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Roma. Entreranno in vigore domani le misure per frenare i contagi da Covid-19 contenute nel nuovo Dpcm e saranno valide fino al 3 Dicembre. Come illustrato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, le regioni italiane saranno divise in tre zone - gialla, arancione, rossa - ciascuna con proprie misure restrittive. Le ordinanze del ministro della Salute non saranno arbitrarie o discrezionali perché recepiranno l'esito del monitoraggio periodico effettuato congiuntamente con i rappresentanti delle Regioni. ZONA ROSSA. In Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d'Aosta è vietato ogni spostamento, anche all'interno del proprio Comune, in qualsiasi orario, salvo che per motivi di lavoro, necessità e salute; vietati gli spostamenti da una Regione all'altra e da un Comune all'altro. Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L'asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni. Chiusura dei negozi, fatta eccezione per supermercati, beni alimentari e di necessità. Restano aperte edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri. Chiusi i centri estetici. Didattica a distanza per la scuola secondaria di secondo grado, per le classi di seconda e terza media. Restano aperte, quindi, solo le scuole dell'infanzia, le scuole elementari e la prima media. Chiuse le università, salvo specifiche eccezioni. Sono sospese tutte le competizioni sportive salvo quelle riconosciute di interesse nazionale dal CONI e CIP. Sospese le attività nei centri sportivi. Rimane consentito svolgere attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva solo all'aperto in forma individuale. Sono chiusi musei e mostre; chiusi anche teatri, cinema, palestre, attività di sale giochi, sale scommesse, bingo, anche nei bar e nelle tabaccherie. Per i mezzi di trasporto pubblico è consentito il riempimento solo fino al 50%, fatta eccezione per i mezzi di trasporto scolastico. ZONA ARANCIONE. La zona arancione con criticità medio-alta include Puglia e Sicilia, dove dal 6 novembre sarà vietato circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute. Vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all'altra e da un comune all'altro, salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità. Raccomandazione di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all'interno del proprio Comune. Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L'asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni. Chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno. Chiusura di musei e mostre. ZONA GIALLA. Nella fascia gialla a livello di rischio moderato fanno parte Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Molise, Marche, Provincia di Trento e Bolzano, Sardegna, Toscana, Umbria e Veneto. Queste le misure per le zone gialle. Vietato circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute. Raccomandazione di non spostarsi se non per motivi di salute, lavoro, studio, situazioni di necessità. Chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno. Chiusura di musei e mostre. Didattica a distanza per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori; didattica in presenza per scuole dell'infanzia, scuole elementari e scuole medie. Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori. Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico. Sospensione di attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie. Chiusura di bar e ristoranti alle ore 18. L'asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni. Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema. Restano aperti i centri sportivi. RISTORI BIS. Il premier Conte garantisce che dovrebbe essere dell'ammontare di 2 miliardi. "Abbiamo stanziamenti sufficienti, ma siamo pronti ad andare in Parlamento per chiedere ulteriori scostamenti". In settimana saranno disponibili maggiori dettagli.
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Roma. E' stato firmato nella notte il nuovo Dpcm che entra in vigore da domani e reserà valido fino al 24 novembre con misure più restrittive per cercare di contenere la nuova ondata di contagi in Italia. Il premier Giuseppe Conte ha firmato il nuovo provvedimento che va incontro alle richieste formulate ieri dalle Regioni. Resta la chiusura di bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie alle 18 ma è stata elimanata la parte relativa alla chiusura nei giorni festivi e la domenica: potranno restare aperti quindi ma sempre fino alle 18, come tutti gli altri giorni. Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l'attività di confezionamento che di trasporto, nonchè fino alle 24 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze, nei limiti e alle condizioni di cui al periodo precedente.
ALBERGHI E RISTORAZIONE. Le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) durante la settimana resteranno aperte dalle 5 fino alle 18. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di 4 persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi; dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati. Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l'attività di confezionamento che di trasporto, nonchè fino alle 24 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze, nei limiti e alle condizioni di cui al periodo precedente.
SPOSTAMENTI. La versione definitiva del Dpcm "raccomanda fortemente" di "non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità, per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi". Rispetto all'ultima bozza, tuttavia, salta la specifica secondo cui era raccomandato di non spostarsi "dal Comune di residenza, domicilio o abitazione". Il punto, nel corso delle riunioni di ieri, era stato tra i più discussi anche perché nel governo circolava l'ipotesi del divieto di spostamenti tra le Regioni. Divieto che, nel testo firmato da Conte, non viene introdotto.
CONCORSI PUBBLICI E PRIVATI. Nel testo del Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte è infatti saltato il divieto di svolgimento previsto nella bozza. Alla lettera z dell'articolo 1 del testo circolato ieri, infatti, si afferma che "è sospeso lo svolgimento delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione alla professione, ad esclusione di quelle per il personale sanitario e della protezione civile...fatte salve le procedure in corso".
SCUOLE SUPERIORI. La versione definitiva del dpcm conferma la Didattica a distanza al 75% negli istituti superiori. Nello specifico, le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell'organizzazione dell'attività didattica, incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, per una quota pari almeno al 75% delle attività, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l'eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l'ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9.
MOVIDA. Ancora un'ulteriore freno alla movida. Delle strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, può essere disposta la chiusura al pubblico, dopo le ore 21, fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private.
PALESTRE E PISCINE. Per lo sport resta tutto come deciso ieri. Stop da domenica o lunedì delle attività di palestre, piscine, impianti nei comprensori sciistici, centri natatori, centri benessere, centri termali, "fatta eccezione per l'erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi".
EVENTI SPORTIVI. Dopo lo stop a palestre e piscine il nuovo Dpcm conferma la sospensione degli "eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; restano consentiti gli eventi e le competizioni sportive, nonché le sedute di allenamento degli atleti agonisti, riguardanti gli sport individuali e di squadra - riconosciuti dal Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), dal Comitato italiano paralimpico (Cip) e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali all'interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all'aperto senza la presenza di pubblico, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali".
CINEMA E TEATRI. Confermata la chiusura di cinema e teatri. "Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all'aperto; restano comunque sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all'aperto o al chiuso".
IMPIANTI SCIISTICI. Al momento "sono chiusi gli impianti nei comprensori sciistici". Con una eccezione: possono essere "utilizzati solo da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e/o dalle rispettive federazioni per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali ed internazionali o lo svolgimento di tali competizioni". Gli impianti sono aperti agli sciatori amatoriali solo subordinatamente all'adozione di apposite linee guida Regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome, idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio e comunque in coerenza con i criteri di cui all'allegato 10, tenuto conto delle diverse tipologie di strutture ricettive", riporta la versione definitiva del Dpcm firmata dal premier.
FESTE. E ancora: "Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all'aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose". Il governo, infatti, avrebbe spiegato che il nuovo Dpcm prevede niente più banchetti e feste non solo dopo le cerimonie religiose (da matrimoni a comunioni) ma anche dopo quelle civili.
SALE GIOCHI E PARCHI. Sospese anche le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo e casinò. Come anche quelle dei "parchi tematici e di divertimento; è consentito l'accesso di bambini e ragazzi a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative, anche non formali, al chiuso o all'aria aperta, con l'ausilio di operatori cui affidarli in custodia e con obbligo di adottare appositi protocolli di sicurezza predisposti in conformità alle linee guida del Dipartimento per le politiche della famiglia", si legge nel nuovo Dpcm.
CORTEI. Cortei vietati, ma ok ai sit-in purché vengano rispettate le distanze di sicurezza. "Lo svolgimento delle manifestazioni pubbliche è consentito soltanto in forma statica, a condizione che, nel corso di esse, siano osservate le distanze sociali prescritte e le altre misure di contenimento", riporta il Dpcm firmato nella notte.
SAGRE E FIERE. "Sono vietate le sagre, le fiere e gli altri analoghi eventi. Restano consentite le manifestazioni fieristiche di carattere nazionale e internazionale, previa adozione di Protocolli validati dal Comitato tecnico-scientifico di cui all' art. 2 dell'ordinanza 3 febbraio 2020, n. 630, del Capo del Dipartimento della protezione civile, e secondo misure organizzative adeguate alle dimensioni ed alle caratteristiche dei luoghi e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro", riporta il nuovo Dpcm.
