Acerra. Proseguono senza sosta i presidi degli abitanti di Acerra presso il termovalorizzatore locale, allo scopo di impedire l'ingresso dei camion con le ecoballe. Oltre un centinaio le persone presenti dinanzi all'ingresso dell'inceneritore, tra le quali molti studenti di licei della zona. La protesta è stata ulteriormente rinfocolata dalla diffusione della notizia dell'abbruciatura di alcune ecoballe del sito ebolitano di Coda di Volpe all'interno dell'impianto. Lo smaltimento è stato tuttavia bloccato dall'assessore regionale all'Ambiente, Giovanni Romano: "Se si continuerà così - ha dichiarato - ci ritroveremo con la spazzatura per strada". Si terrà nel pomeriggio in Prefettura, a Napoli, un tavolo d'urgenza al quale parteciperanno i comitati, il sindaco di Acerra Raffaele Lettieri, rappresentanti della Regione e delegati del gruppo A2A cui fa capo la società che gestisce il termovalorizzatore. Perché è proprio contro l'impianto acerrese che si sta appuntando la battaglia degli attivisti in presidio permanente, giudicato tutt'altro che sicuro. Nel frattempo, i camion carichi delle ecoballe ebolitane, all'incirca una trentina, hanno dovuto far ritorno al punto di partenza dopo aver sostato inutilmente per due giorni davanti ai cancelli.

Acerra. Non si placano le proteste dei residenti di Acerra nei confronti della decisione di far confluire nel termovalorizzatore locale le ecoballe provenienti dal sito di Coda di Volpe, nel comune di Eboli. Nel corso della notte oltre duecento persone hanno presidiato i cancelli d'ingresso all'inceneritore; presente un numero considerevole di madri, preoccupate dalla qualità dei rifiuti ebolitani. In mattinata poi, una decina di persone ha provato a bloccare l'ingresso dei camion di rifiuti. Già nello scorso weekend diversi studenti e le donne del neonato comitato delle "mamme coraggio" protestarono in Comune chiedendo al sindaco Raffaele Lettieri di impedire l'arrivo delle ecoballe salernitane nel sito acerrano. E ieri, nel corso dell'omelia per la commemorazione dei defunti, il vescovo di Acerra, monsignor Antonio Di Donna, ha ammonito: "Ho l'impressione che la popolazione sia destinata a diventare scarto perchè i signori della distruzione del creato e della morte così hanno deciso. Condivido la proccupazione di mamme e studenti: ogni famiglia ad Acerra vive il dramma di un malato di cancro".

Acerra. Acerra dice no alle ecoballe del sito di Coda di Volpe, nel comune di Eboli, e si oppone ancora una volta al termovalorizzatore. Questa mattina, come riporta un'agenzia Ansa, centinaia di persone tra studenti e mamme del posto hanno manifestato all'interno del municipio locale mentre era in corso il consiglio comunale. I manifestanti hanno sollevato tutte le loro preoccupazioni circa la qualità delle ecoballe, chiedendo all'amministrazione di bloccare l'incenerimento dei rifiuti ebolitani. Inoltre, hanno sottolineato ancora una volta la pericolosità del termovalorizzatore stesso, ritenuto "non a norma".

Napoli. In Campania sono 143 i comuni che hanno raggiunto la percentuale del 65% di raccolta differenziata, come previsto dalla legge (lo scorso anno erano 83). Comuni che diventano ben 230 (oltre il 65% del totale) se consideriamo la quota del 55% di raccolta differenziata un risultato che dimostra che esiste una Campania Riciclona, radicata, che si consolida in quantità e qualità. Questi i numeri della decima edizione del "Premio Comuni Ricicloni Campania 2014" di Legambiente, il riconoscimento ai Comuni per la migliore qualità di raccolta differenziata. E' Sassano, comune salernitano di oltre 5mila abitanti, con il 92,95 % di raccolta differenziata e 92,07 indice IPAC, il "Comune Riciclone Campano" 2014. Al posto d'onore Casal Velino con l'84,80% di raccolta differenziata e 89,36 di indice IPAC, medaglia di bronzo per il comune salernitano di Roccadaspide con il 94,57% e 88,20 di indice IPAC. Per quanto riguarda la classifica dei Capoluoghi di Provincia, la maglia rosa spetta a Salerno con 65% di raccolta differenziata, seguita da Benevento con il 64 %. Solo queste due città hanno fornito i dati mentre per gli altri tre capoluoghi di provincia si è fatto ricorso, solo per completezza delle informazioni, ai dati del sito ORR. Avellino comunque si piazza terza con il 55 %, segue Caserta con 45 % chiude Napoli con il 21%.