Torino. E' giunto alla 31esima edizione il Salone Internazionale del Libro 2018, l'evento più atteso dell'anno per chi ama viaggiare con la mente, perdendosi tra i meandri delle righe di un buon libro. Il taglio del nastro è previsto per il giorno 10 maggio, quando finalmente si potrà assistere alla messa in scena di uno spettacolo artistico e culturale che fonde sapere e scoperta editoriale alla ricerca del grande esordio per l'industria libraria. Per questa nuova edizione sarà il Lingotto di Torino ad ospitare il più grande evento atteso dagli amanti della scrittura, professionisti e non. Come ogni anno, la 31esima manifestazione del Salone del Libro potrà vantare un grande nome che si erge a capo della direzione dell'evento torinese, il celebre scrittore Nicola Lagioia. All'interno della Mole Antonelliana, simbolo indiscusso del capoluogo piemontese, il direttore Lagioia ha annunciato il tema centrale intorno al quale si svilupperà l'intero evento, esclusivamente incentrato sull'idea di futuro. Lo slogan che apre questa grande finestra sul mondo dei libri lascia spazio all'immaginazione di tutti, "Un giorno, tutto questo", quasi a richiedere non solo attenzione ma una vera partecipazione coinvolgente e fortemente sentita da parte di tutti. I protagonisti dell'evento saranno inevitabilmente i libri, ma è ben chiaro che un libro non può sopravvivere senza il suo lettore, che a sua volta non potrà sfogliare le sue pagine in modo totalmente disincantato, ma avrà l'obbligo di sentirsi parte della storia. Solo attraverso un processo di immedesimazione il lettore potrà calarsi nel testo, consentendo alle parole di diventare quella realtà in cui immergersi. A tal proposito sopraggiunge in soccorso il grande Umberto Eco, che non a caso si appella al lettore, il quale inconsapevolmente ha la fortuna di vivere più di una vita, ammirando luoghi mai visti prima. Perché "Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c'era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l'infinito... perché la lettura è un'immortalità all'indietro". E' questa la giusta chiave di lettura da usare per poter comprendere appieno quanto sia importante l'occasione che il Salone del Libro offre ai cittadini del nostro Paese. Fino al 14 maggio questa grande fiera donerà a tutti l'opportunità di viaggiare in mondi lontani con un'esposizione culturale di grande privilegio. Artisti da tutto il mondo, scrittori, scienziati, economisti e registi porteranno avanti un programma rivolto al vasto pubblico che comprenderà il valore di questo grande momento. Il fattore cardine che si pone alla base del discorso editoriale portato avanti nella fiera verterà sulle idee che le più grandi menti ospitate al Salone del Libro hanno a proposito del futuro e delle possibilità che si hanno per essere felici, per vivere una vita appagante. Un giorno, tutto questo sarà straordinario proprio come ora. L'importanza di questa 31esima edizione, infatti, è legata all'essenza stessa che la anima. Non si tratta di una fiera nei modi in cui siamo soliti intenderla ma di un'esposizione interattiva, coinvolgente, penetrante. Non una semplice vetrina che mette in mostra le novità editoriali del nuovo anno, bensì un vero e proprio momento sociale, in cui è il pubblico a toccare con mano la realtà racchiusa nel libro. Numerosi sono gli ospiti provenienti da ogni dove, che prenderanno parte attiva al Salone del Libro, partecipando ad interessanti workshop e laboratori cui potranno accedere tutti. Da Roberto Saviano a Piero Angela, dall'editore Sellerio a Giuseppe Tornatore che, insieme a Massimo De Rita, pubblica il suo nuovo libro "Leningrado". Tra gli italiani ricordiamo ancora una figura che ha fatto molto parlare di sé, Dori Ghezzi, in seguito all'anniversario che quest'anno ha omaggiato il grande e indiscusso Fabrizio De André. La donna da lui tanto amata, insieme a due grandi sceneggiatori, Giordano Meacci e Francesca Serafini, propone per quest'anno una nuova uscita "Lui, io, noi" edito da Einaudi. La stessa casa editrice offre alla grande platea di lettori il nuovo progetto di Paolo Giordano, "Divorare il cielo". Tanti però sono anche i volti noti che dall'estero giungono in Italia in occasione di questo evento internazionale. Herta Müller, già Premio Nobel nel 2009, sarà presente al Salone quest'anno grazie al Premio Mondello di Palermo. Non poteva mancare il Premio Strega, che al Salone del Libro fa da padrone. Questa categoria sarà suddivisa in due sezioni: colui che sarà proclamato vincitore del Premio Strega Ragazze e Ragazzi avrà la possibilità di incontrare le scolaresche al Bookstock Village. Al contempo sarà portato avanti un contest rivolto esclusivamente ai cinque scrittori stranieri arrivati in finale al Premio Strega Europeo. Ogni giorno ciascun finalista presenterà le proprie pubblicazioni e di volta in volta sarà decretato un vincitore. L'ultimo giorno il finalista che sarà riuscito a primeggiare sugli altri si aggiudicherà la vittoria. Direttamente dagli Stati Uniti d'America giunge al Lingotto di Torino la scrittrice Alice Sebold, che nel 2002 riscosse in tutto il mondo un grande successo con "Amabili resti". L'evento si mostra in tutta la sua forza e unicità anche grazie ad un ospite in particolare, che farà sgranare gli occhi di tutti i più increduli e scettici. Dopo ben 23 anni dalla prima uscita del libro che in Europa riscosse maggiore successo, "Limonov" di Emmanuel Carrère, figura di spicco per questa edizione 2018 sarà lo stesso protagonista, scrittore e politico russo, Eduard Limonov a battezzare il Salone Internazionale del Libro. Il famoso intellettuale dissidente presenterà in occasione di questo straordinario evento la sua nuova autobiografia, "Zona Industriale" in uscita per l'editore Sandro Teti. Non mancherà l'autore del bestseller che ha avuto una grande fortuna a livello mondiale, Joël Dicker, autore di "La verità sul caso Harry Quebert". Altra figura di spicco è Fernando Aramburu, che nell'ultimo anno ha raggiunto le vette più alte delle classifiche con il suo "Patria". Per omaggiare una figura cardine della nostra Italia, in occasione del quarantennale di uno dei periodi più bui per la storia della Repubblica, il Salone ricorda Aldo Moro con un monologo/spettacolo grazie alla collaborazione di Fabrizio Gifuni, che interpretò il politico esponente della DC in "Romanzo di una strage" di Marco Tullio Giordana. Inoltre, grazie al Premio Morrione e a Marino Sinibaldi, direttore di Radio 3, quest'anno saranno ospiti Paola e Claudio Regeni, i genitori del povero Giulio, alla cui famiglia il Salone del Libro si stringe con profondo affetto. John Cale, il fondatore dei Velvet Underground, accompagnerà con la sua musica la fiera in tutta la sua durata. Un evento, dunque, unico nel suo genere, accattivante e coinvolgente, atto a soddisfare le aspettative dei veri amanti della letteratura.
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