MUSEI. I musei restano aperti ma con regole ben precise. Si legge: "Il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura è assicurato a condizione che detti istituti e luoghi, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, nonché dei flussi di visitatori (più o meno di 100mila l'anno), garantiscano modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone e da consentire che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro. Il servizio è organizzato tenendo conto dei protocolli o linee guida adottati dalle Regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome".
RSA. Attenzione massima nelle Rsa. L'accesso di parenti e visitatori nelle strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (Rsa), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, "è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione", spiega il nuovo Dpcm.
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Roma. "Da oggi 3 Giugno apriamo i nostri confini regionali: questo significa che ci potremo spostare da regione a regione senza più autocertificazione. E' una decisione che abbiamo preso in piena consapevolezza, perchè i dati della curva epidemilogica ci dimostrano che il sistema di controllo che abbiamo adottato sta funzionando e sta funzionando anche il nostro indirizzo politico di procedere sulla base di riaperture progressive in base a un costante monitoraggio". Lo ha annunciato con grande soddisfazione il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Da oggi, quindi, si farà a meno dell'autocertificazione ma rimarranno i divieti di assembramenti, di togliere la mascherina nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico e sui mezzi di trasporto. Resta anche l'obbligo del distanziamento sociale e la quarantena per chi ha infezioni respiratorie con febbre o la temperatura corporea superiore ai 37,5 gradi. Una sorta di "liberi tutti", ma con le dovute precauzioni e raccomandazioni per evitare una risalita nella curva dei contagi. "Il sistema ha funzionato - ha detto Conte - A distanza da un mese dal 4 Maggio in cui abbiamo riaperto filiera e manifattura, i numeri sono incoraggianti, non ci sono situazioni critiche in tutto il territorio nazionale. Questo ci conforta, dimostra che la strategia adottata passo dopo passo è quella giusta". "Colgo un rinnovato entusiasmo, c'è grande attenzione per questa socialità ritrovata: giustissimo, ci meritiamo il sorriso e l'allegria dopo settimane di sacrifici ma è bene ricordare sempre che se siamo tra i primi Paesi Ue che può permettersi di riavviare le attività è perché abbiamo accettato tutti insieme di compiere dei sacrifici. Dico solo, facciamo attenzione: le uniche misure efficaci contro il virus sono distanziamento fisico e uso, ove necessario delle mascherine. Abbandonare queste precauzioni sarebbe una grave leggerezza".
"Dobbiamo fare i conti con l'emergenza economica e sociale. Ci rendiamo conto dei ritardi - ha detto ancora Conte - ci rendiamo conto che ci stiamo confrontando con una legislazione che non era affatto pronta a erogazioni così generalizzate. Di questi ritardi ho chiesto già scusa e stiamo intervenendo per pagare più velocemente bonus e ammortizzatori sociali. Questa crisi deve essere un'occasione per superare i problemi strutturali e ridisegnare il Paese. Abbiamo un'occasione storica: la commissione Ue, grazie anche al sostegno dell'Italia ha messo in campo una proposta. Noi dovremo cogliere questa opportunità e saper spendere bene questi soldi. Sul progetto di spesa che sapremo realizzare si misurerà la credibilità non solo del governo, ma del sistema Italia. Dobbiamo lavorare meglio per sostenere le imprese, dobbiamo lavorare sull'inclusione e contrastare le diseguaglianze. E' un progetto impegnativo, ma la somma che metterà l'Ue a disposizione dell'Italia non potrà essere considerata un tesoretto di cui potrà disporre il governo di turno. Sarà una risorsa a favore del sistema Paese, di cui il governo si fa carico. Chiedo a tutte le forze politiche di collaborare sulle riforme già in cantiere in Parlamento. Per quanto riguarda il Mes, come ho già detto, quando avremo tutti i regolamenti lì porterò in Parlamento e con il Parlamento decideremo. Ricordo che è un prestito, vanno valutate una serie di previsioni inserite nel regolamento".
Il premier è entrato anche nel dettaglio di alcune riforme: "Stiamo lavorando a questo piano di Rinascita, questo recovery plan. Dovremo lavorare su innovazione, banda larga per tutto il Paese. Dobbiamo lavorare all'alta velocità di rete. Chiederemo di partecipare sicuramente al progetto Sure e parteciperemo al progetto Bei. Dobbiamo investire nelle grandi reti telematiche, idriche, energetiche. Dovremo accompagnare il sistema Italia verso una transizione energetica. Andremo a bandire migliaia di posti per i nostri ricercatori. Dobbiamo investire ancora di più nella ricerca e nella scuola. Ci sono le risorse e abbiamo introdotto l'aspetto normativo. I sindaci hanno il permesso speciale per rinnovare gli edifici scolastici e arrivare a settembre a scuola in aule più grandi". "L'ultima riforma fiscale è di cinquanta anni fa - ha fatto notare Conte - serve una reale progressività coniugando lotta al sommerso per restituire risorse a tutti i contribuenti. Sicuramente ci metteremo nella condizione di fare pagare tutti e tutti meno". Ha poi ipotizzato ulteriori agevolazioni fiscali per le regioni meridionali: "Il Sud avrà una attenzione privilegiata. Con il ministro Provenzano stiamo lavorando ad una fiscalità di vantaggio per l'intero Meridione. Se riusciamo a coniugare una fiscalità di vantaggio con gli investimenti programmati possiamo rendere attrattivo davvero il nostro Sud".
"Dobbiamo fare i conti con l'emergenza economica e sociale. Ci rendiamo conto dei ritardi - ha detto ancora Conte - ci rendiamo conto che ci stiamo confrontando con una legislazione che non era affatto pronta a erogazioni così generalizzate. Di questi ritardi ho chiesto già scusa e stiamo intervenendo per pagare più velocemente bonus e ammortizzatori sociali. Questa crisi deve essere un'occasione per superare i problemi strutturali e ridisegnare il Paese. Abbiamo un'occasione storica: la commissione Ue, grazie anche al sostegno dell'Italia ha messo in campo una proposta. Noi dovremo cogliere questa opportunità e saper spendere bene questi soldi. Sul progetto di spesa che sapremo realizzare si misurerà la credibilità non solo del governo, ma del sistema Italia. Dobbiamo lavorare meglio per sostenere le imprese, dobbiamo lavorare sull'inclusione e contrastare le diseguaglianze. E' un progetto impegnativo, ma la somma che metterà l'Ue a disposizione dell'Italia non potrà essere considerata un tesoretto di cui potrà disporre il governo di turno. Sarà una risorsa a favore del sistema Paese, di cui il governo si fa carico. Chiedo a tutte le forze politiche di collaborare sulle riforme già in cantiere in Parlamento. Per quanto riguarda il Mes, come ho già detto, quando avremo tutti i regolamenti lì porterò in Parlamento e con il Parlamento decideremo. Ricordo che è un prestito, vanno valutate una serie di previsioni inserite nel regolamento".
Il premier è entrato anche nel dettaglio di alcune riforme: "Stiamo lavorando a questo piano di Rinascita, questo recovery plan. Dovremo lavorare su innovazione, banda larga per tutto il Paese. Dobbiamo lavorare all'alta velocità di rete. Chiederemo di partecipare sicuramente al progetto Sure e parteciperemo al progetto Bei. Dobbiamo investire nelle grandi reti telematiche, idriche, energetiche. Dovremo accompagnare il sistema Italia verso una transizione energetica. Andremo a bandire migliaia di posti per i nostri ricercatori. Dobbiamo investire ancora di più nella ricerca e nella scuola. Ci sono le risorse e abbiamo introdotto l'aspetto normativo. I sindaci hanno il permesso speciale per rinnovare gli edifici scolastici e arrivare a settembre a scuola in aule più grandi". "L'ultima riforma fiscale è di cinquanta anni fa - ha fatto notare Conte - serve una reale progressività coniugando lotta al sommerso per restituire risorse a tutti i contribuenti. Sicuramente ci metteremo nella condizione di fare pagare tutti e tutti meno". Ha poi ipotizzato ulteriori agevolazioni fiscali per le regioni meridionali: "Il Sud avrà una attenzione privilegiata. Con il ministro Provenzano stiamo lavorando ad una fiscalità di vantaggio per l'intero Meridione. Se riusciamo a coniugare una fiscalità di vantaggio con gli investimenti programmati possiamo rendere attrattivo davvero il nostro Sud".
