Roma. Alla vigilia del penultimo appuntamento con la nona stagione di "Un medico in famiglia", abbiamo approfondito in esclusiva l'excursus professionale di uno dei volti che, nel corso del tempo, ha saputo fidelizzare al meglio gli spettatori al suo personaggio. Stiamo parlando di Monica Vallerini (foto da Internet), nella fiction la Gloria di Villa Aurora, poliedrica artista natia di Bassano del Grappa: "Il mio percorso nasce casualmente, attraverso una curiosa coincidenza - racconta - Nel corso di un concerto di Zucchero in compagnia di mia sorella, fui invitata a partecipare ad alcuni video clips e, così, ho accumulato esperienza partecipando a lavori di grandi artisti come Edoardo Bennato ed Enzo Avitabile". Il passaggio al cosidetto piccolo schermo è graduale: "La mia è una passione pregressa. Sin dai tempi della scuola, dell'asilo mi sono ritrovata con entusiasmo a prender parte a recite e spettacoli teatrali. Ricordo, in particolare, quando fui chiamata a sostituire la protagonista in Cappuccetto Rosso, diciamo che da lì sono stata sempre di più affascinata dalla recitazione (studierà presso la scuola del Teatro Verdi di Padova, nda) ed, all'inizio, pur senza partecipare a casting ho accumulato esperienze pratiche di set ed iniziato ad assaporare questo mondo". Nel frattempo si diletta con successo come indossatrice per numerosi showrooms ma il vero e proprio esordio avviene con "Investigatore allo sbaraglio", ultimo lavoro del grande Corrado Mantoni: "Una grande emozione - prosegue Monica - ricordo con estremo piacere quel periodo dove annoveriamo anche la partecipazione ad "Ombre" di Cinzia Th Torrini. Una fase che mi ha consentito, successivamente, di avere continuità professionale ed impegnarmi, con ruoli sempre intriganti e mai banali, in serie che hanno fatto e fanno ancora la storia della televisione italiana come Don Matteo. A me piace molto vestire il personaggio che interpreto a modo mio, immedesimarmi e dargli colore e vivacità a seconda della situazione vissuta e mi ritengo molto fortunata per la varietà di impegni affrontati e le altrettanto variegate serie cui ho preso parte". Una lunga carrellata da "Ciao Professore" al "Restauratore 2" ma il picco di popolarità, inutile ribadirlo, con "Un medico in famiglia" il cui debutto si registra nella stagione 2008/2009 con la sesta serie: "Inizio col sottolineare l'importanza del messaggio di positività che questa fiction vuole e trasmette agli aficionados. Il nostro è un gruppo molto affiatato, una vera e propria famiglia ed il segreto del successo è anche e soprattutto vedere vecchi e nuovi protagonisti integrarsi alla perfezione ed instaurare un rapporto amichevole anche al di fuori del singolo periodo di riprese. E, sul set, anche chi gira scene in circostanze diverse, ci si ritrova a condividere insieme tanti momenti, a partire dalla pausa pranzo. L'armonia regna sovrana - scherza Monica - l'ho constatato al momento del mio ingresso in scena quando, dopo un po' di pausa seguita alla quinta serie (quella a tinte indiane, nda), è iniziato un nuovo corso vincente del "Medico" che ha ripreso il filo conduttore iniziale affrontando nuove storie e proponendo una vasta gamma di situazioni reali e molto familiari, in cui il pubblico si può ritrovare. Dal mio punto di vista, inoltre, abbiamo assistito ad una progressiva evoluzione e centralizzazione del personaggio, un vero piacere per me interpretarlo". Invertendo l'ordine dei fattori (gli attori), il risultato non cambia: "E' vero - prosegue "Gloria" - la nostra è una squadra affiatata, stiamo bene insieme. Ho avuto modo di apprezzare la regia di Tiziana Aristarco, Elisabetta Marchetti, Raffaele Virzillo ed Elisabetta Leoni, ognuno ci ha saputo trasmettere energia ed entusiasmo dietro la cinepresa". Ma cosa dobbiamo aspettarci dalle ultime due, imperdibili, puntate ?: "Logicamente lo si scoprirà solo guardando gli episodi ma, sicuramente, i risvolti saranno dolcissimi. Ora puntiamo a chiudere in bellezza ma il finale apre le strade, ovviamente, alla decima serie. L'intenzione è quella di tagliare questo storico traguardo col numero 10 accanto". Il focus si sposta, così, su altre tappe salienti della carriera della Vallerini:" Amo ricordare il cameo in "Un cuore matto" di Gigi Proietti, un vero e proprio maestro. Discorso analogo per Lando Buzzanca e Terence Hill ma un plauso voglio farlo anche a Kledi Kadiu, ballerino di professione, con cui ci siamo disimpegnati in "Un passo a due" dove mi sono ritrovata ad interpretare, con positivi riscontri, un ruolo distante da quelli avuti precedentemente, quello di cattiva ma dotata di quell'intelligenza capace di differenziarla dal prototipo negativo". Ma Monica non è soltanto tv e fiction: "Sono onorata di essere stata scelta come presentatrice del Premio Fuoriclasse nonché di madrina della 1.000 miglia vicentina e, restando in tema sportivo, sarò presente il 30 Maggio al Giro d'Italia per la tappa della mia città, Bassano-Monte Grappa". In tema gastronomico spazio a Vinitaly e ciò che ne consegue ma, a farle tanto onore, c'è anche (tanta) solidarietà: "Con orgoglio sono testimonial dell'ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo) che mi ha vista impegnata a Pasqua negli ospedali e nei reparti di Oncoematologia di Verona e Padova con la consegna di uova. Tra l'altro sono anche donatrice, sia della sopracitata ADMO che dell'AVIS (Associazione Volontari Italiani Sangue)". Conclusione dedicata ai ringraziamenti: "Non posso che essere grata a tutti coloro i quali mi testimoniano a più riprese ed in più circostanze il loro affetto ed il loro gradimento per quanto io, tanto in qualità di attrice impegnata nella solidarietà quanto di personaggio televisivo, riesco a trasmettergli. Essere apprezzata è il primo e più importante risultato che si possa raggiungere". Schietta, simpatica e soprattutto brava, l'escalation di Monica Vallerini continua. Si ringraziano per la squisita disponibilità offerta Monica Vallerini e Federico Pompei in rappresentanza della IPC - Promozioni Cinematografiche.
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