
Nasceva venti anni fa, il 3 Settembre 1995 a San José in California, l'idea che avrebbe dato vita a un gigante del web dal fatturato di 80 miliardi di dollari annui. Allora si chiamava AuctionWeb il mercatino online del programmatore Pierre Omidyar, che inaugurò il suo sito con la vendita di un puntatore laser, non funzionante, a 14.83 dollari. Lo stesso Omidyar, sbalordito dall'oggetto venduto, contattò l'acquirente chiedendogli se fosse pienamente consapevole dell'operazione: questo rispose che collezionava puntatori laser rotti. Due anni dopo, la ribattezzato eBay, da portale casalingo per aste online si trasforma subito nell'esempio più lampante dell'e-commerce. Chris Agarpao è stato il primo dipendente della compagnia e Jeffrey Skoll il primo presidente nel 1996. AuctionWeb viene quindi ribattezzato eBay nel Settembre 1997. Da quel momento in poi, con la quotazione in borsa, Omidyar e Skoll diventano in miliardari e il successo diventa planetario. eBay arriva in Italia il 15 gennaio 2001 e raggiunge in pochissimi anni milioni di utenti registrati. In vent'anni il portale è cresciuto, ampliando la gamma di servizi offerti e soprattutto rafforzandosi nel mercato delle transazioni online con l'acquisizione nel 2002 del sistema di pagamenti PayPal. Poi la diversificazione con l'acquisto di società come Skype (oggi di proprietà di Microsoft) nel 2005, specializzata nelle chiamate via internet, e StubHub nel 2007, focalizzata sulla vendita di biglietti per eventi. In due decenni non sono mancati momenti epici, come il record di ricavi raggiunto con la vendita di uno yacht per 168 milioni di dollari nel 2006, e altrettanto drammatici, come l'attacco hacker nel 2014 che costrinse Ebay a lanciare l'allarmante messaggio: "Gli utenti cambino la password". Il ventesimo anniversario, che sarà celebrato a San José il 10 e l'11 Settembre, con eventi sparsi anche in tutto il mondo (il 10 a Milano), sarà di sicuro l'occasione per fare il punto della situazione sulle nuove sfide del futuro, l'ultima delle quali riguarda i nuovi pulsanti "Compra" introdotti da Google e Facebook sulle loro piattaforme, reclamando così la propria fetta del mercato e-commerce.