Eboli. Hanno reagito alle offese ricevute sulle loro donne, questo il movente che ha spinto i due ebolitani a massacrare i coniugi Caiafa e quindi a uccidere Rosaria Ricci, 50 anni. A sole 24 ore dall'omicidio, il pregiudicato Mario De Pasquale, 27 anni, è crollato e ha confessato tutto. Secondo la sua ricostruzione erano 4 mesi che Rosaria Ricci e il marito ingiuriavano lui e il suo complice, Tiziano Alacqua, con telefonate ed sms poiché l'uno si era fidanzato con una ragazza di 17 anni mentre l'altro con la madre della 17enne, una vedova che vive nel centro storico. Dovevano fargliela pagare e la punizione prevedeva solo il danneggiamento dell'auto dei Caiafa, ma qualcosa è andato storto. De Pasquale e Alacqua si sono ritrovati di fronte i due coniugi e, iniziato l'inseguimento, il 27enne ha prima raggiunto Maria Rosaria Ricci in casa, colpendola al cuore sette volte, e poi si è scagliato contro il marito, pugnalandolo tre volte. Tiziano Alacqua, da parte sua, ha invece spiegato di aver partecipato solo al danneggiamento della Fiat Marea e di aver schiaffeggiato Caiafa ma di essere estraneo a entrambi gli accoltellamenti.
Il presidente tiranno

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