
Torino. Il Ministro per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo Dario Franceschini ha inaugurato ieri il 29 ° Salone Internazionale del Libro di Torino. La cerimonia è stata aperta dalla Presidente della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, Giovanna Milella, e dal Direttore Editoriale del Salone, Ernesto Ferrero. Sono intervenuti il Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, il Sindaco di Torino Piero Fassino, il Direttore generale Lingotto Fiere - Gl events Italia Régis Faure, il Sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri Benedetto Della Vedova. L'intervento conclusivo è stato del Ministro Dario Franceschini. Con questo Salone parte il nuovo assetto della Fondazione: oltre ai Soci storici (Regione Piemonte, Città di Torino e Torino Metropoli) e al recente ingresso di Miur e Mibact, entra fra i Soci Fondatori anche Intesa Sanpaolo quale importante partner privato. Completamente rinnovata la formula della serata introduttiva che si è tenuta mercoledì 11 maggio alle 20.45 all'Auditorium Rai «Arturo Toscanini », dedicata agli ospiti internazionali dell'Ibf, editori, scrittori, media e soprattutto ai ragazzi che prendono parte al Salone. Un concerto straordinario dell'Orchestra Sinfonica Nazionale Rai diretta dal suo nuovo Direttore Principale, l'americano James Conlon. In programma la Sinfonia Incompiuta di Franz Schubert e la Suite dall'opera Una Lady Macbeth di Mtsensk di Dmitrij Shostakovich. In omaggio al quarto centenario della morte di William Shakespeare, l'attore Massimo Popolizio ha interpretato brani shakespeariani (Riccardo II, Riccardo III, Amleto, Macbeth, La Tempesta, Otello) scelti da Ernesto Ferrero e dall'anglista Paolo Bertinetti.
Sono oltre 1.000 gli editori presenti al Salone 2016, chi con proprio stand, chi all'interno di spazi collettivi e istituzionali. Tutti confermati i marchi editoriali, dai grandi gruppi ai piccoli e medi editori. Un gradito ritorno quello di Donzelli. Ritorna Amazon che debutta il suo nuovo marchio di editoria cartacea APub. Presente per la prima volta l'Istituto Luce. Settanta i nuovi espositori che debuttano al Salone. Fra loro La Conchiglia di Capri, raffinato libraio-editore di scuola napoletana, estremamente curato nella scelta cartaria e tipografica e molto attivo sul fronte degli incontri fra le culture del Mediterraneo. E i 24 editori indipendenti dell'Incubatore, che festeggia 10 anni: provengono da tutta Italia e hanno meno di due anni di vita. I convegni e dibattiti in programma sono a oggi quasi 1.300, cui vanno ad aggiungersi i 350 del Salone Off. Trentasette le Sale Convegni e Laboratori, compresa le nuove Sala Romania e Sala Babel. Oltre 500 gli operatori internazionali accreditati all'International Book Forum, di cui più di 250 stranieri provenienti da 41 Paesi. Fra gli editori rappresentati all'Ibf, i francesi Flammarion, Gallimard e Xo; i tedeschi Piper, Suhrkamp, Kunstmann, Hanser e Alexander; gli spagnoli Anagrama, Narcea e Sexto Piso. I Paesi presenti al Salone con un proprio stand: Albania, Azerbaijan e Romania, che ha realizzato e dato il suo nome a una sala convegni dotata di 50 posti e che - accanto alla propria programmazione - ospita numerosi incontri di Officina ideati per valorizzare il ruolo dei piccoli editori. Le Istituzioni nazionali italiane sono rappresentate da Presidenza del Consiglio dei Ministri, Miur - Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Ministero della Difesa, Cnr - Consiglio Nazionale delle Ricerche. Dopo Calabria, Veneto e Lazio, la Regione Ospite d'onore nel 2016 è la Puglia. Le altre Regioni Italiane presenti con un proprio spazio sono Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Piemonte, Sardegna, Toscana e Valle d'Aosta. Area Startup. Quest'anno debuttano al Salone 10 nuove startup selezionate attraverso la call internazionale lanciata dal Salone per i migliori progetti di editoria digitale.
