
- Come avete avuto l'idea di creare "Blonde Suite"? E il nome che significato ha? "L'idea è venuta a me, poi ho trascinato mia sorella e Marilena in questa avventura. Sono sempre stata una grande appassionata di moda, soprattutto di forme di comunicazione online, e ho sempre sbirciato le pagine delle altre blogger. Ma non ho mai trovato qualcosa che rispecchiasse me stessa e il mio gusto personale. Per questo motivo sentivo l'esigenza di scrivere e pubblicare qualcosa che fosse mio, che riprendesse non solo i miei gusti ma anche il mio modo di pensare e di intendere l'arte, il design e la comunicazione. Il nome "Blonde Suite" richiama il colore dei capelli di tutte noi tre ma più che altro è una metafora per sostenere che siamo tre teste diverse che mescolano i loro "Biondi" per dare vita ad un prodotto originale".
- Blonde Suite può essere considerato un prodotto imprenditoriale? Tu e le tue colleghe/amiche vi definite imprenditrici? "In realtà il tutto nasce principalmente come un hobby, uno svago a cui dedicarsi dopo il lavoro. Tutte e tre abbiamo una vita al di fuori della rete. Io lavoro per una nota compagnia telefonica, Sonia insegna e Marilena è alle prese con gli esami universitari. Tuttavia, ora che la nostra notorietà sta crescendo, abbiamo dei progetti e, soprattutto, tanta voglia di far crescere la nostra creatura".
- Spiegaci precisamente cosa un utente può trovare di interessante ed innovativo sul vostro blog. "Abbiamo deciso di non creare uno dei classici fashion blog, dove si danno dei consigli su come vestire partendo da un budget molto alto, proponendo le solite grandi firme della moda, che non sono accessibili a tutte. Amiamo definire Blonde Suite un "Blogazine", una sorta di rotocalco che segue le nuove tendenze e prodotti di design. Inoltre, ogni volta che partecipiamo a qualche grande evento, cerchiamo di analizzarlo dal nostro punto di vista. L'ironia e l'autoironia sono il nostro asso nella manica, la "frivolezza" è il nostro motto. Noi riteniamo che la vera moda parta dal basso. Nelle passerelle si riscontrano sempre poche novità perché spesso gli stilisti restano imprigionati nel loro stile e non si aprono alla realtà, allo street-style. Tuttavia, quando ci è possibile, andiamo ad assistere alle sfilate- ricordiamo quelle di Alberta Ferretti e Max Mara - e traiamo quegli elementi che ci sembrano più in linea con il nostro gusto. Recentemente abbiamo inaugurato una sezione nel nostro blog intitolata "Il Diavolo veste Zara", parafrasando il titolo del famoso film. Qui proponiamo degli outfit, dei look, che non si ispirano soltanto ai grandi stilisti, ma che sono addirittura low-cost! Noi crediamo nella moda per tutti, che passa dal mercatino vintage alla grande catena di negozi".
- Tutte e tre siete emigranti: da Salerno vi siete spostate in tre grandi città del Nord. Quanto le vostre origini vi influenzano nel vostro rapporto con la moda? Quanto del vostro territorio è ravvisabile in Blonde Suite? "Il legame con il territorio salernitano per noi è molto forte. Il blog stesso ne è l'espressione. Innanzitutto è il nostro "salotto comune": qui ci incontriamo quotidianamente per combattere la solitudine che spesso attanaglia chi è lontano dagli affetti, e qui siamo solite riportare le nostre esperienze ed espressioni dei nostri luoghi d'origine. Proprio per questo motivo diamo voce a tutti i giovani artisti del Sud che non riescono ad emergere ed esprimere la propria arte. Da poco abbiamo ospitato tra le nostre pagine i bellissimi shooting fotografici di Angela Buono, promettente artista e collaboriamo con Valentina, che è una bravissima designer di bracciali. Noi ci proponiamo come una vetrina per giovani fashion designer e fotografi, ma selezioniamo attentamente i nostri partner: devono rispecchiare il nostro modo di intendere la moda. Inoltre, abbiamo anche una sezione, curata da Marilena, sulla cucina, in cui lei ci delizia con le sue ricette tipiche".
