
Salerno. In Campania la spesa media per i consumi energetici su base annua potrebbe decrescere di circa 1.200 euro (1.152,6 €), se i proprietari di appartamenti (superficie considerata 100 m2) attivassero interventi di efficientamento in grado di fare scattare il passaggio dalla classe a maggiore dispersione (G) a quella con più capacità di trattenere il calore prodotto. L'elaborazione del Centro Studi Ance Salerno prende spunto dai dati Istat ("I consumi energetici delle famiglie - anno 2013") diffusi nel mese di dicembre 2014. In base a questa rilevazione la spesa media per consumi energetici delle famiglie in Campania ammonta a 1.356 €. Se si considera tale parametro - considerando che la maggioranza delle abitazioni presenti sul territorio regionale si trova in classe "G" - e si attuano interventi tali da ridurre i consumi al livello di quelli previsti per la classe "A", si ottiene un risparmio dell'85%. In termini assoluti il passaggio di un appartamento di 100 m2 dalla classe "G" alla classe "A" potrebbe ridurre il consumo di gasolio da 1.356 € a 203.4 € in dodici mesi, con un risparmio di 1.152,6 €. E' evidente che, aldilà dell'ipotesi messa a fuoco, anche procedendo in maniera più graduale (traghettando, cioè, gli appartamenti in classe "G" verso le classi immediatamente superiori) si conseguirebbero, in ogni caso, risparmi significativi: dalla classe G alla classe F il 20%; dalla classe F alla classe E il 25%; dalla classe E alla classe D il 25%; dalla classe D alla classe C il 22,2%; dalla classe C alla classe B il 28,6%; dalla classe B alla classe A il 40%.
In Campania se si va a scomporre la percentuale complessiva della spesa per i consumi energetici su base annua, si individua l'energia elettrica (45,9%) come principale fonte di alimentazione, seguita da: metano (33,3%); gasolio (1,3%); GPL (11%); legna o pellet (8,5%). Sul piano della spesa media complessiva delle famiglie va detto che il valore di 1.356 € è nettamente al di sotto della media Italia (1.635 €) anche, naturalmente, in considerazione delle caratteristiche climatiche che connotano la regione. I consumi più alti, infatti, si localizzano in Valle d'Aosta (2.000 €); Emilia Romagna (1.916 €); Veneto (1.898 €); Lombardia (1.823 €); Piemonte (1.822 €); Friuli Venezia Giulia (1.780 €).