Casa Cookbook. Sono 25 gli espositori presenti quest'anno. Tra le novità: Cucchiaio d'Argento, FunnyVegan, CEF publishing, Luca Maroni - Sens e Moka Libri. Torna Phaidon Press, brand internazionale con sedi a Londra, Parigi, Barcellona, Milano, Tokyo e New York. Nello spazio Collettiva editori per ragazzi sono 12 gli editori presenti: Biblioteca dei Leoni, Eli - La Spiga edizioni, Grappolo di Libri Editore, Erba Moly, Italy for Kids, Kite edizioni, Lo editions-Officina Libraria, Sestante edizioni, Teke Arcobaleno, Uovonero, Edizioni Curci, Carthusia. Fra le novità più rilevanti, il biglietto ridotto che da 9,00 € scende a 8,00 (invariato a 10 € l'intero), e l'introduzione del nuovo biglietto ridotto preserale a soli 5,00 €, valido dopo le ore 18 e per il quale è stata ideata una nuova striscia di eventi e concerti serali con grandi nomi della musica italiana. Tutti i biglietti possono essere acquistati in prevendita online su salonelibro.it.
Per la prima volta gli eventi più importanti del Salone Internazionale del Libro di Torino saranno visibili in tutto il mondo grazie alla trasmissione in diretta streaming visibile dalla homepage di salonelibro.it. Tutti gli eventi trasmessi in diretta vengono automaticamente registrati e potranno essere rivisti sul canale YouTube del Salone.
Il Salone 2016 ospita due importanti mostre. L'esposizione dei manoscritti autografi dei 33 Quaderni del carcere di Antonio Gramsci, scritti fra il febbraio 1929 e l'agosto 1935, corpus fondamentale nel pensiero politico, critico, estetico e filosofico del Novecento (Padiglione 3, in prossimità della Sala Azzurra). I manoscritti dei Quaderni, di cui è appena stato completato il restauro, sono collocati all'interno di 4 teche realizzate appositamente e in grado di garantire il rispetto dei parametri relativi alla temperatura, al grado di umidità e all'esposizione alla luce che ne garantiscono la conservazione. Due schermi touch affiancano le teche permettendo ai visitatori di sfogliare e ingrandire digitalmente tutte le pagine dei Quaderni. La Guerra di Piero ricostruisce lo studio-biblioteca di Piero Melograni (1930-2012), grande e poliedrica figura di storico e divulgatore. La mostra prende le mosse dalla sua Storia politica della grande guerra. 1915-1918, apparsa per Laterza nel 1969, che rompe con l'approccio storiografico ufficiale dell'epoca. In mostra documenti originali e riviste; il diario di Irene Mocchiutti, cugina di Guglielmo Oberdan, giovane irredentista contadina friulana sopravvissuta al campo di concentramento austroungarico; celebri manifesti; la prima edizione dell'Alcova d'Acciaio di Filippo Tommaso Marinetti; carteggi privati fra Gabriele d'Annunzio e Arturo Toscanini e rare fotografie.
