Persone lasciate sole come successe con don Diana e che adesso non vogliono più vivere nell'ombra, e sono tante. Il 21 marzo può essere un'occasione di incontro e di confronto fra loro, uomini e donne, mogli e mariti, madri e padri che anche attraverso Libera hanno tavuto la possibilità di trasformare il dolore in uno strumento concreto, di impegno e di azione di pace, senza rispondere con la stessa violenza che hanno subito.