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Roma. "La fase 2 due non è un liberi tutti. Ci sarà comunque sempre bisogno di un motivo di spostarsi e quindi dell'autocertificazione". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte presentando il nuovo decreto che prevede misure la cui efficacia sarà valida dal 4 Maggio e fino al 17 Maggio 2020. Ecco le misure.
SPOSTAMENTI. Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del Covid-19 sull'intero territorio nazionale, saranno consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute e, dal 4 Maggio, si considereranno necessari anche gli spostamenti per incontrare congiunti purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento e vengano utilizzate le mascherine. In ogni caso, è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute. E' in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
IMPRESE E NEGOZI. Come era stato preannunciato, si procederà per tappe. Da oggi ripartiranno il comparto manifatturiero e il commercio all'ingrosso legato all'export, oltre ai cantieri pubblici, edilizia compresa. Per i cantieri privati si dovrà attendere il 4 Maggio. Sempre dal 4 Maggio, i ristoranti potranno riaprire per fare cibo da asporto, da consumare però in casa o negli uffici: nei locali si potrà entrare uno alla volta, e saranno vietati gli assembramenti. Dal 18 Maggio, invece, ci sarà il via libera al commercio al dettaglio e ai musei, luoghi culturali e mostre. Infine, solo dal 1 Giugno potranno riaprire bar, ristoranti, centri estetici e parrucchieri, considerati luoghi ad alto rischio di contagio vista la prossimità tra gli individui.
ORGANIZZAZIONE INTERNA AZIENDE. Gli spostamenti all'interno del sito aziendale devono essere limitati al minimo indispensabile e nel rispetto delle indicazioni aziendali. non sono consentite le riunioni in presenza e, laddove le stesse fossero connotate dal carattere della necessità e urgenza, nell'impossibilità di collegamento a distanza, dovrà essere ridotta al minimo la partecipazione necessaria e, comunque, dovranno essere garantiti il distanziamento interpersonale e un'adeguata pulizia e areazione dei locali. Sono sospesi e annullati tutti gli eventi interni e ogni attività di formazione in modalità in aula, anche obbligatoria, anche se già organizzati. E' comunque possibile, qualora l'organizzazione aziendale lo permetta, effettuare la formazione a distanza, anche per i lavoratori in smart work. Per la corretta applicazione delle norme, viene costituito in azienda un Comitato per l'applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione con la partecipazione delle rappresentanze sindacali aziendali e del RLS.
CINEMA ED EVENTI. Restano sospese le manifestazioni organizzate, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura con la presenza di pubblico, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, svolti in ogni luogo sia pubblico sia privato, quali, a titolo d'esempio, feste pubbliche e private, anche nelle abitazioni private, eventi di qualunque tipologia ed entità, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati; nei predetti luoghi è sospesa ogni attività.
SPORT E ATTIVITA' ALL'APERTO. Non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all'aperto. Via libera allo sport individuale, invece, anche lontano da casa. Dal 4 Maggio sarà consentito svolgere individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o attività motoria, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l'attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività. Saranno consentite le sessioni di allenamento per professionisti e non, purchè riconosciuti di interesse nazionale dal Coni e dalle federazioni. Per gli sport di squadra si dovrà attendere il 18 Maggio. Il calcio, con le competizioni ufficiali, resta un'incognita.
LA QUARANTENA. Dal 4 Maggio i soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre maggiore di 37,5 °C (mezzo grado centigrado in più) dovranno rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante. È fatto divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al Coronavirus.
PARCHI E VILLE. Dal 4 Maggio tornano ad aprire parchi e ville ma l'accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici sarà condizionato al rigoroso rispetto delle misure di sicurezza, nonché della distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Continuerà ad essere vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici e privati. Il sindaco potrà disporre la temporanea chiusura di specifiche aree in cui non sia possibile assicurare il rispetto di quanto previsto.
UNIVERSITA' E BIBLIOTECHE. Nelle università, nelle istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica e negli enti pubblici di ricerca possono essere svolti esami, tirocini, attività di ricerca e di laboratorio sperimentale o didattico ed esercitazioni, ed è altresì consentito l'utilizzo di biblioteche con la premessa che occorrerà evitare assembramenti e sarà necessario organizzare spazi ad hoc.
MASCHERINE. I prezzi delle mascherine saranno calmierati. No alla lievitazione ingiustificabile dei prezzi al consumo riguardanti le mascherine chirurgiche. Si fissa il prezzo per le mascherine chirurgiche ad un prezzo che non puo' essere superiore per ciascuna unita a 50 centesimi. Tutti gli individui presenti sull'intero territorio nazionale devono usare protezioni delle vie respiratorie nei luoghi confinati aperti al pubblico inclusi i mezzi di trasporto e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento del distanziamento fisico. Non sono soggetti all'obbligo i bambini al di sotto dei sei anni, nonché i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l'uso continuativo della mascherina ovvero i soggetti che interagiscono con i predetti. Per la popolazione generale potranno essere utilizzate, in alternativa alle mascherine di comunità, ovvero mascherine monouso o mascherine lavabili anche auto-prodotte, in materiali multistrato idonei a fornire una adeguata barriera e, al contempo, che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso. Nonostante l'uso delle mascherine, va sempre rispettato il distanziamento fisico e l'igiene costante e accurata delle mani, che restano invariate e prioritarie.
MESSE E FUNERALI. Dal 4 Maggio sarà possibile tornare a celebrare i funerali, ma soltanto alla presenza dei familiari più stretti ovvero non più di 15 persone, possibilmente all'aperto. Per le altre funzioni religiose non c'è ancora l'ok dell'esecutivo.
ESERCITO. Per il monitoraggio e l'attuazione delle misure da parte delle amministrazioni competenti, il prefetto si avvale delle forze di polizia, con il possibile concorso del corpo nazionale dei vigili del fuoco e, per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, dell'ispettorato nazionale del lavoro e del comando carabinieri per la tutela del lavoro, nonché, ove occorra, delle forze armate, sentiti i competenti comandi territoriali, dandone comunicazione al Presidente della regione e della provincia autonoma interessata.
SPOSTAMENTI. Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del Covid-19 sull'intero territorio nazionale, saranno consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute e, dal 4 Maggio, si considereranno necessari anche gli spostamenti per incontrare congiunti purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento e vengano utilizzate le mascherine. In ogni caso, è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute. E' in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
IMPRESE E NEGOZI. Come era stato preannunciato, si procederà per tappe. Da oggi ripartiranno il comparto manifatturiero e il commercio all'ingrosso legato all'export, oltre ai cantieri pubblici, edilizia compresa. Per i cantieri privati si dovrà attendere il 4 Maggio. Sempre dal 4 Maggio, i ristoranti potranno riaprire per fare cibo da asporto, da consumare però in casa o negli uffici: nei locali si potrà entrare uno alla volta, e saranno vietati gli assembramenti. Dal 18 Maggio, invece, ci sarà il via libera al commercio al dettaglio e ai musei, luoghi culturali e mostre. Infine, solo dal 1 Giugno potranno riaprire bar, ristoranti, centri estetici e parrucchieri, considerati luoghi ad alto rischio di contagio vista la prossimità tra gli individui.
ORGANIZZAZIONE INTERNA AZIENDE. Gli spostamenti all'interno del sito aziendale devono essere limitati al minimo indispensabile e nel rispetto delle indicazioni aziendali. non sono consentite le riunioni in presenza e, laddove le stesse fossero connotate dal carattere della necessità e urgenza, nell'impossibilità di collegamento a distanza, dovrà essere ridotta al minimo la partecipazione necessaria e, comunque, dovranno essere garantiti il distanziamento interpersonale e un'adeguata pulizia e areazione dei locali. Sono sospesi e annullati tutti gli eventi interni e ogni attività di formazione in modalità in aula, anche obbligatoria, anche se già organizzati. E' comunque possibile, qualora l'organizzazione aziendale lo permetta, effettuare la formazione a distanza, anche per i lavoratori in smart work. Per la corretta applicazione delle norme, viene costituito in azienda un Comitato per l'applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione con la partecipazione delle rappresentanze sindacali aziendali e del RLS.
