
Salerno. E' stato un successo di partecipazione la prima manifestazione nazionale della Cisal organizzata a Salerno. Oltre 4 mila tra lavoratori, pensionati, cassaintegrati e soprattutto giovani hanno invaso la città di Salerno oggi per la manifestazione organizzata con la presenza del Segretario Generale della Cisal Francesco Cavallaro. Salerno per un giorno è diventata la capitale del Mezzogiorno per il lavoro. A sfilare, infatti, le organizzazioni sindacali della Cisal provenienti da tutta l'Italia, dal Nord ma soprattuto dal Sud, dalla Calabria, dal Molise, dalla Puglia, dalla Basilicata, dal Lazio e da tutte le province della Campania, per lanciare a livello nazionale un chiaro e forte segnale alle istituzioni, in particolare al Governo Renzi, sul «dramma lavoro ». «Non è la festa del lavoro, ma la festa per il lavoro, affinché si creino le condizione per sbloccare questa situazione ». A dirlo Francesco Cavallaro, Segretario Generale della Cisal, nel corso della prima Manifestazione Nazionale della Cisal organizzata a Salerno. «Abbiamo deciso - rimarca il Segretario Generale - di scendere in piazza per dedicare il nostro pensiero solidale e tutto il nostro impegno sindacale ai tanti disoccupati, ai pensionati, e ai tantissimi inoccupati, giovani e donne, in particolare del Sud. In Italia la disoccupazione arriva al 13% e quella giovanile al 41%. All'interno di questi dati, poi, si inserisce la percentuale del Sud che tocca il 60%. Noi siamo al vostro fianco e quella di oggi è l'ennesima testimonianza che il sindacato vero è qui, che il sindacato non è in crisi, ma è forte e presente. Si vorrebbe attaccare il sindacato, lo si vorrebbe indebolire ma noi non lo permetteremo ». «C'è molto Mezzogiorno d'Italia - rimarca Giovanni Giudice, Segretario Provinciale Cisal Terziario Salerno - qui oggi a Salerno e questo è significativo di quanto il problema lavoro sia sentito soprattutto nel nostro territorio. Siamo scesi in piazza, in migliaia, per richiedere un serio intervento da parte del Governo e delle istituzioni a tutti i livelli. Gli ottanta euro in busta paga vanno bene, ma noi vogliamo nuove energie, nuovi investimenti e nuove possibilità, concrete e reali. A Salerno abbiamo una Metropolitana che non sappiamo quando e se potrà ripartire. Abbiamo un Aeroporto che non sappiamo se decollerà. Sul territorio ci sono tanti imprenditori con buona volontà, che hanno coraggio. Ma la spinta deve arrivare dalle Istituzioni, devono fare di più per il territorio ». Sono ottantasette gli autobus arrivati nel capoluogo di provincia, con oltre quattromila partecipanti, molti sono arrivati in macchina e in treno. Il corteo ha sfilato sul corso cittadino accompagnato dal Gruppo Folk Internazionale di Angri "O' Revotapopolo" che ha intonato da 'Bella Ciao' a 'Fratelli d'Italia'. A sfilare in piazza anche i tantissimi lavoratori della Ipervigile, Working e Ariete.