Roma. Si è conclusa qualche settimana fa con un grande successo di ascolti la fortunata serie televisiva ambientata a Trieste "Il silenzio dell'acqua". Accanto ai protagonisti Giorgio Pasotti ed Ambra Angiolini, a catalizzare l'attenzione del pubblico con un ruolo cruciale ed un'interpretazione televisiva magistrale la giovanissima Sabrina Martina. La 20enne originaria di Rho ha confidato le sue emozioni e ripercorso le tappe salienti della sua breve ma già intensa carriera ai nostri microfoni: "All'inizio non pensavo di poter intraprendere un percorso del genere - esordisce - Facevo danza, in particolare quella classica, e mi divertivo. Scattando ritualmente delle foto di famiglia ho avuto occasione di incontrare delle persone che mi hanno spalancato le porte di questo mondo attraverso brevi comparse. Da qui, mi sono ritrovata a scoprire un settore che mi ha subito affascinata. Da qui i primi provini, gli esordi su Boing e poi le prime grandi occasioni".

 

Nel 2017 interpreta Priscilla ne "La Ragazza nella nebbia" di Donato Carrisi ma l'apice viene toccato prima in tv con la prima stagione de "La Strada di Casa" e subito dopo al cinema con "Nessuno come noi" di Volfango De Biasi e Luca Bianchini, commedia sentimentale ambientata nella Torino degli anni '80, stesso o quasi sfondo paesaggistico della seguitissima fiction Rai: "E' stata la mia, prima, vera esperienza - prosegue Sabrina - Essere impegnata quotidianamente su un set, cercare di apprendere trucchi del mestiere, seguire passo passo gli sviluppi dinamici delle riprese. Ho avuto la fortuna di avere accanto a me un maestro come Alessio Boni che ha messo me e gli altri artisti più giovani in condizioni di lavorare serenamente e dare il meglio di noi. Con lo stesso clima abbiamo girato ed ormai ultimato le riprese della seconda serie che sarà tra non molto di nuovo in onda sulla rete ammiraglia".

 

Minimo comun denominatore tra la serie di Rai 1 e quella di Canale 5 da poco conclusasi, l'attore Thomas Trabacchi, passato dal ruolo di Michele, compagno della madre e successivamente colpevole principale, a quello di papà Giovanni: "E' sempre gratificante poter lavorare con artisti stimati e poliedrici - spiega la giovane attrice milanese - La mia fortuna è stata quella di aver incontrato un regista come Pier Belloni che è stato davvero prezioso in tutto. Sul set, soprattutto tra noi più giovani, si è creato un contesto amichevole, una vera e propria piccola famiglia che continua ad essere tale anche terminata la produzione". Nell'ultima puntata si scoprirà essere stata proprio lei, Grazia (la nostra Sabrina Martina), ad aver ucciso l'oggetto del desiderio di un intero paese e personaggio attorno a cui ruota l'intera trama, Laura Mancini. Finirà davvero così o ci sarà un seguito con nuovi risvolti?: "E' stato un ruolo davvero delicato, ma altrettanto stimolante. Ad oggi non è dato sapere se ci sarà una seconda stagione o meno. Restiamo in attesa".

 

Sul suo futuro, Sabrina ha le idee chiare: "Voglio studiare psicologia (e nel tempo libero dedicarmi agli hobby sportivi come nuoto ed equitazione), visto che è un'orbita che ben si sposa anche con gli impegni di recitazione e per l'interpretazione di alcuni ruoli. Naturalmente ci saranno provini ed altri progetti in cantiere ma andiamo avanti per gradi. Cinema o tv? Dipende dai progetti, sicuramente non disdegno nulla così come successivamente non escludo di potermi dedicare alla radio piuttosto che al teatro".

 

Si ringraziano per la disponibilità Sabrina Martina e Sara Martinelli dello Studio Emme 2011.