Il titolo del Salone 2016 è Visioni. E il suo filo conduttore vuole dare spazio alle esperienze di chi ha la capacità di guardare lontano, di darsi e vincere sfide che sembrano impossibili, di lavorare per il futuro attuando progetti forti, basati su una conoscenza vera, ma anche sul patrimonio letterario, artistico e filosofico che costituisce la nostra identità culturale, e dunque nell'indispensabile saldatura tra cultura scientifica e cultura umanistica. Al centro dell'edizione 2016 saranno dunque i visionari che, nei rispettivi rami di attività, si sono distinti per la lungimiranza del progetto, le capacità d'innovazione, l'originalità dei metodi operativi, ma anche la sapienza divulgativa e comunicativa. Fra i testimonial di questa concreta capacità visionaria il fisico Roberto Cingolani, dal 2005 il brillante direttore dell'Istituto italiano di Tecnologia (IIT), centro avanzato di robotica e nanotecnologie, che costituisce un'eccellenza internazionale come punta avanzata della ricerca in un settore strategico. L'Istituto Italiano di Tecnologia porta nel 5 ° padiglione del Salone il suo robot androide iCub, e organizza mostre e incontri in cui al centro vi sarà sempre il libro, insostituibile veicolo di conservazione e condivisione delle idee. Insieme a Cingolani, due altri visionari, imprenditori umanisti capaci di guardare lontano, ben oltre il puro profitto immediato. Marino Golinelli, bolognese, classe 1920, imprenditore farmaceutico di successo, sin del 1988 ha creato la Fondazione che porta il suo nome e in cui ha profuso cospicui investimenti. Vuole aiutare i giovani a capire come sarà il mondo di domani e a valorizzare se stessi, per trasformare i problemi in occasioni. Nel segno di una nuova imprenditoria che significhi anche crescita morale e civile lavora anche Brunello Cucinelli, che ha fatto della cultura il propellente di una nuova alleanza tra capitale e lavoro. Grazie anche alla sua liberalità, il Salone 2016 ospita le letture di grandi attori come Anna Bonaiuto, Fabrizio Gifuni e Isabella Ragonese. Sempre in campo scientifico, sono attesi al Salone due protagonisti della ricerca più avanzata. Carlo Rovelli, che a Marsiglia guida un'équipe che lavora sulla fisica quantistica a loop, ha rivelato uno straordinario talento di divulgatore, che ha fatto delle sue Sette lezioni di fisica un best-seller tradotto in 35 Paesi. Guido Tonelli (La nascita imperfetta delle cose, Rizzoli), è responsabile dell'esperimento che al Cern ha permesso di scoprire, con quello di Fabiola Gianotti, il bosone di Higgs, e racconterà i prossimi capitoli dell'avventura della fisica. Ci sarà anche il giovane fisico francese Christophe Galfard, che con i suoi spettacoli in 3d ha rivelato anch'egli uno straordinario talento divulgativo (L'universo a portata di mano, Bollati Boringhieri, premiato in Francia nel 2015 come il miglior libro scientifico). L'astronauta Samantha Cristoforetti presenta a Torino il libro Feltrinelli che ha dedicato ai ragazzi: le passioni e le avventure della sua professione diventano una fiaba moderna. Narratore di formazione scientifica, Marco Malvaldi ci regala un excursus storico, dimostrando come scienza e poesia, da Omero e Borges, siano riusciti a mettere in campo un'alleanza profetica nell'antivedere le invenzioni più sofisticate (L'infinito a portata di mano, Rizzoli). Michel Serres ( «Lucrezio al tempo del web », Le Monde) è l'intramontabile maestro di un pensiero filosofico che sembra esaltarsi davanti alle sfide del futuro. Nella sua lunga attività ha saputo coniugare discipline spesso lontane tra loro - matematica, letteratura, fisica, estetica, diritto, storia, antropologia, informatica, chimica - per trarne la visione globale di una realtà in continua mutazione. L'innovazione può anche passare da una nuova lettura delle «vecchie » risorse naturali. La biomimetica è il metodo innovativo che ci propone Renato Bruni, docente di Botanica all'Università di Parma con il suo Erba volant (Codice), dove si dimostra che la natura è all'avanguardia nell'offrirci soluzioni efficaci, sostenibili e rivoluzionarie per il nostro futuro. Carlo Ratti insegna al MIT di Boston, dove dirige il Senseable City Lab, e ha introdotto l'idea di un' «architettura che percepisce e risponde ». Applica alla progettazione urbanistica e allo studio della mobilità urbana sofisticate tecnologie digitali «dal volto umano », studiandone l'interazione con l'ambiente e il tessuto sociale. In dialogo con lui Beppe Severgnini. Tra i visionari rientra a giusto titolo anche Carlo Petrini ( «Una delle 50 persone che potrebbero salvare il mondo », secondo il Guardian), che festeggia i trent'anni di Slow Food, diventato un movimento internazionale che celebra ogni due anni la sua assise planetaria con Terra Madre. Si intitola Visionari e televisionari la lectio magistralis di Philippe Daverio, che ci insegna come un quadro, se guardato a lungo, possa aprire la strada a una pluralità di narrazioni che aprono prospettive infinite. La visionarietà è una categoria che si può anche applicare anche a grandi fotografi, in grado di trasformare un'immagine in aperture concettuali che modificano la nostra percezione. E' il caso di Oliviero Toscani, al Lingotto con un volume che raccoglie le sue opere più famose dal 1965 al 2015 (Electa Mondadori). La visionarietà non si applica solo al futuro. Ogni generazione è chiama a "rivedere", a riscrivere la propria storia con strumenti capaci di capaci di superare le metodologie tradizionali. Carlo Ginzburg ha applicato nuove fruttuose metodologie coniugando scienze umane, arti figurative e letteratura con un occhio speciale alle menzogne e alle violenze che avvelenano le società contemporanee. Il suo recente Paura reverenza terrore (Adelphi) si occupa del potere di immagini che ci aggrediscono e vogliono suggestionarci. Così come visionari sono l'antropologo teorico dei non luoghi Marc Augè e l'architetto Stefano Boeri, autore di una delle case definite più belle del mondo: il Bosco Verticale di Milano. Venerdì 13 dialogano con il filosofo Federico Vercellone in un incontro organizzato assieme alla Fondazione Merz, che proprio in questo periodo ospita la mostra di Botto & Bruno dedicata alle periferie.
