di Fabio Memoli
Jack Gallant e Shinji Nishimoto hanno realizzato un ' apparecchiatura che permette di convertire in immagini l'attività cerebrale di una persona.
Leggere il pensiero e fotografare le emozioni: sembra un film di fantascienza come Johnny Mnemonic, dove Keane Reevs vende ricordi di altri da vivere, ma è sempre più una realtà.
Leggere il pensiero e fotografare le emozioni: sembra un film di fantascienza come Johnny Mnemonic, dove Keane Reevs vende ricordi di altri da vivere, ma è sempre più una realtà.
Jack Gallant e Shinji Nishimoto, de neurologi dell' Università di Berkley, in California, sono infatti riusciti atradurre in immagini in movimento quello che il cervello di una persona vede o ricorda. Come? Prima monitorando con la risonanza magnetica funzionale l'attiità cerebrale di due pazienti mentre guardavano dei film.
Poi ricostruendo i colegamenti tra i singoli passaggi dei video e attività della corteccia visiva cn un speciale software. Infine proiettando su uno schermo la sequenza di immagini restituite al cervello. Come spiegano gli stessi Gallant e Nishimoto, si tratta soo di un primo passo e il sistema andrà affinato.
Guardando per esempio un film con Steve Martin che indossava una camicia bianca, il software ha costruito la sagoma dell'attore coniltorace bianco, ma mancavano altri dettagli. Però la scoperta apre qualche speranza per tutte quelle persone imobili o impossibilitate a comunicare a voce o a gesti.