
"L'emergenza idrica a Salerno e Provincia non e' il prodotto di cause naturali, ma la risultante di anni di malgoverno e di scelte politiche che hanno devastato i territori ,violentandoli con una cementificazione selvaggia,e di incuria per le infrastrutture affidata ad una gestione ,fatta da professionisti della politica che occupano ruoli gestionali senza alcuna competenza specifica . Non e' accettabile in alcun modo , che nel XXI secolo , 500mila persone nel nostro paese vengano private di un bene primario come l'acqua , e Dio solo sa fino a quando,laddove perfino in territori martoriati e privi di infrastrutture moderne come quelli palestinesi e' garantita l'acqua per 90 minuti al giorno.
In questa povera Italia che solo davanti ad una crisi economica e morale senza precedenti nella storia repubblicana,sta lentamente prendendo coscienza della drammatica realta'in cui l'ha gettata quindici anni di governo Berlusconiano , a pagare sono ancora una volta i cittadini,l'ambiente ed il territorio. Davanti a problemi che incidono in maniera cosi' negativa sulla qualita' della vita delle nostre comunita' i cittadini hanno diritto di sapere , e le istituzioni l'obbligo di dare risposte,iniziando ,da chi gestisce e sara' chiamato a gestire l'emergenza e le risorse economiche necesarie agli interventi di ripristino ,se, come sembra saranno quegli stessi uomini che non l'hanno evitata , al perche' in tanti stati europei sono realizzate strutture idriche di emergenza e in Italia no.
Nel profondo disagio che sta condizionando la vita di moltissimi cittadini salernitani, vi e'dramma silenzioso di tanti anziani soli e dei portatori di handicap , lasciati soli a se stessi, ed aiutati ,quando fortunati ,dalla solidarieta'delle piccole micro comunita' di condominio o quartiere. Non e' tollerabile che i cittadini , soprattutto se meno difesi ,siano abbandonati dalle istituzioni e non possano essere aiutati dagli interventi in loro sostegno delle comunita' di cui fanno parte.Cosa sta facendo le istituzioni? quali sono le decisioni e le azioni prese dagli amministratori locali, quali dall'assessore alle politiche sociali della Provincia ?.
Davanti al silenzio assordante delle istituzioni e' necessario aprire un confronto pubblico vero, e a questo proposito invito il l' Assessore Regionale alle opere pubbliche Cosenza ad accettare un pubblico confronto su quanto accaduto e sulle scelte politiche che sono state fatte".