Salerno. "Della gestione della mala sanità non se ne può più, i cittadini ed i lavoratori dell'ASL Salerno non possono più attendere i tempi della politica, con ansia si resta in attesa dello sblocco della nomina del Commissario ad Acta per la Sanità in Regione Campania". E' quanto scrive la Uil Fpl in merito alla proclamazione della stato di agitazione dei dipendenti Asl di Salerno. "Le motivazioni - si legge ancora - del congelamento dell'esecuzione dell'accordo sottoscritto il 03/08/2015 appaiono incomprensibili soprattutto sulla scorta delle dichiarazioni rese dallo stesso Commissario ASL nella riunione del 26 Agosto, e poi a più riprese ribadite dallo stesso, cioè che "... si dichiara favorevole all'Accordo concluso con il dott. Squillante..."...". "Il dott. Squillante - si legge ancora - è stato, congiuntamente al dott. Bartoletti, l'espressione più inadatta per la gestione della sanità nella Provincia di Salerno, entrambi, validissimi nelle loro professioni, si sono rilevati del tutto inadeguati al ruolo che hanno svolto. Il primo vantandosi "di aver gestito scimmie e di aver risanato bilanci" che il suo successore Squillante ha poi categoricamente smentito asserendo che lui stesso ha provveduto a risanare; tutto si è badato meno che alla corretta gestione della salute dei cittadini, ospedali chiusi e alla vigilia delle elezioni regionali "magicamente" da riaprire, gestione assistenza domiciliare in totale fallimento; inadeguatezza del modello emergenza territoriale 118 alle reali esigenze del territorio (non si è provveduto, tra l'altro, alla dovuta valutazione dei processi di internalizzazione così come previsto dalla normativa vigente); centri accreditati perennemente in crisi in quanto lamentano ritardi cronici di pagamento; mancata omogeneizzazione dei trattamenti giuridici ed economici; relazioni sindacali conflittuali e senza nessuna soluzione di sorta".