CINEMA ED EVENTI. Restano sospese le manifestazioni organizzate, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura con la presenza di pubblico, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, svolti in ogni luogo sia pubblico sia privato, quali, a titolo d'esempio, feste pubbliche e private, anche nelle abitazioni private, eventi di qualunque tipologia ed entità, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati; nei predetti luoghi è sospesa ogni attività.
SPORT E ATTIVITA' ALL'APERTO. Non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all'aperto. Via libera allo sport individuale, invece, anche lontano da casa. Dal 4 Maggio sarà consentito svolgere individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o attività motoria, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l'attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività. Saranno consentite le sessioni di allenamento per professionisti e non, purchè riconosciuti di interesse nazionale dal Coni e dalle federazioni. Per gli sport di squadra si dovrà attendere il 18 Maggio. Il calcio, con le competizioni ufficiali, resta un'incognita.
LA QUARANTENA. Dal 4 Maggio i soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre maggiore di 37,5 °C (mezzo grado centigrado in più) dovranno rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante. È fatto divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al Coronavirus.
PARCHI E VILLE. Dal 4 Maggio tornano ad aprire parchi e ville ma l'accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici sarà condizionato al rigoroso rispetto delle misure di sicurezza, nonché della distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Continuerà ad essere vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici e privati. Il sindaco potrà disporre la temporanea chiusura di specifiche aree in cui non sia possibile assicurare il rispetto di quanto previsto.
UNIVERSITA' E BIBLIOTECHE. Nelle università, nelle istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica e negli enti pubblici di ricerca possono essere svolti esami, tirocini, attività di ricerca e di laboratorio sperimentale o didattico ed esercitazioni, ed è altresì consentito l'utilizzo di biblioteche con la premessa che occorrerà evitare assembramenti e sarà necessario organizzare spazi ad hoc.
MASCHERINE. I prezzi delle mascherine saranno calmierati. No alla lievitazione ingiustificabile dei prezzi al consumo riguardanti le mascherine chirurgiche. Si fissa il prezzo per le mascherine chirurgiche ad un prezzo che non puo' essere superiore per ciascuna unita a 50 centesimi. Tutti gli individui presenti sull'intero territorio nazionale devono usare protezioni delle vie respiratorie nei luoghi confinati aperti al pubblico inclusi i mezzi di trasporto e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento del distanziamento fisico. Non sono soggetti all'obbligo i bambini al di sotto dei sei anni, nonché i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l'uso continuativo della mascherina ovvero i soggetti che interagiscono con i predetti. Per la popolazione generale potranno essere utilizzate, in alternativa alle mascherine di comunità, ovvero mascherine monouso o mascherine lavabili anche auto-prodotte, in materiali multistrato idonei a fornire una adeguata barriera e, al contempo, che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso. Nonostante l'uso delle mascherine, va sempre rispettato il distanziamento fisico e l'igiene costante e accurata delle mani, che restano invariate e prioritarie.
MESSE E FUNERALI. Dal 4 Maggio sarà possibile tornare a celebrare i funerali, ma soltanto alla presenza dei familiari più stretti ovvero non più di 15 persone, possibilmente all'aperto. Per le altre funzioni religiose non c'è ancora l'ok dell'esecutivo.
ESERCITO. Per il monitoraggio e l'attuazione delle misure da parte delle amministrazioni competenti, il prefetto si avvale delle forze di polizia, con il possibile concorso del corpo nazionale dei vigili del fuoco e, per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, dell'ispettorato nazionale del lavoro e del comando carabinieri per la tutela del lavoro, nonché, ove occorra, delle forze armate, sentiti i competenti comandi territoriali, dandone comunicazione al Presidente della regione e della provincia autonoma interessata.
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Roma. "Non siamo ancora nella condizione di ripristinare una piena libertà di movimento, ma stiamo studiando un allentamento delle attuali, più rigide restrizioni. Ho già anticipato che non sarà un "libera tutti". Faremo in modo di consentire maggiori spostamenti, conservando, però, tutte le garanzie di prevenzione e di contenimento del contagio". Lo ha affermato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in una intervista al quotidiano "La Repubblica" a firma del neodirettore Maurizio Molinari, illustrando le condizioni di fine lockdown dell'Italia a partire dal 4 Maggio che dovrebbero essere stabilite nel decreto della prossima settimana. "Stiamo lavorando, proprio in queste ore - ha spiegato il premier - per consentire la ripartenza di buona parte delle imprese, dalla manifattura alle costruzioni per il 4 Maggio. Non possiamo protrarre oltre questo lockdown: rischiamo una compromissione troppo pesante del tessuto socio-economico del Paese".
"Con il nuovo decreto - ha detto Conte - annunceremo un programma di ripresa anche per le restanti attività economiche, anche se anticipo subito che bar e ristoranti non riapriranno il 4 Maggio. Stiamo però lavorando per consentire ai ristoratori non solo consegne a domicilio ma anche attività a asporto. In ogni caso confidiamo di offrire a tutti gli operatori economici un orizzonte temporale chiaro, in modo da avere in anticipo tutte le necessarie informazioni e adottare per tempo le precauzioni utili a ripartire in condizioni di massima sicurezza. Il settore del turismo - ha aggiunto Conte - è quello più severamente colpito, anche perché non ha alcuna possibilità di rimediare, da solo, alle perdite accumulate. Il ministro Franceschini sta elaborando varie proposte per sostenere questo settore che, anche dal punto di vista economico, rimane uno dei punti di forza dell'intero sistema Italia".
Per quanto riguarda l'apertura delle scuole, il premier ha così spiegato: "La scuola è al centro dei nostri pensieri e riaprirà a Settembre. Ma tutti gli scenari elaborati dal comitato tecnico-scientifico prefigurano rischi molto elevati di contagio, in caso di riapertura delle scuole. E' in gioco la salute dei nostri figli, senza trascurare che l'età media del personale docente è tra le più alte d'Europa. La didattica a distanza, mediamente, sta funzionando bene. La ministra Azzolina sta lavorando per consentire che gli esami di Stato si svolgano in conferenza personale, in condizioni di sicurezza". Infine, sul Mes Conte ha ribadito ancora una volta la sua posizione: "Durante l'ultimo Consiglio Europeo sono intervenuto a ribadire che la nuova linea di credito non dovrà avere nessuna condizionalità come è già nei patti, né macro-economica né specifica, né preventiva né successiva. Questo non significa che l'Italia è determinata a chiederlo. Ma a scanso di equivoci pretendiamo che le anticipazioni siano rispettate. Detto questo, quando avremo i documenti in mano potremo formulare valutazioni definitive. L'ultima parola sul punto spetta al Parlamento".
"Con il nuovo decreto - ha detto Conte - annunceremo un programma di ripresa anche per le restanti attività economiche, anche se anticipo subito che bar e ristoranti non riapriranno il 4 Maggio. Stiamo però lavorando per consentire ai ristoratori non solo consegne a domicilio ma anche attività a asporto. In ogni caso confidiamo di offrire a tutti gli operatori economici un orizzonte temporale chiaro, in modo da avere in anticipo tutte le necessarie informazioni e adottare per tempo le precauzioni utili a ripartire in condizioni di massima sicurezza. Il settore del turismo - ha aggiunto Conte - è quello più severamente colpito, anche perché non ha alcuna possibilità di rimediare, da solo, alle perdite accumulate. Il ministro Franceschini sta elaborando varie proposte per sostenere questo settore che, anche dal punto di vista economico, rimane uno dei punti di forza dell'intero sistema Italia".
