Ladyshine, fantasia al potere per i bijoux handmade che hanno stregato Roma
Roma. Come più volte ribadito a più livelli mediatici, il Coronavirus tra mille
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By Redazione
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Si terrà il primo settembre la conferenza stampa di presentazione per illustrare il nuovo programma della stagione teatrale 2010-11 al Comunale di San Severino.
Al palazzo vanvitelliano, luogo dell'incontro con i giornalisti, sarà presente l'assessore alla Pubblica Istruzione di Mercato San Severino, Assunta Alfano, e Margi Villa, presidente nonchè direttore artistico della "Fondazione teatro", a cui è stato affidato il compito di curare il cartellone di spettacoli.
Margi Villa ha alle spalle una notevole esperienza dentro e fuori la scena, non solo nel mondo del teatro ma anche in quello del cinema e della musica.
Inizia come suggeritore, molto giovane, nella compagnia “ Teatro Popolare Salernitano – Teatro San Genesio “, dal 1993 al 1999, dove svolgeva anche le mansioni di direttore di scena, mixer audio, mixer luce, siparista. Ha avuto molte esperienze come attrice, in varie realtà artistiche italiane e straniere; è stata in Francia, a Roma, a Salerno, Napoli, dove ha frequentato l’Accademia pubblica D’Arte Drammatica del Teatro Vincenzo Bellini a Napoli; e' stata Danimarca, a Los Angeles, dove ha frequentato la New York Film Academy .
Ha collaborato quale assistente organizzatore scene di massa alla lavorazione del film tv “Assunta Spina” e la fiction “Capri” per la RAI e la fiction "Nino" per Mediaset.
Ha collaborato quale assistente organizzatore scene di massa alla lavorazione del film tv “Assunta Spina” e la fiction “Capri” per la RAI e la fiction "Nino" per Mediaset.
Read more: Mercato San Severino: la nuova stagione teatrale al Comunale
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Venerdì 27 agosto, alle ore 21,00, in piazza Ettore Imperio a Mercato San Severino verrà proiettato un documentario dal titolo “Live for Africa”. Si tratta di un dvd che riassume l’iniziativa portata avanti da qualche tempo dal Presidente del Consiglio Comunale e noto imprenditore di San Severino, Giuseppe Perozziello a favore dei bambini del Kenya.
Un atto di solidarietà nel quale l’imprenditore, attraverso soprattutto il lavoro nell’Associazione dedicata ai piccoli kenioti, vuole coinvolgere i membri della sua comunità anche solo attraverso la mera comunicazione.
“Live For Africa” – spiega Perozziello, - vuole essere un modo concreto per aiutare i popoli del terzo mondo, ma, anche per diffondere, soprattutto fra i giovani, la voglia di essere protagonisti diretti di iniziative umanitarie, piccole o grandi che siano”.
“Live For Africa” nasce nel 2001. Perozziello, dopo un viaggio in Kenya, mette su il progetto anche attraverso l’aiuto di una schiera di collaboratori.
Con altri colleghi imprenditori, Perozziello ha contribuito ad un progetto che ha permesso di finanziare alcuni interventi in aree africane, tramite l’Amref, che già stava costruendo delle aule scolastiche nei dintorni di Malindi.
Un atto di solidarietà nel quale l’imprenditore, attraverso soprattutto il lavoro nell’Associazione dedicata ai piccoli kenioti, vuole coinvolgere i membri della sua comunità anche solo attraverso la mera comunicazione.
“Live For Africa” – spiega Perozziello, - vuole essere un modo concreto per aiutare i popoli del terzo mondo, ma, anche per diffondere, soprattutto fra i giovani, la voglia di essere protagonisti diretti di iniziative umanitarie, piccole o grandi che siano”.
“Live For Africa” nasce nel 2001. Perozziello, dopo un viaggio in Kenya, mette su il progetto anche attraverso l’aiuto di una schiera di collaboratori.
Con altri colleghi imprenditori, Perozziello ha contribuito ad un progetto che ha permesso di finanziare alcuni interventi in aree africane, tramite l’Amref, che già stava costruendo delle aule scolastiche nei dintorni di Malindi.
Read more: Proiezione del documentario per "Live for Africa"
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di Valentina Serra
Va in scena il teatro d’autore con la compagnia teatrale “La cantina delle arti”, che ieri sera, 2 agosto, si è esibita nell'anfiteatro di Sava con “Liolà”, di Luigi Pirandello, come fissato nel cartellone estivo dedicato alle compagnie amatoriali “Teatro mi(o) diletto”, organizzato dal Comune di Baronissi.
La vicenda di Liolà si rifà ad un capitolo del “fu Mattia Pascal”. Nella campagna agrigentina è quasi periodo di vendemmia. Il vecchio ma ricco zio Simone è in pena perché dopo quattro anni di matrimonio la seconda moglie, Mita, più giovane di lui, non gli ha ancora dato un erede.
Da qui scaturisce la narrazione e l’intricata vicenda che coinvolge anche i contadini Liolà, Tuzza e Mita. Tuzza è la figlia di zia Croce, la proprietaria del podere, mentre Liolà è uno spensierato bracciante, farfallone e dongiovanni, padre di tre bambini avuti da diverse madri. Mita è un'orfana che zio Simone sposa solo per avere un figlio: ma ora la speranza delusa trasforma l'affetto in disprezzo per la moglie, accusata di sterilità.
