
Anche i giovani della zona dunque si sono dati da fare: durante la conferenza stampa è stata annunciata la raccolta di firme - già attivata da diversi giorni - per contrastare la scelta di tassare il raccordo autostradale che costeggia numerosi centri della provincia di Salerno e Avellino. Il presidente dell'Associazione "Primavera", Titti Amabile, nel suo intervento ha dichiarato: « Riteniamo tale scelta ingiusta e sperequata in quanto va ad incidere gravemente sul bilancio delle famiglie. Pensiamo inoltre che tale raccordo non presenti le caratteristiche tecniche ed amministrative (piazzole di sosta-scarsa luminosità -asfalto danneggiato - spartitraffico inadeguato - guardrail non a norma) per definirsi una vera e propria autostrada, soggetta pertanto al pedaggio. Visto che al governo vi sono due ministri, uno salernitano e l'altro avellinese - continua Titti Amabile - ci chiediamo dove fossero nel momento in cui veniva approvato un decreto legge penalizzante per le proprie terre e per i loro cittadini ».
I giovani dell'associazione, rappresentati dal presidente, sottolineano poi ancora una volta che il pagamento del pedaggio penalizza in particolare la valle dell'Irno, sede dell'Università di Salerno, frequentata da migliaia di pendolari, studenti, professori e dipendenti che ogni giorno si trovano obbligati a percorrere il raccordo.
Si prevede per i prossimi giorni una mobilitazione ancora più decisa su un provvedimento a dir poco impopolare; l'Associazione "Primavera", che tra l'altro a breve celebrerà la sua nascita ufficiale il prossimo 28 ottobre - insieme alle varie associazioni universitarie e ai propri concittadini annunciano battaglia. Conclude l' Amabile: «ci batteremo con tutti i mezzi previsti dalla legge affinché tale pedaggio vessatorio non venga attuato e non escludiamo di scendere in piazza per far valere le ragioni di Fisciano e dell' area più vasta che va da Salerno ad Avellino ».