Per quanto riguarda l'apertura delle scuole, il premier ha così spiegato: "La scuola è al centro dei nostri pensieri e riaprirà a Settembre. Ma tutti gli scenari elaborati dal comitato tecnico-scientifico prefigurano rischi molto elevati di contagio, in caso di riapertura delle scuole. E' in gioco la salute dei nostri figli, senza trascurare che l'età media del personale docente è tra le più alte d'Europa. La didattica a distanza, mediamente, sta funzionando bene. La ministra Azzolina sta lavorando per consentire che gli esami di Stato si svolgano in conferenza personale, in condizioni di sicurezza". Infine, sul Mes Conte ha ribadito ancora una volta la sua posizione: "Durante l'ultimo Consiglio Europeo sono intervenuto a ribadire che la nuova linea di credito non dovrà avere nessuna condizionalità come è già nei patti, né macro-economica né specifica, né preventiva né successiva. Questo non significa che l'Italia è determinata a chiederlo. Ma a scanso di equivoci pretendiamo che le anticipazioni siano rispettate. Detto questo, quando avremo i documenti in mano potremo formulare valutazioni definitive. L'ultima parola sul punto spetta al Parlamento".
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Roma. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione del 75° anniversario della Liberazione, si è recato all'Altare della Patria dove ha deposto una corona d'alloro sulla Tomba del Milite Ignoto. La deposizione della corona è avvenuta al di fuori di ogni cerimonia e senza la presenza di autorità. In cima ha trovato due corazzieri, anch'essi con la mascherina, che hanno portato una corona al sacello del milite ignoto. Un trombettiere dei carabinieri ha suonato il silenzio. Questo il essaggio del Presidente: "Nella primavera del 1945 l'Europa vide la sconfitta del nazifascismo e dei suoi seguaci. L'idea di potenza, di superiorità di razza, di sopraffazione di un popolo contro l'altro, all'origine della seconda guerra mondiale, lasciò il posto a quella di cooperazione nella libertà e nella pace e, in coerenza con quella scelta, pochi anni dopo è nata la Comunità Europea. Oggi celebriamo il settantacinquesimo anniversario della Liberazione, data fondatrice della nostra esperienza democratica di cui la Repubblica è presidio con la sua Costituzione. La pandemia del virus che ha colpito i popoli del mondo ci costringe a celebrare questa giornata nelle nostre case. Ai familiari di ciascuna delle vittime vanno i sentimenti di partecipazione al lutto da parte della nostra comunità nazionale, così come va espressa riconoscenza a tutti coloro che si trovano in prima linea per combattere il virus e a quanti permettono il funzionamento di filiere produttive e di servizi essenziali. Manifestano uno spirito che onora la Repubblica e rafforza la solidarietà della nostra convivenza, nel segno della continuità dei valori che hanno reso straordinario il nostro Paese. In questo giorno richiamiamo con determinazione questi valori. Fare memoria della Resistenza, della lotta di Liberazione, di quelle pagine decisive della nostra storia, dei coraggiosi che vi ebbero parte, resistendo all'oppressione, rischiando per la libertà di tutti, significa ribadire i valori di libertà, giustizia e coesione sociale, che ne furono alla base, sentendoci uniti intorno al Tricolore. Nasceva allora una nuova Italia e il nostro popolo, a partire da una condizione di grande sofferenza, unito intorno a valori morali e civili di portata universale, ha saputo costruire il proprio futuro. Con tenacia, con spirito di sacrificio e senso di appartenenza alla comunità nazionale, l'Italia ha superato ostacoli che sembravano insormontabili. Le energie positive che seppero sprigionarsi in quel momento portarono alla rinascita. Il popolo italiano riprese in mano il proprio destino. La ricostruzione cambiò il volto del nostro Paese e lo rese moderno, più giusto, conquistando rispetto e considerazione nel contesto internazionale, dotandosi di antidoti contro il rigenerarsi di quei germi di odio e follia che avevano nutrito la scellerata avventura nazifascista. Nella nostra democrazia la dialettica e il contrasto delle opinioni non hanno mai, nei decenni, incrinato l'esigenza di unità del popolo italiano, divenuta essa stessa prerogativa della nostra identità. E dunque avvertiamo la consapevolezza di un comune destino come una riserva etica, di straordinario valore civile e istituzionale. L'abbiamo vista manifestarsi, nel sentirsi responsabili verso la propria comunità, ogni volta che eventi dolorosi hanno messo alla prova la capacità e la volontà di ripresa dei nostri territori. Cari concittadini, la nostra peculiarità nel saper superare le avversità deve accompagnarci anche oggi, nella dura prova di una malattia che ha spezzato tante vite. Per dedicarci al recupero di una piena sicurezza per la salute e a una azione di rilancio e di rinnovata capacità di progettazione economica e sociale. A questa impresa siamo chiamati tutti, istituzioni e cittadini, forze politiche, forze sociali ed economiche, professionisti, intellettuali, operatori di ogni settore. Insieme possiamo farcela e lo stiamo dimostrando. Viva l'Italia! Viva la Liberazione! Viva la Repubblica!"
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Roma. "Serve la massima cautela anche nella fase 2 o rischiamo che la curva del contagio risalga in modo incontrollato, vanificando tutti gli sforzi fatti fino a questo momento". Lo ha annunciato sui social il premier Giuseppe Conte, sottolineando che il piano sarà applicato "ragionevolemente" a partire dal 4 Maggio: "Riaprire tutto subito sarebbe irresponsabile. Farebbe risalire la curva del contagio in modo incontrollato e vanificherebbe tutti gli sforzi fatti". "No all'improvvisazione - ha detto il presidente del Consiglio - Non possiamo permetterci di agire affidandoci all'improvvisazione. Non possiamo abbandonare la linea della massima cautela, anche nella prospettiva della ripartenza. Non possiamo affidarci a decisioni estemporanee pur di assecondare una parte dell'opinione pubblica o di soddisfare le richieste di alcune categorie produttive, di singole aziende o di specifiche Regioni". "Questo programma deve avere un'impronta nazionale, deve offrire una riorganizzazione delle modalità di espletamento delle prestazioni lavorative, un ripensamento delle modalità di trasporto, nuove regole per le attività commerciali. Dobbiamo agire sulla base di un programma nazionale, che tenga però conto delle peculiarità territoriali. Perché le caratteristiche e le modalità del trasporto in Basilicata non solo le stesse che in Lombardia. Come pure la recettività delle strutture ospedaliere cambia da Regione a Regione e deve essere costantemente commisurata al numero dei contagiati e dei pazienti di Covid-19. È fin troppo facile dire apriamo tutto. Ma i buoni propositi vanno tradotti nella realtà, nella realtà del nostro Paese, tenendo conto di tutte le nostre potenzialità, ma anche dei limiti attuali che ben conosciamo. Nei prossimi giorni analizzeremo a fondo questo piano di riapertura e ne approfondiremo tutti i dettagli. Alla fine, ci assumeremo la responsabilità delle decisioni, che spettano al Governo e che non possono essere certo demandate agli esperti, che pure ci offrono una preziosa base di valutazione. Assumeremo le decisioni che spettano alla Politica come abbiamo sempre fatto: con coraggio, lucidità, determinazione. Nell'esclusivo interesse di tutto il Paese. Nell'interesse dei cittadini del Nord, del Centro, del Sud e delle Isole. Non permetterò mai che si creino divisioni. Dobbiamo marciare uniti e mantenere alto lo spirito di comunità. È questa la nostra forza. E smettiamola di essere severi con il nostro Paese. Tutto il mondo è in difficoltà. Possiamo essere fieri di come stiamo affrontando questa durissima prova". "Prima della fine di questa settimana - promette il premier - confido di comunicarvi e di illustrarvi i dettagli del programma per la fase 2 della gestione dell'emergenza Coronavirus".
