
"Nulla vi apparteneva, se non quei pochi centimetri cubi che avevate dentro il cranio". Una riflessione che Winston, principale protagonista di questo racconto, fa iniziando il suo percorso di ribellione al Partito. Una ribellione "intima" iniziata tenendo un diario personale, ma per questo motivo ancora più potente perché, nel mondo di Winston Smith il Grande Fratello annulla il concetto di intimità e di libertà di pensiero attraverso la presenza di schermi che osservano 24h su 24 la vita dei collaboratori e dei membri del Partito e soprattutto perché, anche soltanto pensare qualcosa che non sia in linea con l'ortodossia del Socing costituisce "psicoreato". "1984" di George Orwell è una delle pietre miliari dei romanzi distopici, ovvero ambientati in un futuro utopico dai risvolti tragici. Egli, che scrive questo racconto nel 1948, immagina un futuro per lui molto lontano - il 1984 appunto - dove il mondo è conteso da tre grandi potenze, Oceania, Eurasia ed Estasia perennemente in guerra tra loro e dove il protagonista vive nello stato di Oceania, precisamente in quella che un tempo era Londra e che adesso fa parte dell'anonima provincia di Pista Uno. Amministrata secondo i principi del Socing (Socialismo Inglese), dottrina che raccoglie il "meglio" dei totalitarismi dei primi del Novecento, in Oceania si vive sotto l'egida del Partito, su cui tra tutti spicca la figura del Grande Fratello, una figura ammantata di mistero che nessuno ha mai visto e che probabilmente non è mai esistita. Il Partito esercita il controllo più totale di ogni aspetto della vita dei suoi membri interni ed esterni (impiegati, burocrati e lavoratori), lasciando invece a sé stessi i Prolet, che sono costretti a vivere in condizioni di povertà e precarietà ma che non hanno termini di paragoni grazie ai quali prendere coscienza della loro situazione. Il Miniluv (Ministero dell'Amore) si occupa di scoprire i dissidenti e attraverso il controllo da teleschermo e l'educazione delle nuove generazioni alla cultura del sospetto e della delazione anche verso i propri genitori. Attraverso la Psicopolizia, il suo braccio armato, scova le persone che si macchiano di psicoreato e le rieduca con metodi forti o le vaporizza, destinandole all'oblio. Il Ministero della Verità, dove invece lavora il 39enne Winston, si occupa della correzione e revisione continua dei testi e delle notizie divulgate dal Partito in modo da renderle sempre coerenti alle versioni dei fatti fornite. Smith, che è abbastanza grande da ricordare com'era il mondo prima dell'avvento del Socing, apparentemente sembra adattarsi ai dettami del partito ma in cuor suo mal tollera la continua mistificazione della realtà. Lo stesso linguaggio infatti viene progressivamente modificato e scarnificato dal partito in modo da non stimolare la riflessione, da divenire piatto ed univoco: il neolinguaggio si fonde con il bipensiero ovvero la capacità di accogliere come veritiere, in maniera consapevole ed inconsapevole al tempo stesso, due opinioni contrastanti purché espresse dal Partito. L'incontro con la giovane Julia, donna anticonformista ed anch'essa riluttante a seguire i dettami del Grande Fratello, e con il membro del Partito Interno O'Brien, cambieranno per sempre la vita di Winston, che scoprirà il lato più cruento del regime. Ogni tentativo di riassumere ed interpretare questo capolavoro sembra banalizzarlo: "1984" è un'opera di una vastità e di una profondità che spesso lascia basiti. Esso con la sua crudezza tocca tutte le sfumature dell'uomo inteso come animale sociale, racconta quelle che sono le piaghe che affliggono tutt'oggi la nostra società e sembrano anticiparne alcune. Lo schermo che regola e controlla ogni aspetto della nostra vita, l' anaffettività e l'inconsapevolezza, la semplificazione del pensiero e del linguaggio che causano l'ottundimento mentale, la capacità dei Governi di creare dei nemici fantoccio su cui dirigere la frustrazione delle masse distogliendola dai problemi reali, gli eterni corsi e ricorsi storici, la capacità che la rivoluzione ha di divenire nuovamente regime sono solo alcuni dei temi presenti in questo libro e che lo rendono un piccolo trattato sui regimi totalitaristi che spinge e stimola alla riflessione, al contrario di quanto accade invece a Winston e Julia, repressi e rieducati con violenza per essere riaccolti tra le braccia del Grande Fratello senza alcuna speranza di salvezza alcuna.