
Pisciotta-Palinuro. Bagarinaggio illegale anche sulle stazioni dei treni. E' lo strano episodio in cui si è imbattuto un turista di ritorno da Palinuro, dove, a seguito della biglietteria chiusa, ha dovuto "ripiegare" su un bagarino per acquistare il biglietto del treno. Queste le sue parole inviate a "Dillo il Mattino", la rubrica del noto quotidiano: «Desidererei raccontare brevemente la storia del mio rientro da Palinuro con il treno. Sabato 18 agosto, alle ore 12.30 circa, mi sono presentato alla stazione ferroviaria di Palinuro-Pisciotta per prendere il treno per Napoli. La prima sorpresa è stata quella di non poter fare il biglietto perchè lo sportello era chiuso (qualcuno sosteneva che il sabato e la domenica gli addetti di Trenitalia non lavorino) e la macchinetta inesistente. Io e anche altri viaggiatori, approfittando per rifocillarci, ci siamo rifugiati nel bar della stazione e abbiamo al proprietario se avesse i biglietti chilometrici da vendere. Egli ci ha risposto che non vendeva biglietti ferroviari però ci ha indicato un signore che in quel momento in piedi all'aperto stava staccando dei titoli di viaggio (il tipo indossava una uniforme tipo Trenitalia). Insomma io ho fatto un biglietto contrattando il prezzo a 9.50 euro, altri hanno pagato anche di più. Mi chiedo se tutto ciò sia normale ». A meno di smentite, il quotidiano IRNO.IT si chiede, invece, nell'ottica di un turismo sempre vagheggiato nel salernitano, se sia normale che negli scali ferroviari delle maggiori località balneari le biglietterie siano chiuse all'ora di punta.