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Roma. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è rivolto stasera ai cittadini italiani annunciando l'estensione del lockdown fino al 3 Maggio e dichiarando l'intenzione, da parte del suo Governo, di continuare a lottare nelle sedi europee per l'introduzione degli Eurobond. Ancora una volta Conte ha ribadito che questi ultimi sono l'unico strumento adeguato per rispondere alla crisi. Il premier ha poi stroncato qualsiasi voce che da ieri sera circolava sui social in merito a un'avvenuta attivazione del Mes, il Meccanismo Europeo di Stabilità, detto anche Fondo salva-Stati. E lo ha fatto facendo nomi e cognomi, accusando Matteo Salvini e Giorgia Meloni di aver strumentalizzato il dibattito sul Mes. "Il Mes esiste dal 2012 - ha detto il presidente del Consiglio - non è stato istituito ieri o attivato la scorsa notte come falsamente e irresponsabilmente è stato dichiarato da Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Questo governo non lavora col favore delle tenebre: guarda in faccia gli italiani e parla con chiarezza". "Queste menzogne fanno male - sottolinea il premier - non rischiano di indebolire Giuseppe Conte, o il Governo, ma l'intera Italia: quello che stiamo gestendo è un negoziato difficilissimo". "Nel 2012 c'era un governo di Centrodestra, se non ricordo male la Meloni era ministra. Se il Mes è una trappola, non è stata fatta da questo governo, è stato ratificato da un Parlamento dove io non c'ero e non c'erano altre forze politiche che dovrebbero assumersi le proprie responsabilità".
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Roma. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha annunciato che le misure restrittive per contenere il contagio di Coronavirus sono prorogate fino al 3 maggio. "Le misure funzionano ma non dobbiamo vanificare gli sforzi. Se cedessimo adesso - ha detto il premier - tutti gli sforzi fatti sarebbero stati inutili". C'è qualche variazione in merito alle attività produttive chiuse fino ad ora: cartolerie, librerie, negozi per neonati e bambini potranno riaprire dal 14 Aprile. Oltre a queste, il Governo ha deciso di ampliare anche la lista delle attività produttive consentite: l'uso delle aree forestali e la silvicoltura, la fabbricazione dei computer, la cura e la manutenzione del paesaggio, le opere idrauliche, il commercio all'ingrosso di carta e cartone. Per le aziende che non possono lavorare, invece, è consentita la spedizione della merce in giacenza, l'accesso ai locali aziendali di personale dipendente o terzi delegati per lo svolgimento di attività di vigilanza, attività conservative e di manutenzione, gestione dei pagamenti nonché attività di pulizia e sanificazione. Con comunicazione al prefetto, si può spedire oppure accettare la ricezione in magazzino di beni e forniture. Ovviamente, chi riapre negozi e aziende dovrà seguire e far rispettare le regole anti contagio, quali il distanziamento, la pulizia dei locali due volte al giorno, l'uso dei guanti usa e getta nelle attività di acquisto di alimenti e bevande, ecc).
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Roma. Intervento senza precedenti a sostegno della liquidità del sistema produttivo. Il Decreto Liquidità stanzia 400 miliardi di euro per sostenere la liquidità alle imprese in crisi Coronavirus. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte: "Abbiamo messo a disposizione liquidità immediata per le imprese, 200 miliardi per il mercato interno e 200 per potenziale l'export". I 400 miliardi saranno erogati sotto forma di prestito con garanzia dello Stato. In particolare, si mobilitano 200 miliardi di prestiti con garanzie fino al 90% per tutte le imprese, senza limiti di fatturato, e altri 200 miliardi di crediti destinati al sostegno delle esportazioni. Nel dettaglio, sarà erogato il 100% fino a 25 mila euro senza alcuna valutazione del merito di credito, 100% (di cui 90% dallo Stato e 10% da Confidi) fino a 800 mila euro senza valutazione andamentale e 90% fino a 5 milioni di euro senza valutazione andamentale.
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Roma. Buoni spesa, cibo e altri beni di prima necessità distribuiti direttamente alle famiglie in difficoltà. Lo ha annunciato in diretta tv il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il Governo anticiperà 4,3 miliardi di euro al Fondo di solidarietà Comunale, soldi che erano previsti per il mese di maggio ma che diventeranno da subito disponibili per dare ossigeno agli 8 mila sindaci d'Italia sempre più in trincea contro il Coronavirus: "I sindaci sono le nostre sentinelle, le nostre prime antenne sul territorio, ci affidiamo a loro". Ma soprattutto, con un nuovo Dpcm appena firmato, il premier Conte ha assicurato che saranno disponibili da subito 400 milioni di euro, vincolati all'emissione di buoni spesa, da poter spendere negli esercizi commerciali, così da sostenere materialmente chi ha difficoltà a fare la spesa. Inoltre, per accelerare i tempi, ci sarà anche una distribuzione diretta di questi beni a partire già dalla prossima settimana, affidata alla rete della solidarietà nazionale.
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Roma. Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro della salute, Roberto Speranza, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19. Il decreto prevede che, al fine di contenere e contrastare i rischi sanitari e il diffondersi del contagio, possano essere adottate per periodi predeterminati, ciascuno di durata non superiore a trenta giorni, reiterabili e modificabili anche più volte fino al termine dello stato di emergenza, fissato al 31 luglio 2020 dalla delibera assunta dal Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020, una o più tra le misure previste dal decreto stesso. L'applicazione delle misure potrà essere modulata in aumento ovvero in diminuzione secondo l'andamento epidemiologico del predetto virus, una o più tra le misure previste dal decreto stesso, secondo criteri di adeguatezza specifica e principi di proporzionalità al rischio effettivamente presente. Tra le misure adottabili rientrano: la limitazione della circolazione delle persone, il divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abitazione per i soggetti in quarantena perché contagiati e la quarantena precauzionale per le persone che hanno avuto contatti stretti con soggetti contagiati; la sospensione dell'attività, la limitazione dell'ingresso o la chiusura di strutture e spazi aperti al pubblico quali luoghi destinati al culto, musei, cinema, teatri, palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, impianti sportivi, sale da ballo, discoteche, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, centri culturali, centri sociali, centri ricreativi, parchi, aree gioco, strade urbane; la limitazione, la sospensione o il divieto di svolgere attività ludiche, ricreative, sportive e motorie all'aperto o in luoghi aperti al pubblico, riunioni, assembramenti, congressi, manifestazioni, iniziative o eventi di qualsiasi natura; la sospensione delle cerimonie civili e religiose e la limitazione o la sospensione di eventi e competizioni sportive, anche se privati, nonché di disciplinare le modalità di svolgimento degli allenamenti sportivi all'interno degli stessi luoghi; la possibilità di disporre o di affidare alle competenti autorità statali e regionali la riduzione, la sospensione o la soppressione dei servizi di trasporto di persone e di merci o del trasporto pubblico locale; la sospensione o la chiusura dei servizi educativi per l'infanzia, delle scuole di ogni ordine e grado e delle istituzioni di formazione superiore; la limitazione o la sospensione delle attività delle amministrazioni pubbliche, fatta salva l'erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità; la limitazione, la sospensione o la chiusura delle attività di somministrazione o consumo sul posto di bevande e alimenti, delle fiere, dei mercati e delle attività di e di quelle di vendita al dettaglio, garantendo in ogni caso un'adeguata reperibilità dei generi alimentari e di prima necessità da espletare con modalità idonee ad evitare assembramenti di persone; la limitazione o la sospensione di ogni altra attività d'impresa o di attività professionali e di lavoro autonomo; la possibilità di applicare la modalità di lavoro agile a ogni rapporto di lavoro subordinato anche in deroga alla disciplina vigente; l'obbligo che le attività consentite si svolgano previa assunzione di misure idonee a evitare assembramenti di persone, di garantire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale e, per i servizi di pubblica necessità, laddove non sia possibile rispettare tale distanza interpersonale, previsione di protocolli di sicurezza anti-contagio, con adozione di strumenti di protezione individuale. Inoltre, il testo prevede che, salvo che il fatto costituisca reato, il mancato rispetto delle misure di contenimento sia punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 400 a 3.000 euro e non si applicano le sanzioni contravvenzionali previste dall'articolo 650 del codice penale o da ogni altra disposizione di legge attributiva di poteri per ragioni di sanità. Nei casi di mancato rispetto delle misure previste per pubblici esercizi o attività produttive o commerciali, si applica altresì la sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell'esercizio o dell'attività da 5 a 30 giorni. In caso di reiterata violazione della medesima disposizione la sanzione amministrativa è raddoppiata e quella accessoria è applicata nella misura massima. La violazione intenzionale del divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abitazione o dimora per le persone sottoposte a quarantena perché risultate positive al virus è punita, ai sensi dell'articolo 452, primo comma, n. 2, del codice penale, con la reclusione da uno a cinque anni.
