
Salerno. A fine Marzo era stata la Provincia, nel corso dell'assise consiliare per l'approvazion e del nuovo Statuto, a dismettere il 7% delle quote relative all'aeroporto Salerno-Costa d'Amalfi, nell'ambito del piano operativo di razionalizzazione delle società partecipate. Ieri, poi, anche il Comune di Salerno ha fatto altrettanto. Nel corso dell'infuocato consiglio communale, tenutosi in mattinata, l'assemblea municipale ha deliberato la dismissione della sua partecipazione, come già da tempo si vociferava. La situazione gestionale per lo scalo salernitano, dunque, si fa sempre più caotica e delicata. A nulla sono servite le rassicurazioni del governatore regionale Caldoro, che ne ha garantito continuità e regolare funzionamento. L'aeroporto, ormai, somma più giorni di chiusura che aperture ed anche le targhe sindacali, nei giorni scorsi, hanno lamentato l'assenza di un'unità d'intenti delle istituzioni locali che possa condurre all'approvazione, da parte del Ministero dell'Economia, del progetto di potenziamento infrastrutturale.