
Salerno. Ora è ufficiale: dal primo maggio Salerno resta senza collegamenti pubblici urbani, eccezion fatta per le linee dirette agli ospedali e al carcere. Il trasporto pubblico locale incassa un colpo pesantissimo dal punto di vista economico ma a farne le spese sono le migliaia di salernitani che usano i bus di Cstp e Sita per motivi di studio e di lavoro. I conti in rosso della Regione Campania ricadono sulle due principali aziende di trasporto locale che già a partire dallo scorso 18 aprile hanno iniziato a ridurre i collegamenti. Il Consorzio trasporti della provincia di Salerno, presieduto da Mario Santocchio, si è visto costretto a ridurre il chilometraggio relativo alle linee extraurbane 4 (Salerno-Pompei), 8 (Salerno-Battipaglia), (Salerno-Siano) e 10 (Salerno-Mercato San Severino). In pratica i bus che provengono dall'Agro e dalla Valle dell'Irno non effettuano più il servizio urbano fino al capolinea di Fuorni ma vengono stoppati a Piazza Ferrovia, causando inoltre un ingorgo stradale nella limitata area di sosta destinata al Cstp. Ma non finisce qui. A partire dal primo maggio scatteranno anche i tagli alle linee urbane, stavolta causate dai tagli del Comune di Salerno che non potrà più sostenere per intero il costo del relativo chilometraggio. Nella prima fase, per far quadrare i conti, saranno soppresse tutte le linee urbane nei soli giorni festivi, per evitare di pesare ulteriormente sulle fasce pendolari. In pratica di domenica e nei festivi, circoleranno unicamente le linee per l'ospedale Ruggi, per l'ospedale da Procida e per il carcere di Fuorni, oltre ovviamente alle linee extraurbane in transito per Salerno. La situazione diventerà addirittura ancora più pesante in altri Comuni, come ad esempio Pontecagnano dove nei giorni feriali il trasporto urbano sarà garantito fino alle 15:30 mentre nei giorni festivi sarà completamente soppresso.