione contributiva e, successivamente, individuare le istituzioni a cui rivolgersi per tentare di ottenere gli ammortizzatori sociali”.
E l’esponente sindacale della Cisl si schiera al fianco ai lavoratori di ‘Fisciano Logistica’ e ‘Trasporti D.O’ che aspettano risposte dal Governo nazionale: “I sindacati erano riusciti a dare una speranza a queste famiglie, che l’avevano persa al in seguito al tentativo fallito della richiesta di cassa integrazione ordinaria per mancanza dei requisiti richiesti. Ma ora le promesse fatte dal ministero del Lavoro tardano ad arrivare e i lavoratori, nella migliore delle ipotesi, stanno ricorrendo a prestiti personali. Per questo bisogna sensibilizzare le istituzioni e rimettere al centro dell’attenzione queste problematiche con un sit-in cui solleciteremo l’intervento del ministro Maurizio Sacconi”.