Milano. Piccole idee che semplificano la vita. Avete mai pensato di andare in vacanza ma il vostro Fido vi ha supplicato con gli occhioni dolci di non lasciarlo con la nonna e voi avete desistito? Chiunque abbia a cuore un pet, sicuramente avrà passato questa triste fase. Del resto in Italia una famiglia su due ha almeno un animale domestico, anzi circa 50mila italiani hanno scelto la compagnia di un'iguana. Ma come risolvere il problema? Dall'idea di un ragazzo di Roccapiemonte, trapiantato a Milano, e della sua compagna nasce
Petme.it, il primo social "petwork". "Petme - risponde Carlo Crudele, l'ideatore che da sempre si occupa di comunicazione - è innanzitutto una piattaforma online che ha l'obiettivo di diventare un punto di riferimento per gli amanti degli animali. Al momento il sito web fa una cosa soltanto, ma in maniera chiara e semplice: aiuta pet-sitter e padroni a mettersi in contatto. Ci si può iscrivere gratuitamente al sito e "mettere in vetrina" le proprie competenze e, allo stesso modo, chi cerca i servizi di un operatore qualificato, può reperirne uno nella propria zona facendo riferimento al sito. Chi lavora bene poi, potrà ricevere delle recensioni positive da parte del padrone che faranno aumentare la sua visibilità e quindi le chance di lavoro". Un'idea utile e che ha tutta una sua storia. "Come tutte le buone idee - continua Carlo - nasce da un'esigenza pratica: io e la mia compagna Alice Cimini abitiamo in provincia di Milano ma ci siamo dovuti trasferire per un breve periodo negli States. Non sapevamo a chi affidare i nostri due gatti: è stato molto più facile scovare e prenotare un appartamento a Brooklyn che un cat-sitter! Allora Alice ha avuto l'idea: perché non creare un social petwork che tenga in contatto esperti e padroni piuttosto che affidarsi al maldestro vicino di casa, o agli anziani parenti? Io ho messo insieme le mie competenze e ho "dato forma" all'idea, un agenzia di comunicazione mi ha concesso poi campo per sviluppare la parte comunicativa". Il sito web, andato in onda anche in un servizio in tv su "Studio Aperto", ha subito avuto un boom di visitatori. L'iscrizione è gratuita, Petme.it trattiene solo una piccola percentuale - precisamente il 3% dal padrone e il 7% dal pet-sitter - per ogni rapporto lavorativo che si viene a creare e che quindi viene regolato online. Parte di questa percentuale serve a mantenere in vita il sito e, soprattutto, serve a garantire l'assistenza veterinaria gratuita in tutto il periodo di tempo in cui il cucciolo è lontano dal proprio padrone. Una sorta di assicurazione, che rende il servizio più professionale e sicuro. "Questa comunque - tiene a precisare Carlo - è soltanto una fase preliminare del progetto: vogliamo estendere l'invito ad iscriversi anche a veterinari, strutture pet-friendly, canili e gattili proprio in modo da creare una community di esperti e amanti degli animali". Insomma, un progetto serio e di pubblica utilità che, con tutta probabilità, non avrebbe avuto lo stesso successo se lanciato nel Salernitano. Situazione analoga accaduta ad un giovane cavese che ha presentato una macchina fotografica social e ha ottenuto finanziamenti addirittura dalla Russia. "Sono le istituzioni - racconta Carlo - che dovrebbero credere, in primis, nei progetti e incoraggiare i giovani. A volte è più che sufficiente mettere uno spazio a disposizione: non si tratta di una questione meramente economica ma di valorizzazione dei talenti del territorio. ll nostro primo finanziatore è stato il fratello di Alice, che ci ha consentito di far partire la nostra start-up. Pur non avendo animali in casa, ha trovato la nostra idea brillante e ha deciso di contribuire. Poi a darci man forte è intervenuto un imprenditore italo-inglese che ha una società con sede a Londra e che finanzia idee innovative. Probabilmente a loro si aggiungeranno altri investitori stranieri, ma è ancora tutto in divenire". "A Milano non c'è il paradiso, la crisi si fa sentire, ma c'è una maggiore capacità di ascolto e recepimento delle idee. Le belle teste che lavorano sui progetti ci sono e si assumono rischi: noi al Sud abbiamo dalla nostra la creatività, al Nord c'è la capacità di farla fruttare. Del resto le idee nuove hanno bisogno di ossigeno fin da subito: per una start-up il tempo è fondamentale. Se non c'è la spinta iniziale, non è destinata a durare più di sei mesi". Una speranza di cambiamento, purtroppo, più volte attesa e mancata. Servono risorse, sicuramente, ma è fondamentale un deciso cambio di mentalità. Carlo Crudele è giovane e speranzoso, ma determinato. La sua è un'avventura iniziata dalla passione e dall'amore per gli animali. "Ci sono poche altre cose che procurano gioia, come avere un pet in casa con noi. E' una compagnia, un dispensatore di allegria e dolcezza, ma è anche un grande impegno, che ti porta spesso a fare rinunce o sacrifici. Oggi con Petme.it è possibile affidare il nostro amico fedele in mani sicure, ma è importante averne cura sempre in prima persona e affidarsi agli esperti. Il consiglio che do sempre è quello di adottare un cucciolo, meglio se trovatello perché vi ripagherà dell'amore e delle cure che gli darete!". Come non unirsi a questo appello.