Milano/Roma. Il caleidoscopico mondo della moda offre la possibilità di imbattersi in storie che meritano di essere raccontate. Una di queste è sicuramente quella di Besy (Besjana) Gorreja, origini albanesi ma trapiantata ben presto a Milano, deus ex machina della seguitissima pagina "SweetVitaMea": "Tutto nasce nell'Agosto del 2016 - confida ai nostri microfoni - Ero da poco iscritta ad Instagram ma non prendevo in considerazione la possibilità che attraverso un social potessi essere contattata e successivamente scelta per rappresentare aziende e brand di fama internazionale. I primi contatti risalgono ad un rinomato brand per gioielli a Londra, da qui iniziano i miei primi viaggi, la vita da explorer nel lifestyle e le prime apparizioni da modella ed influencer in Italia e nel mondo. Il raggio si espande a macchia d'olio, di fatti vengo ingaggiata anche per promuovere hotel e tanto altro, non limitandosi solo al settore 'fashion' ma divenendo brand ambassador a 360°". La caratteristica più unica che rara che contraddistingue Besy è l'eterocromia, ossia il tratto somatico di quegli individui che presentano differente colorazione di due parti del corpo, solitamente gli occhi: "Sicuramente questo è stato un mio punto di forza - ha proseguito - ma non voglio che il mio talento venga ricollegato solo a questa cosa. Il motivo per cui aprii la pagina Instragram, infatti, fu per il semplice fatto che il destino sconfisse una delle mie scelte del cuore. Dopo aver perso una battaglia, ebbi la forza di rialzarmi e di ricominciare a vivere di nuovo con 'SweetVitaMea - la mia dolce vita' che non è altro che l'essenza di una giovane donna che sa qual è il suo valore e va avanti per canalizzarlo. Ho studiato lingue e letterature straniere ma ho sempre avuto una certa passione per il marketing, content creating e da qui nasce la passione per il personal branding. Ho tutta l'intenzione di crescere per puntare a raggiungere il mondo della tv dalla porta principale, puntando sulla creatività e su un approccio autentico ed originale, genuino. Il segreto è essere se stessi comunque e dovunque, anche valorizzarsi sfruttando la potenza dei social ma con l'improvvisazione non si va da nessuna parte, anzi si rischia di compromettere tutto: bisogna prepararsi, affinarsi culturalmente, emanare positività, investire con raziocinio su se stessi. Ragion per cui, ad esempio, ho partnership con diverse agenzie ma alla fine scelgo di rappresentarmi principalmente da sola". Insomma, un fiume in piena di cui sentiremo sicuramente parlare...

 

Si ringrazia per la collaborazione l'agenzia JM Milano - Moda e Pubblicità di Massimo Mandelli.

Roma. Un'artista poliedrica destinata ad una fulgida carriera. Un volto pronto a spaccare il tubo catodico di tv e naturalmente cinema, entrato ben presto nel cuore delle nuove generazioni ma che si sta facendo apprezzare anche al grande pubblico. E' la brillante cinese trapiantata a Roma Tiffany Zhou che ai nostri microfoni ripercorre le tappe salienti del suo percorso:

 

• Come è nata la vocazione per la recitazione? Quale strada professionale hai percorso prima del tuo primo lavoro?

 

"Tutto è nato da un incontro con la mia agente Veronica Carbone, che mi ha notata e invogliata a studiare recitazione. Non dimenticherò mai le sue parole "TU DEVI FARE L'ATTRICE". Mi ha convinta a credere nei miei sogni, a intraprendere questa strada e quindi mi sono messa a studiare il metodo Stanislavski. All'epoca ero minorenne, ma con tanta voglia di crescere. Non immaginavo…Ho iniziato ad amare questo mestiere ed è diventata la mia passione "recitare", tanto che mi ha portato ad essere Yuki Abe nella serie televisiva Maggie and Bianca Fashion Friends e toccare anche il grande schermo. Prima di intraprendere questo percorso attoriale, facevo la modella per varie riviste specializzate. E ho avuto anche una Girls Band dove cantavo con altre ragazze".

 

• Cinese d'origine ma romana d'adozione. Hai mai pensato di tornare nel tuo paese e magari affrontare esperienze professionali ben diverse?

