
Salerno. Alla luce dei risultati di questa tornata elettorale, non si può fare a meno di chiedersi quali saranno gli effetti di questo caos politico sul nostro Paese. Di questo si è discusso nella nuova puntata del programma di approfondimento tv "Salerno Parla". A parlare di questo tema, esponenti di tutte le forze politiche scese in campo: Nicola Landolfi, Segretario Provinciale PD Salerno; Andrea Cioffi, Senatore Movimento a 5 stelle; Eva Longo, Senatore PDL; Michele Ragosta, Deputato SEL e Armando Lamberti, Lista Civica con Monti. "Le elezioni sono il risultato della confusione generale che regna in Italia - ha esordito Nicola Landolfi - La frammentazione del voto è dovuta al fatto che nessun partito politico aveva una proposta chiara per raccogliere la maggioranza della popolazione. Al Sud, per esempio, la maggior parte degli elettori si è divisa tra la protesta e le promesse". Secondo Lamberti: "Il voto testimonia un sentimento di rabbia, ma è sintomo anche del fatto che una parte dell'elettorato ha dimenticato cosa è accaduto 13 mesi fa nel nostro Paese. Ha dimenticato chi è stato ad averci portato in questa situazione. La lista Monti e il PD - ha continuato Lamberti - non sono stati premiati dall'elettorato a causa delle facili promesse da marinaio fatte da Berlusconi e anche a causa di una distorsione mediatica che ha portato a riconoscere in Monti il responsabile di un sistema fiscale rigido, ma purtroppo necessario per l'Italia". "Noi di SEL, nonostante tutto il caos, abbiamo retto - ha dichiarato Ragosta - La voglia di cambiamento espressa con il voto, è evidente. Ora non dobbiamo porci il problema di quanto durerà il Governo, ma dobbiamo mettere sul tavolo 10 provvedimenti e cercare il consenso su questi". Dopo questo primo giro di battute, la domanda che è stata posta agli ospiti è stata: e ora cosa succede? Cosa si dovrebbe fare? "Bersani deve rimuovere ogni sorta di pregiudizio confrontandosi in Parlamento con le possibili maggioranze per dare un Governo al nostro Paese - ha detto Lamberti - Se vogliamo dare una svolta a questo Paese, non possiamo mettere da parte la competenza e la professionalità. Il voto esprime la delusione dell'elettorato per la mancata riforma elettorale, quindi questo deve essere il primo provvedimento. Noi dobbiamo fare memoria della grande umiltà politica che De Gasperi ebbe nel 1948 - ha continuato l'esponente della lista Monti - quando pur avendo vinto con il 49% dei voti, operò il massimo coinvolgimento possibile di tutti i partiti. Se un'ipotesi di larga coalizione non è percorribile, si può ipotizzare un Governo a tempo con PD e lista Monti, con appoggio esterno del PDL". Per il Senatore Longo: "Il famoso bipolarismo in Italia, nel corso degli anni è saltato, anche per colpa di una mancata riforma elettorale seria, che avrebbe dovuto vedere i rappresentanti al Parlamento, eletti con la preferenza. Bisogna essere rispettosi della volontà degli elettori - ha continuato Eva Longo - e i partiti devono analizzare questo voto. Ma prima dei partiti, in questo momento viene il bene della Nazione. Spetta al Capo dello Stato trovare l'intesa su un Governo che risponda, in questo momento, alle esigenze prioritarie del Paese, e cioè quelle economiche". "Davanti a tutto dobbiamo mettere i problemi dell'Italia - ha dichiarato Landolfi - Confidiamo nel fatto che il Presidente della Repubblica dia l'incarico al leader del partito di maggioranza relativa, perché vada alle Camere e proponga un programma di inizio legislatura, basato su una serie di provvedimenti, in particolare due: il primo riguardante le questioni sociali, come il lavoro e la ripresa dell'economia; il secondo relativo alla riforma della politica e delle istituzioni". Landolfi, inoltre ha emesso le colpe del PD per la perdita di voti: "Ci sono stati due errori: il primo di impostazione della campagna elettorale a livello nazionale e al Sud in particolare, dove dovevamo parlare con più chiarezza. In Campania, abbiamo accettato una linea politica proveniente da Roma, ma che non si adeguava ai nostri territori. Il secondo errore è stato quello di non stare troppo vicino ai disagiati. Ora mi auguro che il Partito possa governare, perché al nostro territorio in particolare, serve questo". Sull'ipotesi di alleanze o "inciuci" vari, ha risposto il neo Senatore Cioffi: "Noi del Movimento valuteremo di volta in volta se i provvedimenti che vengono presentati li troviamo giusti e in linea con le nostre idee. Queste proposte verranno messe al voto sul nostro portale, e se l'elettorato li ritiene validi li voteremo in Parlamento, altrimenti no e avanzeremo proposte su proposte. Se riusciamo a superare la "faccia" e mettiamo al centro le idee, ce la possiamo fare". Per concludere Cioffi, ha fatto un appello agli elettori del Movimento e non solo: "Visto che una delle cose che dobbiamo fare per prima è eleggere il nuovo Presidente della Repubblica, invito tutti coloro che vogliono, a registrarsi sul nostro sito e esprimere la propria preferenza. Il candidato che otterrà più voti, sarà il nome che noi faremo in Parlamento". In chiusura possiamo solo augurarci che in questo caos generale, a prevalere siano il buon senso e il senso di responsabilità dei partiti e non solo.