- Chi sono i vostri fan affezionati, i vostri follower? "Fortunatamente abbiamo un target molto specifico, che nel tempo si è affezionato a noi e ci segue con assiduità, anche perché spesso parliamo delle nostre vicende personali, facciamo delle riflessioni. Quindi possiamo dire che il nostro pubblico è molto affezionato e, sorprendentemente, ci segue anche dall'estero, in particolar modo dall'Ungheria, dalla Russia e dalla Cina. A noi piace sorprenderli, mettendo a nudo le nostre personalità, tutte agli antipodi. Io, Letizia, sono considerata la ragazza borchie e fluo, Sonia, una novella "Alice in Wonderland" e Marilena ha una personalità chic e romantica".
- Quest'estate avete preso parte al "My virtual reality iZaccaria": di cosa si tratta? Che tipo di esperienza è stata per voi? "Il Signor Zaccaria è un noto hair-stylist di Battipaglia, appassionato di moda, che ha organizzato questo grande evento. Ha invitato sei giovani fashion designer a far sfilare le proprie creazioni. Ogni stilista aveva con sé delle fashion blogger che facevano da madrine dell'evento. Siamo state molto contente di partecipare perché si sono aperte collaborazioni importanti, abbiamo incrementato il nostro bagaglio di conoscenze e, soprattutto, perché abbiamo visto riconosciuto il frutto del nostro lavoro. Tuttavia abbiamo partecipato anche ad altri eventi importanti come "Glampro 2012", una kermesse interamente dedicata all'estetica, il make-up e l'hair-styling, e "Icam", manifestazione dedicata al settore calzaturiero".
- Raccontaci un evento piacevole legato a quest'avventura e uno meno piacevole. "Blonde Suite è per me un appuntamento quotidiano e, di conseguenza, piacevole. E' una parte importante della mia giornata, quella in cui non mi sembra di lavorare. Ho sicuramente un ricordo molto piacevole di colleghi e amici che commentano le sezioni, le pagine, insomma, tutto ciò che pubblichiamo. Un esperienza elettrizzante è stata anche la partecipazione alle sfilate. Qualche ricordo spiacevole però c'è: poca comunicazione tra le blogger e la competizione è molto spietata. E per me ciò è inconcepibile: sul web c'è spazio per tutte!".
- Letizia, tu hai studiato Scienze della Comunicazione all'Università di Salerno: che consiglio daresti ai tuoi colleghi che sempre più spesso faticano a trovare lavoro? "E' sicuramente importante cercare un lavoro che possa aiutarci ad essere indipendenti, però io consiglio sempre di credere nelle proprie intuizioni. Trovare un idea originale, che sia sviluppabile e coerente è un grande punto di partenza, un vantaggio rispetto agli altri. Possibilmente, puntare alle nuove tecnologie ci fa balzare ancora più avanti. Gli aspetti legati alla comunicazione, infine, sono importantissimi e occorre curarli nei minimi particolari per dare all'intuizione un tocco di personalità ulteriore".
- Parliamo di moda: quali sono secondo te le tendenze di quest'anno? Diamo un indicazione alle nostre lettrici. "Quest'inverno? Tante borchie, colore blu cobalto e tangerine... e il gioco è fatto!".
- Cosa non deve mai mancare nel tuo armadio? E nel tuo blog? "Nel mio guardaroba non devono mai mancare i jeans: sono l'equivalente del tubino nero per Audrey Hepburn. Nel mio blog non deve mai mancare l'autoironia".
- "Blonde Suite" ha compiuto da poco un anno: c'è qualcuno che vuoi ringraziare? "Naturalmente sì: innanzitutto Sonia e Marilena che con me collaborano e credono fermamente in questo progetto, i nostri follower , i miei colleghi e amici che si prestano molto spesso, con pazienza e simpatia, a fotografare i miei outfit" e tutti i giovani talenti che si sono presentati e si presenteranno per proporre i loro lavori. Noi siamo giovani e siamo molto sensibili alle problematiche dei nostri coetanei: quindi ci piace collaborare e offrire visibilità a chi lo merita".
"Il futuro è di chi crede nella bellezza dei propri sogni", diceva Eleonor Roosevelt un po' di tempo fa: anche noi, come le nostre tre blogger, attraverso le pagine di IRNO.IT cerchiamo di dare voce a chi è giovane e ha idee e stoffa da vendere.
