Bellizzi. Nuovi sviluppi dopo l'arresto di Ouali Djamal Eddine, il 41enne algerino fermato ieri pomeriggio a Bellizzi con l'accusa di aver procurato documenti falsi a tre dei terroristi implicati nelle stragi di Parigi e Bruxelles. L'uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere ed è tuttora rinchiuso nel carcere di Fuorni in attesa che la magistratura si esprima in merito alla sua estradizione. Intanto, la polizia sta cercando un complice del 41enne, una persona molto vicina all'arrestato e che negli ultimi tempi si sarebbe accompagnata all'algerino. Da quanto si apprende, Ouali Djamal Eddine vive nella provincia di Salerno insieme alla moglie ed il questore di Salerno ha dichiarato che si è giunti all'uomo in seguito al mandato di arresto europeo che era stato emesso dalle autorità belghe il 6 gennaio 2016. Il 41enne è stato bloccato ieri pomeriggio intorno alle 17 dinanzi alla chiesa del Sacro Cuore di Bellizzi: Djamal Eddine aveva recentemente chiesto all'ufficio immigrazione di Salerno un permesso di soggiorno e le indagini effettuate dalla Digos hanno permesso di scoprire che il suo nome era già noto alle forze dell'ordine perché il soggetto risultava implicato in un'organizzazione internazionale che produce documenti falsi. Dopo la richiesta del permesso di soggiorno, le autorità locali hanno inviato la foto di Ouali alla polizia belga che ha immediatamente confermato che l'uomo ricercato era proprio Eddine. Ora resta da chiarire il motivo della presenza dell'uomo in un centro della provincia di Salerno, negli ultimi giorni era stato visto aggirarsi nel centro di Bellizzi ma sembrava essere un clandestino come molti altri, nessuno immaginava i suoi collegamenti con gli jihadisti dell'Isis.
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