Al posto del Paese Ospite d'onore, una nuova formula che offre un focus allargato e traversale su realtà culturali che superano le rigide divisioni degli Stati nazionali. A criteri puramente geopolitici subentrano più ampi criteri geoculturali. La letteratura come patria, come rifugio, come portatrice di diritti, come luogo deputato al confronto con l'altro. Non una semplice vetrina, ma un'occasione di scambio, un comune discorso in progress da opporre alle semplificazioni e ai pregiudizi. E' il caso della letteratura e della cultura araba, che dal Marocco all'Iraq offre un quadro quanto mai mosso e variegato, che ci aiuta a capire l'anima profonda e segreta di Paesi che pur affacciandosi sul nostro stesso mare rimangono poco conosciuti. La letteratura è appunto in grado di fornire quel «più » di conoscenza di cui abbiamo bisogno, per supportare le ricerche storiche, le riflessioni politiche, persino l'agenda delle cose da fare. Tra gli ospiti internazionali, spicca Shirin Ebadi, la prima donna mussulmana a ricevere il Premio Nobel per la pace. Indomabile avvocato iraniano, si è sempre battuta per la difesa di donne e bambini dalle brutalità del regime e racconta in Finché non saremo liberi (Bompiani) una storia di coraggio e di ribellione. Antoine Leiris è l'uomo che a Parigi ha perso la moglie nella strage del Bataclan. La sua lettera ai terroristi, Non avrete il mio odio, è diventata un libro ed esce presso Il Corbaccio. Ha scritto Massimo Gramellini: «Se ciò che chiamiamo Occidente ha un senso, questo senso palpita nelle parole con cui il signor Antoine Leiris si è rivolto ai terroristi ». Grande attesa per l'americana Marilynne Robinson, vera icona nazionale cui ha reso omaggio Barack Obama in persona, rendendole visita a casa sua. La Robinson viene a ritirare il Premio Mondello Internazionale dalle mani di Michela Murgia, giudice monocratico. La giapponese Marie Kondo (Vallardi) è diventata un caso internazionale con il suo Il magico potere del riordino, proposta di un metodo insieme pratico e filosofico per mettere ordine nelle proprie cose e nella propria vita, che ha sinora coinvolto cinque milioni di persone. Per la prima volta al Salone l'americano Michael Cunningham con la sua riscrittura noir delle fiabe più famose (La nave di Teseo); i francesi Muriel Barbéry dopo il successo di L'eleganza del riccio con Vita degli elfi (e/o); e Bernard Quiriny (Storie assassine, L'Orma). Ci saranno anche l'indiano Amitav Ghosh che festeggerà anche i 70 anni del suo editore italiano Neri Pozza; Jeffrey Deaver (Rizzoli), Clara Sánchez (Garzanti), l'olandese Tommy Wieringa (Iperborea), il greco Petros Markaris (La nave di Teseo), l'emergente russo Andrej Astvarsaturov, l'americana Wednesday Martin con la sua satira impietosa della ultraricchi newyorkesi dell'Upper East Side e dei loro rituali (Book Me).