"Io non sono un politico ma un giovane che vuole fare politica e la mia candidatura al Consiglio comunale di Salerno rappresenta il desiderio di tanti giovani che vogliono proporre qualcosa per la città sulla falsariga di quanto già fatto dall'amministrazione De Luca". Con queste parole si è aperta la conferenza di presentazione della candidatura al consiglio comunale di Salerno del giovane Dante Santoro, esponente della lista civica "Salerno dei Giovani" che affiancherà quelle facenti capo all'attuale primo cittadino. Nella splendida cornice del Polo Nautico di Pastena, un nutrito gruppo di amici, familiari e sostenitori di Santoro ha assistito con entusiasmo e partecipazione all'esposizione programmatica del determinato e combattivo candidato e al lungo monologo di Vincenzo De Luca. Il sindaco nativo del potentino ha coinvolto la platea con un discorso di ampio respiro che ha abbracciato più campi, dal lavoro ai nuovi progetti urbanistici: "I giovani d'oggi - ricorda De Luca - pensano che Salerno sia la città che oggi ammirano in tutta Europa ma non è affatto così. Appena dieci anni fa il buio e l'oscurità facevano da padroni sul centro storico e sui vari quartieri, vuoti già dalle ore 19:00. Quello che con la mia amministrazione siamo riusciti a fare a più riprese è un miracolo. Oggi i cittadini salernitani non sono più confusi nè con Palermo nè con Napoli. Abbiamo costruito un'identità imperniata su una comunione di valori e, soprattutto, di uomini e donne liberi, per cui ci possiamo definire orgogliosi di essere salernitani, noi siamo salernitani, il resto è altra cosa". Tra gli obiettivi prettamente politici grande attenzione al mondo del lavoro e alle giovani leve: "Vogliamo potenziare gli sportelli informativi costruendo una palazzina moderna tra i quartieri Mariconda ed Europa in cui giovani e turisti, cittadini e impiegati possano trovare immediata risposta sui loro bisgoni e su tutte le attività messe in atto dalla nostra amministrazione. Stiamo lavorando ad un accordo con il colosso svedese della Ericsson che sta pensando seriamente di fare un grosso investimento su Salerno che aprirebbe le porte a 400 lavoratori, in particolar modo laureati e diplomati in servizi tecnologici. Il nostro fiore all'occhiello sarà quello di avere, primi in Europa, quattro porti. Il tutto sarà possibile ridisegnando lo schema architettonico della città a cui stiamo già lavorando da tempo per il discorso metropolitana. Salerno avrà un fronte di mare, da Santa Teresa a Pontecegnano, stile Barcellona e Valencia che tutti ci invidieranno. E non è possibile che un polo del genere non possa fregiarsi di avere un aereoporto come si deve. Il nostro modello deve essere Orio al Serio che richiama milioni di viaggiatori nonostante la vicinanza di Malpensa e Linate". In conclusione De Luca parla anche di un rimodernamento della zona di Brignano da destinare a nuove strutture sportive all'avanguardia. La parola torna a Dante Santoro che riceve i primi ampi consensi di questo lungo percorso elettorale: "Dietro di me ci sono tanti amici e ragazzi che perseguono l'obiettivo di una Salerno giovane, io ci metto il mio impegno e mi faccio portavoce di una generazione che possa coniugare nella propria città tutti i propri interessi, dalle attività socio-culturali alle attrazioni turistiche, dalla movida allo sport. Con la nostra associazione "Giovani Realtà" (il cui staff era presente al gran completo per l'evento, ndr) vogliamo dar seguito al progetto Web Tv per studenti liceali e universitari e portare idee fresche ed innovative nell'ambito dell'amministrazione cittadina". Saranno tre mesi intensi quelli che aspettano Dante Santoro ed i suoi seguaci, tre mesi nei quali saranno gettate le basi per un'avventura ben più lunga di una semplice legislatura comunale.

Il Rettore incontra Fini, Rutelli, Casini e Cesa: "Amo questa città e ne conosco potenzialità e contraddizioni" Raimondo Pasquino scioglie la riserva e si candida sindaco di Napoli in rappresentanza del Terzo polo. "Dagli incontri avuti oggi a Roma - si legge in una nota - in particolare con gli onorevoli Fini, Rutelli, Casini e Cesa, è scaturita la necessità di una mia candidatura a sindaco di Napoli. Sono riconoscente a quanti in città e in sede nazionale hanno pensato a me come candidato". "Vivo a Napoli da circa 50 anni - ha detto Pasquino, rettore dell'Università di Salerno - da quando con la mia famiglia mi trasferii, giovane studente di ingegneria. Amo questa città - prosegue - e ne conosco le grandi potenzialità e le gravi contraddizioni. So che è necessario un salto di qualità nella gestione amministrativa e so che questo sarà possibile solo con il concorso di tutti. Sarebbe facile quanto ingannevole ritenere che il degrado di Napoli sia figlio di responsabilità di poche persone. Comunque la mia campagna elettorale non cercherà facili capri espiatori, ma soluzioni partecipate a problemi concreti. La mia candidatura e l'elaborazione del programma che la sostiene è aperta a tutte la realtà civiche napoletane e a quanti da ogni angolo dello schieramento politico vorranno concorrere alla sua realizzazione". In mattinata, Pasquino aveva avuto una serie di incontri a Montecitorio con i leader di Udc, L'indicazione da Roma di Raimondo Pasquino a candidato sindaco di Napoli per il Terzo polo ha colto di sorpresa i vertici locali di Fli che proprio stamani avevano proposto la candidatura dell'europarlamentare napoletano Enzo Rivellini. "Nella riunione con gli altri alleati di venerdì scorso - conferma all'Ansa lo stesso Rivellini da Strasburgo - non era stato fatto il nome di Pasquino e ci si era dati appuntamento a giovedì prossimo per discutere di altri nomi. Penso che il professor Pasquino, che non ho il piacere di conoscere, oggi realizzi un sogno ottenendo dai vertici del Terzo polo quella candidatura che non aveva mai avuto da Margherita e Pd. Naturalmente - annuncia rispetto ad un possibile passo indietro per favorire una candidatura unitaria - da umili centurioni di provincia siamo pronti a recepire le direttive che ci vengono da Roma e sarò ligio alle indicazioni di Gianfranco Fini, ma prima aspetto che Pasquino si faccia vivo e mi faccia capire come si vuole candidare e con quali idee".
FONTE: La Repubblica