Tuzza, per far dispetto a Mita, che prima delle nozze era stata con Liolà, si lascia sedurre da quest'ultimo e ne rimane incinta. Liolà allora si sente in dovere di riparare al torto fatto e chiede la mano a Tuzza, la quale tuttavia rifiuta perchè non vuole un marito che "sarebbe di tutte"e tenta di far riconoscere il figlio dallo zio. Liolà venuto a sapere dell’inganno si fa giustizia “a modo suo”.
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di Valentina Serra
La compagnia teatrale “Amici di Liuccia” nata a Lancusi oltre dieci anni orsono, va in scena quest’anno (il prossimo 25 giugno in Piazza Regina Margherita, Lancusi, ore 21) con una novità. Dalla tradizione del teatro di Eduardo Scarpetta i ragazzi del gruppo, guidati come sempre da Antonio Portanova, affrontano stavolta il teatro più moderno di Gaetano di Maio, commediografo partenopeo autore di testi teatrali di grande successo, la cui famiglia vantava una lunga tradizione di scrittori e di uomini di teatro.
La compagnia teatrale “Amici di Liuccia” nata a Lancusi oltre dieci anni orsono, va in scena quest’anno (il prossimo 25 giugno in Piazza Regina Margherita, Lancusi, ore 21) con una novità. Dalla tradizione del teatro di Eduardo Scarpetta i ragazzi del gruppo, guidati come sempre da Antonio Portanova, affrontano stavolta il teatro più moderno di Gaetano di Maio, commediografo partenopeo autore di testi teatrali di grande successo, la cui famiglia vantava una lunga tradizione di scrittori e di uomini di teatro.
Le opere di Gaetano di Maio, l'autore del teatro Sannazzaro, famoso soprattutto per il copione "'Mpriesteme a mugliereta" si distribuiscono dagli anni Settanta fino ad arrivare all'inizio dei Novanta; il suo stile
è certamente più incisivo rispetto a quello di Scarpetta: è verace, schietto, a tratti necessariamente volgare.
è certamente più incisivo rispetto a quello di Scarpetta: è verace, schietto, a tratti necessariamente volgare.
La commedia che gli Amici di Liuccia hanno scelto di portare per la prima volta in scena, in occasione dei festeggiamenti di San Giovanni Battista, è “Gennaro Belvedere, testimone cieco (ovvero ‘e denare fanno venì a vista ‘e cecate)”, farsa in due atti scritta a quattro mani con la sorella Olimpia.
‘Gennaro Belvedere’ è un copione di scottante attualità, che tocca con graffiante umorismo la problematica dei falsi invalidi: un racconto comico, ma realistico e disincantato allo stesso tempo, sulle truffe e sui raggiri che una famiglia poverissima dei quartieri più degradati di Napoli si trova ad affrontare per poter portare qualcosa in tavola. Qui tutti i personaggi, per un motivo o l’altro, pensano al proprio tornaconto e sembrano costretti ad inseguire un solo ideale, quello del soldo.
‘Gennaro Belvedere’ è un copione di scottante attualità, che tocca con graffiante umorismo la problematica dei falsi invalidi: un racconto comico, ma realistico e disincantato allo stesso tempo, sulle truffe e sui raggiri che una famiglia poverissima dei quartieri più degradati di Napoli si trova ad affrontare per poter portare qualcosa in tavola. Qui tutti i personaggi, per un motivo o l’altro, pensano al proprio tornaconto e sembrano costretti ad inseguire un solo ideale, quello del soldo.
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di Gerardo de Luca
Esilarante, divertente e, scusatemi se oso, oramai alla frutta!!! La saga di Sex and the City è, a questo punto, compiuta. Sfido gli autori ad allungare il brodo con un sequel degno di menzione, farebbero bene a chiuderla qui, in modo da evitare la distruzione di quello che di bello, unico ed originale c’è stato. Sex and the City è un avvenimento, un fenomeno di costume, una rivoluzione culturale, uno tsunami erotico mai visto prima sul piccolo e politicamente corretto tubo catodico.
Esilarante, divertente e, scusatemi se oso, oramai alla frutta!!! La saga di Sex and the City è, a questo punto, compiuta. Sfido gli autori ad allungare il brodo con un sequel degno di menzione, farebbero bene a chiuderla qui, in modo da evitare la distruzione di quello che di bello, unico ed originale c’è stato. Sex and the City è un avvenimento, un fenomeno di costume, una rivoluzione culturale, uno tsunami erotico mai visto prima sul piccolo e politicamente corretto tubo catodico.
Ha segnato il tempo con oltre 50 nomination agli Emmy (7 vinti!) e 24 nomination ai Golden Globes (dei quali 8 vinti!!). Attraverso quasi 100 episodi, dal 1998 al 2004, si è parlato di problemi sessuali, lavorativi e soprattutto di cuore, ponendo quesiti sull’universo maschile e su quello femminile con opinioni che ci hanno saputo dare le giuste risposte alle quotidiane difficoltà tra i due diversi generi e non.
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