
Salerno. Passano i giorni, ma di certezze all'orizzonte nemmeno l'ombra. Lo scenario che sta caratterizzando e che con molta probabilità caratterizzerà il futuro dei trasporti sul territorio salernitano si fa sempre più incerto. In città né ieri, né oggi si è visto circolare un solo mezzo di trasporto. La protesta, che ha riguardato i lavoratori delle pubbliche ma anche delle aziende private, è iniziata ieri quando gli autisti poco prima di mezzogiorno hanno parcheggiato gli autobus ai depositi senza più riprenderli. Il motivo della protesta? L'incontro tenutosi ieri tra i sindacati di categoria e la Sita Sud ha sancito il taglio di 50 dipendenti e la riduzione dei salari per i lavoratori di alcune categorie accessorie.
LA PARALISI. A Salerno la paralisi è stata totale. Fermate sovraffollate di gente che attendevano, invano, l'arrivo dell'autobus per poter raggiungere la propria meta. Ma nulla da fare, i lavoratori, come è giusto che sia, sono stati irremovibili. L'azienda, nella giornata di ieri, è stata subissata dalle richieste di malattia e di ferie. Lo sciopero, nel frattempo, non si accenna a rientrare visto che nella giornata di oggi è in programma un corteo a cui prenderanno parte i dipendenti di Sita e Cstp uniti ai privati e ai sindacati del settore. Il corteo avrà come meta gli uffici della Regione.
LE MOTIVAZIONI. Ieri sera, presso il deposito della Sita, si è tenuto un summit tra i sindacati e i lavoratori sia per organizzare la manifestazione di oggi sia per spiegare i motivi di questa presa di posizione. "Stiamo vivendo un periodo molto difficile - racconta un'autista - non è facile vivere con il fiato sul collo di un possibile licenziamento. Ieri è toccato a cinquanta dei nostri (ex)colleghi, domani potrebbe toccare a noi. I cittadini vanno tranquillizzati, quindi va chiarito che a noi non fa assolutamente piacere arrecare loro continui disagi. La nostra azione ha alla base delle motivazioni importanti". Infatti coloro che vedevano nella cassa integrazione una sorta di deus ex machina hanno perso ogni sorta di speranza visto che questa, almeno per il momento, non verrà concessa. Solo una specifica legge regionale potrebbe garantire ai dipendenti la classica boccata d'ossigeno ma i tempi per l'accesso agli ammortizzatori non si prospettano di certo brevi.
UNICO SALERNO. C'è però una novità, o meglio un via per poter recuperare ulteriori fondi drenati dalla aziende napoletane: il Comune di Salerno è pronto a uscire dal consorzio Unico Campania per fondare il consorzio "Unico Salerno". Chiare le parole dell'assessore alla mobilità Luca Casone: "Le aziende private sono esasperate, a breve annunceranno ulteriori tagli al personale e noi non possiamo più rinviare una rivisitazione complessiva del comparto. Urge creare un nuovo consorzio in cui inglobare tutti". Intanto nella giornata di domani è previsto un Cda al Cstp. Tra i punti all'ordine del giorno spicca anche una ricapitalizzazione dell'azienda per 10 milioni di euro per i prossimi due anni. Una manovra, secondo Cascone, che servirebbe solo a tamponare ma non a risolvere il problema.