Montoro. E' scattata all'alba di ieri mattina un'operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino, per la cattura di due persone, destinatarie di altrettante misure di custodia cautelare in carcere, responsabili in concorso dei reati di usura ed estorsione, emesse dal Gip presso il Tribunale di Avellino, su richiesta della locale Procura della Repubblica. Gli arrestati, entrambi gravati da precedenti penali, sono due 54enni, uno nato a Solofra (AV) e residente a Montoro Superiore (AV) e l'altro nato a Sant'Antonio Abate (NA) e residente a Angri (SA), i quali avevano fatto del prestito usuraio un vero e proprio business. L'operazione, condotta dai Carabinieri della Compagnia di Baiano in collaborazione con quelli delle Stazioni di Montoro Superiore ed Inferiore, giunge al termine di una lunga indagine avviata nel 2008 e diretta dalla dott.ssa Maria Luisa Buono della Procura della Repubblica di Avellino, all'indomani di un tentato suicidio di un imprenditore del settore conciario che, dopo due anni di violenze e minacce, non poteva far più fronte agli interessi sempre crescenti. Le indagini, svolte anche con ausili tecnici, hanno consentito di smascherare un consolidato circuito usuraio organizzato ed operante nell'area del montorese, in grado di muovere quantità di denaro tali da attirare nel suo raggio d'azione imprenditori in difficoltà finanziarie. I due usurai, approfittando spesso della momentanea carenza di liquidità a cui gli imprenditori devono far fronte per pagare stipendi e fornitori, concedevano prestiti con tassi che arrivavano fino all'800% su base annua, provvedendo poi al recupero di essi con continue minacce e percosse. L'indagine, partita dopo il tentato suicidio dell'imprenditore ormai impossibilitato a coprire i debiti, si è svolta senza alcun ausilio da parte delle vittime, terrorizzate dalla violenta personalità degli "strozzini" e dal timore di ritorsioni anche gravi nei confronti delle attività e delle loro famiglie. Sono in corso ulteriori accertamenti al fine di individuare ulteriori vittime cadute nella rete dei due pregiudicati e per identificare eventuali complici.