
Salerno. Hanno approfittato di un meeting di Poste Italiane in corso di svolgimento presso il Grand Hotel Salerno per "fare irruzione" pacificamente, e dopo avere ottenuto il permesso, all'interno della sala allo scopo di chiarire ai dirigenti ancora una volta le loro ragioni. Così, una delegazione di rappresentanti di una ventina di Comuni del Cilento e del Vallo di Diano ha evidenziato tutte le proprie rimostranze nei confronti della decisione di Poste Italiane di tagliare 37 uffici periferici dislocati nel comprensorio, manovra inizialmente prevista per il giorno 10 e poi rinviata al 28 Dicembre, come stabilito da una nota della Prefettura. Ai sindaci, tuttavia, non basta questa serie precaria di rinvii a catena, bensì una presa di posizione netta e decisa dell'azienda, che si traduca con la sospensione del provvedimento decisorio. Poste Italiane, al momento, sembra tuttavia convinta dell'atto e non intende smuoversi dai propri passi. Una diversa delegazione istituzionale, invece, si è recata, sempre nella giornata di ieri, a Napoli, per chiedere un intervento diretto della Regione sul merito della querelle.