Bellizzi. Djamal Eddine, dopo essere stato fermato sabato pomeriggio a Bellizzi con l'accusa di far parte di un'organizzazione che ha procurato i documenti falsi a tre dei terroristi implicati nelle stragi di Parigi e Bruxelles, continua a professarsi innocente. Durante le ore di interrogatorio, il 41enne algerino non ha risposto salvo dichiarare la sua completa estraneità ai fatti; attualmente l'uomo è in stato di isolamento e la sua unica preoccupazione è nei confronti della moglie in stato interessante. Intanto la comunità di Bellizzi è in stato di choc dopo l'arresto di Eddine e su quanto accaduto è intervenuto il sindaco, Domenico Volpe: "A Bellizzi risiedono circa 600 immigrati ma perfettamente integrati, infatti negli anni non abbiamo riscontrato alcun tipo di problema. E' plausibile che in questo caso specifico possa esserci sato un furto di identità". Il Comune, a partire da domani, avvierà un censimento di tutti gli immigrati presenti sul territorio di Bellizzi, mentre il prossimo primo aprile Eddine comparirà davanti alla Corte di Appello di Salerno che dovrà esprimersi in merito alla sua estradizione in Belgio.
Il presidente tiranno

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