 

"Si d'adozione, ma innamorata dell'Italia, ormai è la mia casa. Chiaramente sono legata alla mia cultura e terra d'origine, in Cina, ci sono nata e ho lì gran parte della mia famiglia, ma ormai ci vado solo per vacanze e per lavoro. Non escludo di ritornare e iniziare un percorso nuovo, ma sicuramente per creare nuovi progetti cinematografici, il famoso ponte Cina - Italia, che ormai si sta verificando anche in ambiti diversi".

 

• Attrice ma anche modella. Come mantenere in piedi il legame tra i due settori?

 

"Lavoro meno come modella, nonostante le richieste, sto cercando di portare avanti il mio lavoro di attrice, cementandomi anche in produzioni indipendenti, vista la difficoltà di richieste di ruoli orientali".

 

• Quali esperienze lavorative ti hanno segnato di più? A quale persona senti di dire grazie per consigli e trucchi del mestiere?

 

"Sicuramente la serie televisiva, Maggie e Bianca, un' esperienza unica, un anno e mezzo di lavoro, cinque giorni a settimana sul set, con allenamento e prove di ballo, scene su scene, ore e ore di lavoro, ma è stata preziosa, un esperienza unica, oltre a darmi un enorme popolarità. Grazie alla mia famiglia che nel suo mi ha permesso di continuare questo percorso. Grazie alla mia agente che mi ha dato molti consigli e seguita in tutti questi anni, grazie alla serie tv e grazie a tutti quelli che hanno e credono in me. I miei fan per tutto il supporto che mi danno e continuano ad attendere i miei futuri progetti. Aneddoti legati a set e shooting veramente sono tanti! Ma quello che mi è rimasto nel mio cuore e mi ha fatto divertire tanto e la collaborazione con Lillo e Paolo Ruffini, nel film "Modalità aereo" di Fausto Brizzi. Durante le pause, insieme a loro abbiamo fatto molti video divertenti, che abbiamo postato su i nostri social network, (Instagram - itstiffanyzhou). Inoltre è nata una reciproca amicizia e stima".

 

• Progetti presenti e futuri...

 

"Ci sono vari progetti in cantiere ma come si sa per ora….. top secret. Posso solo dirti che sono in viaggio per Parigi, per un programma televisivo, produzione cinese, dove sarò ospite, per parlare del mio lavoro di attrice in Italia".

 

• Rapporto con i social ed eventuale partecipazione a reality show, teatro o radio...

 

"Io amo i social, soprattutto Instagram, mi permette di stare in contatto con la gente che vuole sapere di me. Condivido le novità di lavoro, foto della mia vita quotidiana, viaggi, amici e così sanno che alla fine oltre ai miei sogni, sono solo una semplice ragazza. Mi piacerebbe molto partecipare a reality show, chi sa…Teatro e radio non li escludo, sarebbe una bella e nuova esperienza".

 

Si ringraziano Tiffany Zhou per l'amichevole collaborazione e Veronica Carbone per la professionalità e disponibilità.

Roma/Palermo. Lo sport, il calcio in particolare, nel dna e una passione nata per gioco e portata avanti con competenza, audacia e con la voglia di continuare a sognare in grande. E' il ritratto della giovane giornalista palermitana Giulia Anello che all'indiscutibile bellezza unisce savoir faire e tanta bravura. "Ho sempre amato e praticato sport fin da quando ero molto piccola, quindi, questo mi ha portato a seguirlo con grande piacere e attenzione anche in televisione - ha spiegato nell'intervista concessa ai nostri microfoni - In casa mia, tra l'altro, sono molto tifosi e appassionati di calcio, quindi sono praticamente cresciuta a pane a pallone, così finito il liceo mi sono avvicinata al mondo del giornalismo, ma all'inizio solo per gioco, perché nonostante mi fosse sempre piaciuto scrivere e parlare non avevo mai considerato l'idea di intraprendere questa strada. Col tempo peró, mi sono resa conto che non avrei potuto fare scelta migliore e ho deciso di continuare su questa via, che seppur a volte complicata, indescrivibilmente bella e appagante".

