Roma. Un finale col botto per la seguitissima nona serie di Don Matteo. Un successo letteralmente straordinario per la ficiton di Rai 1 che ogni giovedì sera ha fatto incetta di ascolti con conseguenti record su record in termini di auditel e share. Tanti gli ingredienti dell'affermazione della fiction nel cuore degli italiani, a partire dalla capacità di reinventarsi degli storici attori alla bravura e allo spirito di adattamento in un contesto avviato e consolidato delle new entry. Tra queste la giovane e talentuosa Nadir Caselli, inteprete del personaggio di Lia, con cui abbiamo ripercorso le tappe salienti del suo percorso tele-cinematografico successive alla partecipazione al film "Posti in piedi in Paradiso" con cui si concluse la prima intervista della serie di esclusive ed approfondimenti tematici curati dalla nostra Redazione: "Il primo step - ricorda Nadir - è stata la partecipazione ad una nota pubblicità del "Mulino Bianco" con Antonio Banderas. Ancora oggi tante ragazze mi chiedono come sia possibile resistere al fascino di una persona come lui... Un'esperienza, al di là di tutto, molto significativa che ha poi fatto da preludio ad altre altrettanto rilevanti. Tra queste un piccolo cameo nel film "Smetto quando voglio" diretto dal salernitano Sydeny Sibilia, un vero e proprio professionista da me molto simato".
Lo scorso anno è protagonista nel ruolo di Giorgia della pellicola "Universitari - Molto più che amici" di Federico Moccia: "Un microcosmo intriso d'attualità, uno spaccato della realtà giovanile presa attraverso la lente di ingrandimento del mondo universitario che fa da sfondo e cornice a tanti eventi e sfaccettature del nostro quotidiano come le storie d'amore, l'approccio allo studio con etnie di diverse origini, l'invasione del mondo maschile da parte dell'universo femminile in un contesto nuovo e lontano dalle abitudini familiari di stampo scolastico".
Dal cinema alla tv, il passo è breve anche se i tempi...:"Obiettivamente la sfera temporale - prosegue Nadir - cambia drasticamente. Ciò che appare sul piccolo schermo è frutto di un lavoro continuato ridotto a seconda delle esigenze di montaggio e messa in onda, il lavoro serrato cinematografico si riproduce in tempistiche assai differenti considerando magari anche il rapporto intercorrente tra giorni e serie lavorative e minutaggio di effettiva trasmissione". Il phisique du role della predestinata c'è tutto, un talento innato abbinato a grande abnegazione, umiltà e professionalità nonostante la giovanissima età. Un'espressione che ben si sposa con le caratteristiche dell'attrice pisana. L'impegno aumenta ma le soddisfazioni non sono da meno e Don Matteo 9 ne è la più diretta testimonianza: "Fa estremamente piacere constatare il seguito della serie dopo tanti anni e, nello specifico, gli attestati di stima che il pubblico mi rivolge. Il personaggio di Lia mi si avvicina anche come carattere e determinate caratteristiche nell'affrontare la vita ed il quotidiano come emerso in alcune circostanze, mi ci sono insomma immedesimata alla grande durante le riprese. Come già avvenuto per "Tutti per Bruno", anche qui ho potuto contare su un cast ed una squadra di lavoro alle spalle affiatata e preparatissima, che mette in condizioni di esprimersi al meglio, prima garanzia di successo. Tra queste un ringraziamento speciale va alla mia amica e costumista Monica Celeste (presente sin dagli esordi in "Un gioco da ragazze", nda), un vero e proprio punto di riferimento". Claudio Amendola e Nino Frassica, due must della televisione italiana a confronto: "Sono due grandi ed eccellenti interpreti che danno lustro all'italianità - analizza Nadir - Ho avuto modo di lavorare con profitto con entrambi. Claudio, probabilmente, mette in evidenza maggiormente il suo percorso formativo fatto di film, cinema e tv mentre Nino esalta la sua estemporaneità, l'improvvisazione che è, appunto, tra i segreti vincenti di Don Matteo". L'ironia, il gioco delle parti, una serie continua di vicissitudini che solo in apparenza portano a banale conclusione (il giallo risolto dal prete): "La bravura di Nino ed il successo di Don Matteo sono dovuti alla capacità di capovolgere sempre situazioni apparentemente ripetitive, aggiungendo sempre quel pizzico di fantasia, estro ed adattabilità diversa ad ogni tipo di situazione in ogni storia. E' il nucleo centrale, il modo in cui si arriva a conclusione, le vicende interpersonali, il background dei vari episodi che trascinano lo spettatore dall'inizio alla fine, lasciando sempre qualche spiraglio per nuovi colpi di scena. Quest'anno, tra l'altro, c'è stato lo spostamento da Gubbio a Spoleto e, a parer mio, viene offerta un'immagine splendida di paesaggi incontaminati e spesso poco valorizzati del nostro paese (ogni puntata viene preceduta da una breve presentazione di una ridente località umbra, nda). Purtroppo sia a Roma che in Umbria la pioggia spesso non ci ha dato tregua ma abbiamo avuto modo di apprezzare la genuinità del posto e le sue peculiarità artistico-architettoniche".
Se le vicende di Terence Hill e soci sono pronte a dare appuntamento alla decima edizione, Nadir non smette di tenersi impegnata in attesa di buone nuove: "Attraverso la mia agenzia siamo sempre chiamati a provini ed impegni correlati, diciamo - sorride - che comunque c'è sempre da stancarsi". Sul teatro, le web series ed una ipotetica conduzione televisiva, la Caselli, apprezzata anche nella sit-com rientrante nell'inedito progetto del popolare Colorado Cafè "Sto classico" in una esilarante parodia di Romeo e Giulietta, si esprime così: "Non posso escluderli a priori - conclude - Per quanto concerne il teatro c'è bisogno di particolari propensioni ed al momento mi vedo ancora orientata a quelle fin ora sperimentate. Sulle web series avrei potuto già prenderne parte ma per disparati motivi si è fatto altro. Sul fronte programmi direi lo stesso del teatro ma se dovesse, puta caso, presentarsi un'occasione intrigante e stimolante, di certo ci rifletterei su con attenzione". Abbiamo tutti le nostre macchine del tempo - scriveva Irons - Alcune ci riportano indietro e si chiamano ricordi, altre ci portano in avanti, e si chiamano sogni. Quei sogni che auguriamo a Nadir di realizzare con la sua consueta spontaneità e simpatia che, unita ad una bravura disarmante, ne fanno un mix di assoluto spessore cui il tempo ed il futuro sapranno dare ancora di più il meritato risalto.
Si ringraziano per la cortese e cordiale disponibilità Nadir Caselli, Fabrizio Rossi Marcelli e tutta la Moviement Talent Agency.