
Salerno. Giovedì 3 dicembre alle 18 la libreria Feltrinelli di Salerno ospiterà la presentazione di Giallo banana (Neri Pozza) di Giovanni Di Giamberardino e Costanza Durante. I due giovani autori, entrambi sceneggiatori esordienti, danno vita ad un detective amabile e grottesco: il principe Vittorio Maria Canton di Sant'Andrea, novello Nero Wolfe appassionato di tv spazzatura, che si muove tra i fasti e gli eccessi dell'aristocrazia romana del nuovo millennio. Con gli autori, Piera Carlomagno e Brunella Caputo dell'associazione Porto delle Nebbie, partner del Festival Salerno Letteratura. Ogni mattina Vittorio Maria Canton di Sant'Andrea, quarant'anni e un metro e novanta per centodieci chili, poco prima che Gelasio - o meglio Anatoli, il maggiordomo dallo sguardo siberiano così elegantemente ribattezzato - metta piede nella sua camera da letto, indossa la giacca da camera, finge di sistemarsi una chioma fluente che non ha, monta un rudimentale capestro e, con una smorfia cupa, infila la faccia nel cappio. Ogni mattina Gelasio non si lascia impressionare dal gesto e, con aria indifferente, lascia la colazione ed esce dalla camera, mentre Vittorio Maria si lancia a pancia sotto sul letto. I finti suicidi sono, per il principe di Sant'Andrea, un'innocua esibizione quotidiana, e tuttavia sorgono da un'anima dolorosamente afflitta dalla vita in comune con una vecchia zia malevola che non manca mai di chiamarlo «Vittorio Maria », scandendo con cura il suo secondo nome; da una casa le cui pareti sono decorate dai segni dei quadri mancanti - l'unica fonte di guadagno rimasta all'illustre casato -; dall'amara constatazione che nessuno più l'invita alle feste che contano, nemmeno l'elegantissimo Caio Castaldi Ce stelli che ha fatto recapitare alla zia Magda, anziché a lui, il suo prezioso invito al party Nobili alla ghigliottina. Che fare? Dove trovare conforto? Nell'amata lettura di gialli scadenti stile Omicidio a Bora Bora? Nelle pasticche di Tavor? Nell'inaffidabile compagnia di Gino che si dimentica persino di chiamarlo al suo compleanno? La svolta della vita di Vittorio viene, inaspettatamente, proprio dal party Nobili alla ghigliottina, dove accorre l'intera aristocrazia romana col suo codazzo di stilisti dai lineamenti immobilizzati dal botox, di medium in parrucca settecentesca, di capricciosi cartomanti e onorevoli. Durante la festa, Priscil la Castaldi Cestelli, consorte del conte Caio, ex attrice di commedie sexy ed ex partecipante all'Isola dei famosi, bellissima nel suo costume da Maria Antonietta, viene trovata morta. La versione ufficiale è: suicidio per impiccagione. Che assurdità! Priscilla detta Polly, che non sopportava di avere nemmeno un foulard al collo, suicida per impiccagione? Una tesi così inaccettabile che Vittorio decide di trasformarsi in un implacabile investigatore. Ambientato negli sfarzosi palazzi dell'aristocrazia romana, Giallo banana ci consegna un'irresistibile figura di detective, destinata a restare a lungo nella mente dei lettori.