 

Un binomio indissolubile quello tra Giulia e lo sport, inteso anche come disciplina attiva: "Ho praticato per molti anni ginnastica artistica, quindi da piccola il mio sogno nel cassetto era poter diventare una ginnasta a livelli internazionali, poi un piccolo problema al ginocchio mi ha messo di fronte ad una brutta realtà, e da quel momento in poi mi sarebbe piaciuto diventare avvocato. Desiderio che ho accantonato una volta trovata la mia vera strada. Ho frequentato il liceo classifico, mi sono diplomata, e mi sono iscritta all'università, alla facoltà di giurisprudenza, dove ho frequentato solo un anno. Poi mi sono tuffata nel mondo del giornalismo, seguendo anche la facoltà di scienze della comunicazione ma non ho terminato i miei studi universitari. Ma non ti nego che non ho del tutto abbandonato io pensiero di rimettermi sui libri per laurearmi. Quindi, chissà, magari un giorno... "

 

Una missione, quella editoriale, non semplice ma altrettanto variegata: "Amo questo settore e spero di poter continuare e crescere sempre di più. Ma amo le sfide, quindi non escludo possibilità alcuna. Certamente, se mi si presentasse l'opportunità di confrontarmi con qualcosa di nuovo non mi precluderei la possibilità. Più che aneddoti ciò che ricordo ancora con grande piacere è sicuramente l'emozione provata in ogni mia prima volta: alla prima apparizione in tv, per esempio, mi tremava la voce così come quando parlai per la prima volta ad un microfono radiofonico. Per non parlare di quando ho assistito dal vivo alla prima conferenza stampa, mi sono sentita catapultata in un altro mondo. Insomma, emozioni uniche, che aldilà di tutto porterò sempre con me".

 

L'amore per il proprio territorio non sempre può camminare di pari passo con le aspettative professionali ma..."Nonostante sia molto legata alla mia Sicilia, la terra del sole e del mare, non nego che mi piacerebbe provare anche qualche esperienza altrove, sarebbe bello potersi confrontare con le altre realtà, altre culture, seppur sia consapevole che Palermo, a mio avviso una delle città più calorose accoglienti del mondo, mi mancherebbe molto". "Rapporto con i social? Ottimo, ormai fanno interamente parte della mia vita. Lavoro molto soprattutto su Facebook, ogni giorno infatti, su Mediagol.it mi occupo di curare una rassegna in diretta con tutte le notizie più importanti relative al Palermo Calcio, un format che mi ha permesso di instaurare un ottimo rapporto con la tifoseria palermitana e questo è un aspetto dei social che mi piace molto - prosegue Giulia - Al contrario, mi sento di criticare chi invece usa i social per offendere, ledere l'immagine o destabilizzare la serenità di determinate persone. Io stessa, per esempio, sono stata vittima di un hacker sul mio profilo Instagram, quindi mi auguro che ben presto tutti possano capire la verità utilità dei social. Tra i miei obiettivi futuri, sicuramente c'e Quello di continuare a crescere e migliorare professionalmente".

 

Infine un giudizio spassionato sull'attualità calcistica: "Inutile dire che quest'anno il Palermo a livello societario ne ha passate di ogni. Il caos che ha travolto il club rosanero ha molto destabilizzato l'ambiente, questo è innegabile, ma un plauso va sicuramente al tecnico, Roberto Stellone (fino a quando in sella), e alla squadra che ha saputo discostarsi dalle vicende extracalcistiche. La lotta per la Serie A è dura, e in queste giornate si sta accendendo sempre di più. Il Brescia ha dimostrato di avere tutte le carte in regola e meritare la promozione. Ai play-off, oltre al Palermo se non dovesse riuscire a scavalcare il Lecce all'ultima curva, terrei d'occhio il Pescara. Dalla A alla B 'puntavo' sul Bologna come terza retrocessa ma a quanto pare la lotta è ristretta ad Empoli, Udinese e Genoa".