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Roma. "Chiuse tutte le attività produttive non essenziali". Lo ha annunciato in diretta tv il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Le ulteriori misure restrittive si rendono necessarie per rafforzare il contenimento della diffusione dell'infezione da Coronavirus e rallentare il pesante carico ospedaliero. "E' la crisi - ha aperto così il premier - più difficile che il Paese sta vivendo dal secondo Dopoguerra. In questi giorni durissimi, siamo chiamati a misurarci con immagini, con notizie che ci feriscono, ci lasciano un segno che rimarrà sempre impresso nella nostra memoria, anche quando questo, ci auguriamo presto, sarà finito. La morte di tanti concittadini è un dolore che ogni giorno si rinnova. Questi decessi per noi, per i valori con cui siamo cresciuti e per i valori che ancora oggi noi condividiamo, non sono semplici numeri, quelle che piangiamo sono persone, sono storie di famiglie che perdono gli affetti più cari". Da qui le nuovi misure: "Oggi abbiamo deciso di compiere un altro passo. La decisione assunta dal Governo è quella di chiudere, nell'intero territorio nazionale, ogni attività produttiva che non sia strettamente necessaria, cruciale, indispensabile a garantirci beni e servizi essenziali. Continueranno a rimanere aperti - ha detto Conte - tutti i supermercati, i negozi di generi alimentari e di prima necessità. Farmacie e parafarmacie continueranno ad essere aperte, come saranno assicurati i servizi assicurativi, bancari, postali e finanziari. Continueranno a funzionare i trasporti e le attività accessorie a quelle essenziali. Al di fuori di queste, saranno consentite solo le attività in modalità smart working per tutte le attività produttive non essenziali". "L'emergenza sanitaria - conclude il premier - sta tramutando in piena emergenza economica, ma a voi tutti dico: "Lo Stato c'è. Lo Stato è qui". Il Governo interverrà con misure straordinarie che ci consentiranno di rialzare la testa e ripartire quanto prima". Ecco tutta lista dei codici Ateco delle attività che resteranno aperte.
ATTIVITA' CHE CONTINUANO AD ESSERE APERTE (CODICE ATECO - DESCRIZIONE)
01 - Coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali
03 - Pesca e acquacoltura
05 - Estrazione di carbone
06 - Estrazione di petrolio greggio e di gas naturale
09.1 - Attività dei servizi di supporto all'estrazione di petrolio e di gas naturale
10 - Industrie alimentari
11 - Industria delle bevande
13.96.20 - Fabbricazione di altri articoli tessili tecnici ed industriali
13.94 - Fabbricazione di spago, corde, funi e reti
13.95 - Fabbricazione di tessuti non tessuti e di articoli in tali materie (esclusi gli articoli di abbigliamento)
14.12.00 - Confezioni di camici, divise e altri indumenti da lavoro
16.24.20 - abbricazione di imballaggi in legno
17 - Fabbricazione di carta
18 - Stampa e riproduzione di supporti registrati
19 - Fabbricazione di coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
20 - Fabbricazione di prodotti chimici
21 - Fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici
22.1 - Fabbricazione di articoli in gomma
22.2 - Fabbricazione di articoli in materie plastiche
23.19.10 - Fabbricazione di vetrerie per laboratori, per uso igienico, per farmacia
26.6 - Fabbricazione di apparecchi per irradiazione, apparecchiature elettromedicali ed elettroterapeutiche
27.1 - Fabbricazione di motori, generatori e trasformatori elettrici e di apparecchiature per la distribuzione e il controllo dell'elettricità
28.3 - Fabbricazione di macchine per l'agricoltura e la silvicoltura
28.93 - Fabbricazione di macchine per l'industria alimentare, delle bevande e del tabacco (incluse parti e accessori)
28.95.00 - Fabbricazione di macchine per l'industria della carta e del cartone (incluse parti e accessori)
28.96 - Fabbricazione di macchine per l'industria delle materie plastiche e della gomma (incluse parti e accessori)
32.50 - Fabbricazione di strumenti e forniture mediche e dentistiche
32.99.1 - Fabbricazione di attrezzature ed articoli di vestiario protettivi di sicurezza
32.99.4 - Fabbricazione di casse funebri
33 - Riparazione emanutenzione installazione di macchine e apparecchiature
35 - Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata
36 - Raccolta, trattamento e fornitura di acqua
37 - Gestione delle reti fognarie
38 - Attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti; recupero dei materiali
39 - Attività di risanamento e altri servizi di gestione dei rifiuti
42 - Ingegneria civile
43.2 - Installazione di impianti elettrici, idraulici e altri lavori di costruzioni e installazioni
45.2 - Manutenzione e riparazione di autoveicoli
45.3 - Commercio di parti e accessori di autoveicoli
45.4 - Per la sola attività di manutenzione e riparazione di motocicli e commercio di relative parti e accessori
46.2 - Commercio all'ingrosso di materie prime agricole e animali vivi
46.3 - Commercio all'ingrosso di prodotti alimentari, bevande e prodotti del tabacco
46.46 - Commercio all'ingrosso di prodotti farmaceutici
46.49.2 - Commercio all'ingrosso di libri riviste e giornali
46.61 - Commercio all'ingrosso di macchinari, attrezzature, macchine, accessori, forniture agricole e utensili agricoli, inclusi i trattori
46.69.19 - Commercio all'ingrosso di altri mezzi ed attrezzature da trasporto
46.69.91 - Commercio all'ingrosso di strumenti e attrezzature ad uso scientifico
46.69.94 - Commercio all'ingrosso di articoli antincendio e infortunistici
46.71 - Commercio all'ingrosso di prodotti petroliferi e lubrificanti per autotrazione, di combustibili per riscaldamento
49 - Trasporto terrestre e trasporto mediante condotte
50 - Trasporto marittimo e per vie d'acqua
51 - Trasporto aereo
52 - Magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti
53 - Servizi postali e attività di corriere
55.1 - Alberghi e strutture simili
J (DA 58 A 63) - Servizi di informazione e comunicazione
K (da 64 a 66) - Attività finanziarie e assicurative
69 - Attività legali e contabili
70 - Attività di direzione aziendali e di consulenza gestionale
71 - Attività degli studi di architettura e d'ingegneria; collaudi ed analisi tecniche
72 - Ricerca scientifica e sviluppo
74 - Attività professionali, scientifiche e tecniche
75 - Servizi veterinari
80.1 - Servizi di vigilanza privata
80.2 - Servizi connessi ai sistemi di vigilanza
81.2 - Attività di pulizia e disinfestazione
82.20.00 - Attività dei call center
82.92 - Attività di imballaggio e confezionamento conto terzi
82.99.2 - Agenzie di distribuzione di libri, giornali e riviste
84 - Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria
85 - Istruzione
86 - Assistenza sanitaria
87 - Servizi di assistenza sociale residenziale
88 - Assistenza sociale non residenziale
94 - Attività di organizzazioni economiche, di datori di lavoro e professionali
95.11.00 - Riparazione e manutenzione di computer e periferiche
95.12.01 - Riparazione e manutenzione di telefoni fissi, cordless e cellulari
95.12.09 - Riparazione e manutenzione di altre apparecchiature per le comunicazioni
95.22.01 - Riparazione di elettrodomestici e di articoli per la casa
97 - Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico
ATTIVITA' CHE CONTINUANO AD ESSERE APERTE (CODICE ATECO - DESCRIZIONE)
01 - Coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali
03 - Pesca e acquacoltura
05 - Estrazione di carbone
06 - Estrazione di petrolio greggio e di gas naturale
09.1 - Attività dei servizi di supporto all'estrazione di petrolio e di gas naturale
10 - Industrie alimentari
11 - Industria delle bevande
13.96.20 - Fabbricazione di altri articoli tessili tecnici ed industriali
13.94 - Fabbricazione di spago, corde, funi e reti
13.95 - Fabbricazione di tessuti non tessuti e di articoli in tali materie (esclusi gli articoli di abbigliamento)
14.12.00 - Confezioni di camici, divise e altri indumenti da lavoro
16.24.20 - abbricazione di imballaggi in legno
17 - Fabbricazione di carta
18 - Stampa e riproduzione di supporti registrati
19 - Fabbricazione di coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
20 - Fabbricazione di prodotti chimici
21 - Fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici
22.1 - Fabbricazione di articoli in gomma
22.2 - Fabbricazione di articoli in materie plastiche
23.19.10 - Fabbricazione di vetrerie per laboratori, per uso igienico, per farmacia
26.6 - Fabbricazione di apparecchi per irradiazione, apparecchiature elettromedicali ed elettroterapeutiche
27.1 - Fabbricazione di motori, generatori e trasformatori elettrici e di apparecchiature per la distribuzione e il controllo dell'elettricità
28.3 - Fabbricazione di macchine per l'agricoltura e la silvicoltura
28.93 - Fabbricazione di macchine per l'industria alimentare, delle bevande e del tabacco (incluse parti e accessori)
28.95.00 - Fabbricazione di macchine per l'industria della carta e del cartone (incluse parti e accessori)
28.96 - Fabbricazione di macchine per l'industria delle materie plastiche e della gomma (incluse parti e accessori)
