
Salerno. Brutta notizia per i tanti lavoratori pendolari che utilizzano i treni ad alta velocità Italo, in collegamento diretto con Roma e Milano, dell'azienda Ntv (Nuovo Trasporto Viaggiatori). Nelle prossime settimane, infatti, la società fondata nel 2006 da Luca di Montezemolo, Diego Della Valle, Gianni Punzo e Giuseppe Sciarrone per competere con Trenitalia sull'alta velocità ferroviaria, potrebbe annunciare l'avvio delle procedure per la messa in mobilità (di fatto l'anticamera del licenziamento) di 300 dipendenti su un totale di poco superiore alle mille unità peraltro già in contratto di solidarietà. Un taglio del 30% del personale che non potrà - nel caso si realizzasse - non avere conseguenze sull'operatività dell'azienda. Con effetti pure sull'indotto dove è occupato un altro migliaio di lavoratori. Le perdite di Ntv sono arrivate a 156 milioni in due anni per un debito complessivo pari a 781 milioni di euro e con un capitale che solo nel primo trimestre di quest'anno si è ridotto di un terzo. Nonostante un sensibile costante aumento del fatturato nel biennio di attività, con i passeggeri passati da due milioni a 6,2 milioni, il "colpo di grazia" sarebbe arrivato con l'ultimo decreto competitività, che ha proclamato la fine del regime tariffario agevolato, introdotto nel 1963, con un incremento dei costi di 15-20 milioni l'anno a partire dal 2015. Un livello insostenibile per l'azienda, che già paga 120 milioni l'anno per l'accesso alla rete. Ntv ha provato a far cambiare il provvedimento ma senza risultati. Ieri è stata pubblicata sui quotidiani di Repubblica e Corriere una pagina dell'azienda Ntv (in basso), indirizzata al presidente del Consiglio e ai clienti dell'azienda. Una sorta di risposta alle notizie di crisi aziendale riprese da diversi giornali negli ultimi giorni, non di meno al vicepresidente del Senato Gasparri che su Twitter ha augurato all'azienda di chiudere, ed è stato poi querelato. Nel messaggio, in cui l'azienda rivendica i buoni risultati commerciali raggiunti fino a ora, si fa riferimento prevalentemente alla situazione di concorrenza tra Ntv e l'ex monopolista dei trasporti ferroviari Trenitalia, concorrenza sleale che va avanti da molto, dice Ntv, e si chiede un intervento del governo per ristabilire delle condizioni di libero mercato. L'Unione Nazionale Consumatori sostiene Ntv e ha chiesto l'intervento del governo e dell'authority dei trasporti per favorire la concorrenza nel settore ferroviario. "Noi stiamo con Italo - afferma il segretario generale Massimiliano Dona - e a pensarlo sono anche tutti quei consumatori che vogliono un paese con servizi di migliore qualità. Troppo spesso il sistema Italia resta vittima di prepotenze e soprusi attuati dagli operatori dominanti: gli ex monopolisti che impediscono la realizzazione della vera concorrenza, quella gara reale tra operatori disposti a superarsi per conquistare il cliente". "E' inaccettabile - secondo Dona - quanto accade nel settore ferroviario e l'iniziativa di Italo (Ntv), costretto ad acquistare una pagina di giornale per farsi sentire, dimostra l'immobilismo di chi governa. Non solo: l'eventuale taglio del personale nell'azienda sarebbe disastroso per le famiglie dei lavoratori, ma anche per lo stesso servizio ai passeggeri". "Ci auguriamo - aggiunge il segretario dell'Unione nazionale consumatori - che tanto l'Antitrust quanto l'autorita' dei trasporti si attivino prontamente. Ma soprattutto speriamo che il premier Matteo Renzi, particolarmente sensibile sui temi del libero mercato e dell'occupazione giovanile (sono soprattutto under 30 i dipendenti di Ntv), non si dimostri sordo agli appelli dell'azienda: salviamoci da soli, senza aspettare questa volta l'intervento degli arabi o dei russi".
