Ebbene, come sopra sottolineato e come si contempla nella foto sovrastante tutto è rimasto come allora, con un ciglio stradale appena delimitato da transenne ed un cordolo di cemento di basso spessore, quindi pericolosissimo, specialmente se si constata che precede di pochi metri una grossa curva ad S per poi imbroccare la strada  sottostante ristretta da grossi blocchi di pietra che delimitano il crollo di grossi detriti ancora esistenti, come si osserva nella foto.
Da alcune notizie raccolte si è appurato che vi sono ancora tempi lunghi per l’appalto di detti lavori. 
Ma noi che abbiamo navigato nella P.A. per tantissimi anni, ci chiediamo, come è possibile impegolarsi in pastoie burocratiche, senza tener conto che esista una normativa che contempla in tempi rapidi i cosiddetti “ lavori di somma urgenza”, o almeno esistono norme che snelliscono le procedure per gli appalti di opere pubbliche.
Ora in piena estate assistiamo ancora alle rovine… di “ Pompei” con un danno economico anche per la partecipata società” Pellezzano servizi” che gestiva il chiosco con bar ed intrattenimenti musicali nel periodo estivo..


Sempre e solo chiacchiere  dalla bocca dei  politici che presentano faraonici piani di investimenti e quant’altro, mentre poi  giacciono abbandonate opere di minore portata, ma altrettanti importanti ed utilissime per la collettività, assistendosi così, ad  un degrado e ad  una chatteria di gestione della cosa pubblica.
Otto mesi senza nemmeno appaltare e dare inizio a lavori che non possono essere trascurati.
 Ma cosa fanno i nostri rappresentanti di qualsiasi estrazione politica in seno alla Provincia ? in che modo pensano di poter tutelare la nostra bella Valle dell’Irno ? e poi durante le campagne elettorali ci vengono a riproporre il solito ritornello:
“ Decollo , sviluppo e salvaguardia dell’ambiente nella valle dell’Irno”.
Dalle cose anche minime si misura la capacità, l’efficienza e l’efficacia di una amministrazione, chiunque essa sia.
Cogliamo  l’occasione per  segnalare anche lo stato di abbandono in cui versa la stessa strada provinciale SP 27 che da Fratte porta a Baronissi per Pellezzano: avvallamenti, buche, fondo stradale sconnesso e nessuno che viene sul posto a controllare e  programmare interventi radicali e non semplici rattoppi che rovinano ancora di più lo stato carrabile.
Non vi sono giustificazioni , né di natura politica, né tecnica, perché di fronte all’emergenza si agisce e basta.
L’appello lanciato otto mesi fa resta tale, né intendiamo ripeterlo a chi doveva agire e non l’ha fatto.
E’ chiaro ora il titolo  sopra riportato ? Grazie per l’attenzione.