32.50 - Fabbricazione di strumenti e forniture mediche e dentistiche
32.99.1 - Fabbricazione di attrezzature ed articoli di vestiario protettivi di sicurezza
32.99.4 - Fabbricazione di casse funebri
33 - Riparazione emanutenzione installazione di macchine e apparecchiature
35 - Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata
36 - Raccolta, trattamento e fornitura di acqua
37 - Gestione delle reti fognarie
38 - Attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti; recupero dei materiali
39 - Attività di risanamento e altri servizi di gestione dei rifiuti
42 - Ingegneria civile
43.2 - Installazione di impianti elettrici, idraulici e altri lavori di costruzioni e installazioni
45.2 - Manutenzione e riparazione di autoveicoli
45.3 - Commercio di parti e accessori di autoveicoli
45.4 - Per la sola attività di manutenzione e riparazione di motocicli e commercio di relative parti e accessori
46.2 - Commercio all'ingrosso di materie prime agricole e animali vivi
46.3 - Commercio all'ingrosso di prodotti alimentari, bevande e prodotti del tabacco
46.46 - Commercio all'ingrosso di prodotti farmaceutici
46.49.2 - Commercio all'ingrosso di libri riviste e giornali
46.61 - Commercio all'ingrosso di macchinari, attrezzature, macchine, accessori, forniture agricole e utensili agricoli, inclusi i trattori
46.69.19 - Commercio all'ingrosso di altri mezzi ed attrezzature da trasporto
46.69.91 - Commercio all'ingrosso di strumenti e attrezzature ad uso scientifico
46.69.94 - Commercio all'ingrosso di articoli antincendio e infortunistici
46.71 - Commercio all'ingrosso di prodotti petroliferi e lubrificanti per autotrazione, di combustibili per riscaldamento
49 - Trasporto terrestre e trasporto mediante condotte
50 - Trasporto marittimo e per vie d'acqua
51 - Trasporto aereo
52 - Magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti
53 - Servizi postali e attività di corriere
55.1 - Alberghi e strutture simili
J (DA 58 A 63) - Servizi di informazione e comunicazione
K (da 64 a 66) - Attività finanziarie e assicurative
69 - Attività legali e contabili
70 - Attività di direzione aziendali e di consulenza gestionale
71 - Attività degli studi di architettura e d'ingegneria; collaudi ed analisi tecniche
72 - Ricerca scientifica e sviluppo
74 - Attività professionali, scientifiche e tecniche
75 - Servizi veterinari
80.1 - Servizi di vigilanza privata
80.2 - Servizi connessi ai sistemi di vigilanza
81.2 - Attività di pulizia e disinfestazione
82.20.00 - Attività dei call center
82.92 - Attività di imballaggio e confezionamento conto terzi
82.99.2 - Agenzie di distribuzione di libri, giornali e riviste
84 - Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria
85 - Istruzione
86 - Assistenza sanitaria
87 - Servizi di assistenza sociale residenziale
88 - Assistenza sociale non residenziale
94 - Attività di organizzazioni economiche, di datori di lavoro e professionali
95.11.00 - Riparazione e manutenzione di computer e periferiche
95.12.01 - Riparazione e manutenzione di telefoni fissi, cordless e cellulari
95.12.09 - Riparazione e manutenzione di altre apparecchiature per le comunicazioni
95.22.01 - Riparazione di elettrodomestici e di articoli per la casa
97 - Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico
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Roma. "Disponiamo la sospensione di tutte le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità (vedi in fondo), di vicinato, della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali, purché sia consentito l'accesso alle sole predette attività. Sono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie. Deve essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione, bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, che garantiscono la distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l'attività di confezionamento che di trasporto. Restano, inoltre, aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo la rete stradale, autostradale e all'interno delle stazioni ferroviarie, aeroportuali, lacustri e negli ospedali garantendo la distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Sono sospese le attività inerenti i servizi alla persona, fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti, ad eccezioni di attività di lavanderie industriali, tintorie e servizi di pompe funebri (vedi in fondo). Restano garantiti, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, i servizi bancari, finanziari, assicurativi nonché l'attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi". Lo ha annunciato ieri sera in tv, a reti unificate, il presidente del consiglio Giuseppe Conte. "L'effetto di questo gigantesco sforzo - ha aggiunto - potremo vederlo solo tra un paio di settimane". Con il Decreto entrato in vigore il 12 Marzo, i presidenti di Regione possono disporre la riduzione e la soppressione dei servizi erogati dalle aziende del trasporto pubblico locale, anche non di linea, in relazione agli interventi sanitari necessari per contenere l'emergenza Coronavirus sulla base delle effettive esigenze e al solo fine di assicurare i servizi minimi essenziali. Lo stesso potrà essere fatto dal Ministero dei Trasporti per i servizi automobilistici interregionali e di trasporto ferroviario, aereo e marittimo, sulla base delle effettive esigenze e al solo fine di assicurare i servizi minimi essenziali. "Si raccomanda - si legge nel Dcpm - il massimo utilizzo alle modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza; siano incentivate le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva; siano sospese le attività dei reparti aziendali non indispensabili alla produzione; assumano protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro come principale misura di contenimento, con adozione di strumenti di protezione individuale; siano incentivate le operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro, anche utilizzando a tal fine forme di ammortizzatori sociali; per le sole attività produttive si raccomanda inoltre che siano limitati al massimo gli spostamenti all'interno dei siti e contingentato l'accesso agli spazi comuni. Per tutte le attività non sospese si invita al massimo utilizzo delle modalità di lavoro agile".
COSA RESTA APERTO
Ipermercati
Supermercati
Discount di alimentari
Minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari
Commercio al dettaglio di prodotti surgelati
Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici
Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2)
Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati
Commercio al dettaglio apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4)
Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico
Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari
Commercio al dettaglio di articoli per l'illuminazione
Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici
Farmacie
Commercio al dettaglio in altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica
Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati
Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l'igiene personale
Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici
Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia
Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento
Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato per televisione
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto per corrispondenza, radio, telefono
Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici
Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia
Attività delle lavanderie industriali
Altre lavanderie, tintorie
Servizi di pompe funebri e attività connesse
COSA RESTA APERTO
Ipermercati
Supermercati
Discount di alimentari
Minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari
Commercio al dettaglio di prodotti surgelati
Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici
Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2)
Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati
Commercio al dettaglio apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4)
Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico
Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari
Commercio al dettaglio di articoli per l'illuminazione
Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici
Farmacie
Commercio al dettaglio in altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica
Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati
Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l'igiene personale
Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici
Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia
Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento
Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato per televisione
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto per corrispondenza, radio, telefono
Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici
Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia
Attività delle lavanderie industriali
Altre lavanderie, tintorie
Servizi di pompe funebri e attività connesse