
Salerno. Si è conclusa ieri la 47 ° edizione della Fiera Vinitaly, svoltasi dal 7 al 10 aprile a Verona. 4.200 espositori provenienti da 23 Paesi di tutto il mondo, con circa 160.000 visitatori. Tra tutti i padiglioni presenti alla Fiera, uno è stato dedicato alla Regione Campania, presente con 27 espositori. Qual è l'impatto economico di una Fiera come questa? Questo è stato il tema trattato nel nuovo appuntamento settimanale con "Salerno Parla". Gli ospiti presenti in studio per discutere di ciò, sono stati: Vittorio Sangiorgio, Presidente Provinciale Coldiretti di Salerno; Raffaele Ferraioli, Sindaco di Furore e Gennaro Capo, Sindaco di Castel San Lorenzo. "Ogni anno su Vinitaly, ci sono gli occhi del mondo che cercano di capire cosa sta succedendo in Italia - ha detto Sangiorgio - Noi siamo il primo Paese esportatore nel mondo, il settore del vino si sta sviluppando sempre di più sia in termini di persone occupate che in termini di produzione e fatturato. Con grande capacità, la Regione Campania si è presentata molto bene a Vinitaly, anche rispetto ad altre Regioni italiane". "Sono stati 3 giorni molto intensi - ha detto in apertura Guido Arzano, Presidente della Camera di Commercio di Salerno - Il nostro stand è stato molto interessante per i buyers che sono arrivati. Con 27 espositori, non ci siamo fatti mancare nulla, con la Campania tutta unita. Dopo questa 3 giorni resta la speranza di aver colto nel segno, di aver dato alle nostre imprese del settore, la possibilità di produrre e realizzare un buon business e resta l'esperienza che intenderemo migliorare in futuro. A chi ha parlato di una carta d'identità del vino - ha proseguito Arzano- dico che non credo che risolverebbe il problema dei falsi che fanno all'estero. Io propendo per la qualità del prodotto, per il gusto, per il sapore e per l'incontro con il consumatore. Il salto di qualità da fare, è la certificazione territoriale che ci metterebbe al riparo dalla contraffazione. I Comuni possono fare tanto e noi ci aspettiamo che lo facciano nonostante le tante difficoltà". Quindi è possibile fare sistema in questo settore? A questa domanda ha cercato di dare una risposta il Sindaco Capo: "Quello di fare sistema è un problema che coinvolge soprattutto le nostre realtà, dove ci sono troppe individualità. Occorrerebbe un organismo sovra comunale che unisca tutte le zone. Noi stiamo cercando di farlo, con la creazione di un Comitato a cui hanno aderito già diversi Comuni della mia zona. Questo Comitato proporrà - ha continuato il Sindaco - la nascita di un Distretto rurale agro-alimentare di qualità per fare sistema tra i nostri territori che oltretutto sono isolati anche per quanto riguarda la viabilità". In collegamento da Verona, ha parlato anche Pietro Caggiano, componente della giunta della Camera di Commercio di Salerno: "Qui al Vinitaly, abbiamo presentato una vitivinicoltura nuova. Siamo usciti dal vecchio sistema di pseudo cooperativa che non valorizzava né l'impresa, né il territorio e grazie a queste imprese, da 10 anni ormai, si sta creando una nuova viticoltura che riscuote successo sia tra i buyers, sia tra i consumatori finali". "Dobbiamo imparare a vendere il territorio, non solo il vino - ha detto il Sindaco Ferraioli - Noi in costiera lo stiamo facendo, soprattutto nelle zone interne. Come coordinatore regionale delle città del vino, posso dire che noi vogliamo mettere insieme produttori, albergatori e ristoratori delle zone interne e deviare una parte del flusso turistico verso queste aree. Questo lo stiamo facendo in ambito privato e non pubblico, perché la Regione è assente. I 50 Comuni che hanno aderito, faranno sconti tramite una card speciale che prevedrà incentivi per i turisti che arrivano in questi luoghi". Secondo un'indagine condotta da Coldiretti, i consumi del vino sono crollati ai minimi dall'Unità d'Italia. "Io non mi preoccupo di questa contrazione - ha detto Ferraioli - perché punto sulla qualità. I vini di qualità infatti, non hanno subìto nessuna contrazione, anzi c'è stato un aumento della domanda". Anche per Sangiorgio, questo non è un dato negativo: "Non è un dato negativo, perché cresce e cambia l'approccio al vino. Prima infatti, il vino si beveva a tavola come elemento integrativo a prescindere, oggi invece ogni vino viene abbinato alle varie pietanze. Il vino non va tracannato, ma assaggiato". Sempre da Verona, è intervenuta anche l'Onorevole Daniela Nugnes, consigliere per l'Agricoltura della Regione Campania. "Era nostro dovere essere qui, per dare un segnale compatto di un territorio che merita, anche perché la Campania è l'unica Regione d'Italia che si caratterizza per non avere vigneti internazionali. Abbiamo puntato 10 anni fa sui vigneti autoctoni e abbiamo avuto un'ottima risposta dal settore. Per quanto riguarda Salerno, posso dire che c'è un connubio perfetto tra vino e territorio, con i suoi paesaggi meravigliosi. Per crescere - ha continuato l'On. Nugnes - non solo turismo e agricoltura devono mettersi insieme, ma anche la difesa del sottosuolo è importante. Stiamo agendo sulla nostra programmazione, insieme agli altri Assessorati, per rendere appetibile il territorio sotto tutti i punti di vista". La crescita di questo settore è rilevabile anche e soprattutto dai mercati esteri: "In questi mercati stiamo crescendo a livello di esportazione, anche a doppia cifra, anche in Cina, dove c'è un consumo abbastanza elevato di vino, grazie alla Francia prima e all'Italia poi. E' un mercato in forte espansione e sul quale dobbiamo crescere ancora di più". In chiusura tutti si augurano un aiuto da parte delle istituzioni per rendere sempre più importante questo settore, perché come cita il motto della Campania per questa 47 ° edizione del Vintality "Da noi il vino è arte".