
L'alcolismo. Il terrore e la speranza. I sensi di colpa che trascinano nell'abisso. La redenzione. Qualcuno pronto a tenderci una mano. Questi alcuni dei temi cari a Stephen King e che ritroviamo nella sua ultima opera, edita da Sperling & Kupfer e finalmente giunta in Italia il 28 gennaio 2014. Stiamo parlando del già fenomeno mondiale "Doctor Sleep", l'atteso seguito di "Shining". Il piccolo Dan Torrance, il bimbo con il dono della luccicanza, sopravvive con la madre agli orrori dell'Overlook Hotel e, ormai adulto, conduce un esistenza di miseria e vagabondaggio, vittima dell'alcool, mostro in cui si rifugia per sfuggire al terrore e alla sofferenza che gli provocano l'altro mostro che si porta dentro: il suo dono. La bottiglia lo porta a compiere un azione ignobile facendogli comprendere di aver toccato il fondo e allo stesso tempo la sua intuizione, mai sopita, lo conduce ad Anniston, dove riuscirà a raggiungere giorno dopo giorno la sobrietà e avrà modo di riparare al danno fatto. Qui Dan scoprirà di non essere solo: anche la giovanissima Abra Stone possiede la luccicanza e lo assolderà nella missione di sconfiggere il Vero Nodo, un gruppo di creature demoniache che si nutrono del "vapore" di bambini con doti paranormali, dopo averli uccisi e torturati. La luccicanza - ovvero la capacità di prevedere il futuro e di leggere nella mente altrui, arrivando fino a manipolarla - lega Dan e Abra in maniera speciale - il finale rivelerà il perché - e li condurrà in un labirintico vortice, in epici scontri e battaglie, che avverranno nelle loro menti e nel luogo dell'origine del male, quel che resta dell'Overlook Hotel, contro la loro più acerrima nemica, Rose Cilindro, leader indiscussa del Vero Nodo. Definito dal New York Times come "il miglior romanzo del 2013", "Doctor Sleep" rappresenta - come ha affermato lo stesso King nella post-fazione del libro - il momento in cui ha sconfitto la piaga dell'alcolismo, un suo nuovo modo di vedersi alla luce dell'ingresso prepotente nella sua vita dell'AA, Alcolisti Anonimi. La presenza dell'associazione nel romanzo è costante , diventa rifugio e punto di riferimento per Dan, soprannominato "Doctor Sleep" per la sua capacità e delicatezza con cui accompagna nell'al di là gli ospiti della casa di riposo in cui lavora. La penna di King, con un linguaggio asciutto e da strada, tratteggia un umanità provata - a volte persino svuotata - ma unita, che non si arrende al male. Ambientato nell'America di Obama, ma con digressioni all'infanzia e all'adolescenza di Torrance, che ha ormai quarant'anni, il racconto prende fin dal primo minuto e lascia col fiato sospeso; è possibile osservare uno spaccato della società americana contemporanea in tutta la sua crudezza, senza dimenticare però il regno del soprannaturale, che stavolta restituisce la dignità di "Cattivi" a creature che opere come "Twilight" hanno eletto ad eroi. Un finale forse scontato, dove i "Buoni" hanno la meglio, dimostrando tuttavia di avere un lato oscuro con cui scendere a patti. Dall'autore un monito e un esortazione a combattere con i propri fantasmi e una certezza incrollabile nel fatto che, quando tutto sembra finito in realtà c'è altro che ci aspetta. Stephen King, che ha venduto circa 400 milioni di copie in tutto il mondo delle sue opere, non delude, confermandosi "Maestro del terrore", ma soprattutto del romanzo neogotico d'oltreoceano. Numerosi registi si sono ispirati a lui per produrre pellicole di successo, tra questi ricordiamo: Brian De Palma, John Carpenter, David Cronenberg e soprattutto il compianto Stanley Kubrick, che grazie a "Shining" ha creato una delle opere cinematografiche più conosciute e ancora oggi discusse e analizzate della storia del cinema. Pochi sono gli autori letterari contemporanei che possono affermare di essere stati di così grande ispirazione per i cineasti. Per tanto sembra quasi scontato attendere anche una visione cinematografica del testo, nella speranza che sia in grado di rendere con la macchina da presa, la sensazione di sgomento e paura che provocano i fantasmi del nostro inconscio.